ROMA 2018 – La Festa del Cinema – il suo tredicesimo anno
di Alessandra Basile
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Questa giovane cinemanifestazione che a me piace assai, in realtà non si pone di fronte al mondo come un festival in senso stretto, come una competizione tra film, lungometraggi e corti, con categorie di premi assegnati e proposte cinematografiche nuove. Molti film non visti ancora da noi vengono da altri paesi dove sono stati già proiettati e, nella Roma d’autunno, hanno la loro prima italiana. A dimostrazione della natura non competitiva della manifestazione romana, l’unico premio dato è quello del pubblico, che quest’anno ha scelto un ‘locale’, l’italiano ‘Il vizio della speranza’. Diverso il discorso della sezione autonoma c.d. Alice, dove, come di seguito elencate, le categorie dei premi sono varie e nella XIII edizione, quella dell’anno corrente, addirittura aumentate. Continuano la presidenza di Piera Detassis e la direzione artistica di Antonio Monda, confermato fino al 2020. Lo scrittore e docente universitario, curatore di celebri retrospettive in prestigiose istituzioni culturali americana, in carica dal 2015, è stato assai attivo anche quest’anno e sempre pronto a intervistare, con invidia di tutti, le star giunte nella capitale.
Introduzione all’apprezzata Rassegna romana: predominano ancora i film stranieri
Meno dell’anno passato ma in modo significativo anche in questa edizione, il tappeto rosso e soprattutto le meravigliose sale di Renzo Piano, Sinopoli e Petrassi, hanno ospitato variegati e noti artisti del mondo dello spettacolo, italiano e soprattutto straniero. Così, nello splendido Auditorium romano, sono giunti, fra il 18 e il 28 di ottobre scorso, i protagonisti degli ‘incontri ravvicinati’ per essere, come sempre, intervistati da Antonio Monda: Martin Scorsese, Cate Blanchett, Isabelle Huppert, Michael Moore e Sigourney Weaver, poi Jonathan Safran Foer e Pierre Bismuth, i nostrani Giuseppe Tornatore e Mario Martone e molti altri. Moltissimi i film, sia in concorso (38) che non, stranieri e italiani, mostrati nelle 8 sale in Roma, 3 delle quali nello stesso Auditorium e 2 nelle immediate vicinanze. Svariati e curati altri eventi correlati. http://www.romacinemafest.it/festa-del-cinema-di-roma/programma/
Il Vincitore della Festa del cinema di Roma – XIII edizione. A detta (solo) di pubblico.
Il film più votato, il miglior film di questa edizione secondo il pubblico votante, è tutto italiano: “Il vizio della speranza”, diretto dal regista di “Indivisibili” – film del 2017 che ricordiamo anche perché fu presentato agli Oscar dello stesso anno e ricevette moltissimi premi. (https://it.wikipedia.org/wiki/Indivisibili_(film)#Riconoscimenti) – Edoardo De Angelis. Il film, distribuito da Medusa, sarà nelle sale italiane dal 22/11. Segue la mia recensione.
I PREMI
Sabato 27 ottobre 2018 alla Festa del Cinema di Roma sono stati assegnati i premi ai vincitori della sezione autonoma ‘Alice nella città’, ingranditasi in questa XIII edizione.
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Sezione Young Adult – Premio come miglior film: è andato a “Jelly Fish” (una ragazza diventa adulta con responsabilità, rabbia, forza, ma anche ironia), il primo lungometraggio di finzione di James Gardner che, i giovani giurati di Alice, hanno premiato in quanto ‘opera onesta e dura che riesce a narrare una situazione difficile con la crudezza che le appartiene’. Allo stesso film è andato anche la
Menzione Speciale – Giuria Opera Prima My Movies, premiante la migliore interpretazione, in questo caso della giovane protagonista Liv Hill.
