Ritorno alle Radici: Gaia Costantino da Silicon Valley alla Puglia

La scelta di partire: motivazioni e sfide
«Sono andata via quando avevo 18 anni e la cosa che mi ha spinta era il fatto che la Puglia e il Sud non mi sembrava che mi dessero grandi opportunità, soprattutto la chiusura mentale per me era il problema, ancora prima del lavoro», racconta Gaia Costantino. Sin dal suo arrivo in un contesto più ampio e stimolante, la ricerca di opportunità è stata la forza motrice di Gaia. Cresciuta a Bari, la sua scelta di partire rappresentava non solo l’ambizione di ambire a una carriera significativa, ma anche il desiderio di liberarsi da un ambiente percepito come limitante.
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Durante il suo percorso, ha avvertito la necessità di fuga verso realtà più dinamiche, che le avrebbero permesso di esplorare il suo potenziale. Questo sentimento di insoddisfazione ha spinto Gaia a lasciare la sua terra natale per l’università di Torino, dove ha iniziato a coltivare le sue passioni nell’ingegneria gestionale. La chiusura mentale della sua regione è stata un deterrente che ha accentuato la sua voglia di avventura e crescita personale.
La transizione verso il mondo accademico si è rivelata un trampolino di lancio. Nei suoi successivi viaggi e studi negli Stati Uniti, in particolare nella Silicon Valley, è stata colpita dalle nuove idee e dalla cultura imprenditoriale innovativa. Lì, Gaia ha lavorato con start-up italiane, consolidando la sua visione di un approccio più aperto al lavoro e alla vita.
«Per me è stata una botta d’innovazione vera e propria», prosegue nei suoi racconti. Tale esperienza ha affinato le sue capacità e le ha fornito un punto di vista che l’ha portata, alla fine, a riconsiderare le sue radici e il suo futuro. La pandemia ha rappresentato un momento cruciale nella sua vita, permettendole di riflettere su cosa desiderasse veramente e di soppesare la nuova direzione della sua esistenza.
Esperienze accademiche e professionali
«Sono andata a fare l’università a Torino e al Politecnico ho studiato ingegneria gestionale», con queste parole, Gaia Costantino racconta come la sua avventura accademica abbia segnato un turning point decisivo nella sua vita. Torino, una città intrisa di storia e innovazione, le ha offerto l’opportunità di immergersi in un ambiente stimolante e all’avanguardia. Durante il suo percorso di studi, ha avuto la fortuna di acquisire competenze teoriche e pratiche che l’avrebbero preparata per le sfide future. «Lì ho avuto l’opportunità di andare negli Stati Uniti dove ho lavorato alla tesi in un incubatore di start-up italiane», prosegue, descrivendo l’importanza di questo periodo formativo. Qui, ha collaborato con imprenditori che sognavano di espandere i propri progetti oltre i confini nazionali, un’ulteriore molla verso l’innovazione.
Successivamente, grazie a una borsa di studio, Gaia ha trascorso un periodo nella Silicon Valley, il cuore pulsante della tecnologia globale. «Avevo 21 anni», ricorda con entusiasmo. «Ho visitato aziende come Facebook, Google, Dropbox, Microsoft». L’esperienza le ha aperto gli occhi su un mondo diverso, ricco di opportunità e idee rivoluzionarie. Tuttavia, le sfide che ha dovuto affrontare non sono mancate. Dopo il ritorno in Italia, ha trovato difficile riconnettersi con il contesto professionale che la circondava. «Rientrata in Italia, mi