Il Premio Speciale della Giuria di Alice è andato a “Ben is Back”, diretto da Peter Hedges e interpretato dal figlio di quest’ultimo, Lucas, e da una Julia Roberts, a detta di alcune testate italiane, da Oscar, sulla lotta alla tossicodipendenza ‘con uno sguardo inedito e disperato: racconta con umana fragilità l’amore di una madre’, forse troppo protettivo per il figlio.
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Il Premio Speciale della Giuria per il Miglior Attore è stato vinto da Thomas Blachard per “The Elephant and the butterfly”, che racconta con grande delicatezza i tre giorni in cui una bambina conosce suo padre, in un limbo fra reale e immaginario. È il Il lungometraggio della regista Amelie Van Elmbt (produzione F.lli Dardenne, produzione esecutiva Martin Scorsese).
Il Primo Premio Giuria Opera Prima My Movies è stato attribuito al film “The Harvesters” di Etienne Kallos ‘per (..) l’abilità di ritrarre, narrando di un giovane che sarà costretto a un tragico addio all’infanzia, le contraddizioni e le fragilità di una società (..)’.
ALTRI PREMI
Altri premi della sezione Alice. Il Premio Roma Lazio Film Commission per le produzioni del Panorama Italia girate nel Lazio è andato a “Go Home”, opera prima di Luna Gualano; per i giurati – il regista Fabio Guaglianone, la giornalista Rai Cinema Channel Manuela Rima, Maria Theresia Braun di Studio Universal e l’attore Edoardo Natoli – del Concorso Internazionale Cortometraggi il vincitore è stato “Beauty” di Nicola Abbatangelo; ha vinto Dal corto al lungo – Leone Film Group il film “Il mondiale in Piazza” di Marco Belardi, cui, fra i 10 registi concorrenti, sono stati assegnati 3000€ per l’opzione del soggetto di 18 mesi e il possibile sviluppo della sceneggiatura; il Premio per Istant Stories Alice e Cinemotore Award è stato dato, dai giurati Paolo Genovese, Nicola Giuliano, Nicola Maccanico, Antonio e Marco Manetti e Paola Minaccioni, a Ilaria Marchetti per “Another me”, una storia innovativa e coinvolgente.
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THE HOUSE WITH A CLOCK IN ITS WALLS
Due parole sull’ultimo film con Cate Blanchett
(Titolo italiano: ‘Il mistero della casa del tempo’) Cate Blanchett il 19 ottobre us, in occasione della festa del cinema di Roma, ha ‘accompagnato’, in tutto il suo splendore con un gusto e uno stile ed un tipo di bellezza ben lontani dalla ‘bonona’ Vanziniana, il suo ultimo film, certo non il suo migliore. La capacità attoriale di questa compatriota della Kidman, ben meno alta ma anch’essa dalla pelle diafana quasi di porcellana e, per ora e per fortuna, ancora piuttosto .. ‘nature’, la porta a essere stimata come la più prossima erede artistica di Meryl Streep. Il film è fantasioso – con stregonerie, incantesimi, case stregate e muri incantati che nascondono segreti e redivivi dalle intenzioni non buone – ma non adatto, ritengo, a un pubblico di bambini. Non è da adulti né per i più piccoli, non ha un messaggio e/o una morale proprio chiari, però per effetti speciali e ritmo è da goderselo sul grande schermo, la televisione lo massacrerebbe. Perciò una domenica pomeriggio o una sera in cui ci si voglia distrarre da pensieri o crucci val la pena andarlo a vedere al cinema, senza troppe aspettative. Voto: 6,5.
Locandina
Trailer del film: www.youtube.com/watch?v=oQGA42-U0Ro
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Un momento del film con Blanchett e Black: https://m.media-amazon.com/images/M/MV5BMzVkMWZlNDktZDg5YS00NjFkLWI5ZWUtNTEzMjczYjI3NGZkXkEyXkFqcGdeQW1yb3NzZXI@._V1_CR7,0,1628,916_AL_UY268_CR1,0,477,268_AL_.jpg
Dalla festa del cinema di Roma
Video: www.youtube.com/watch?v=tn5plfqMQe4
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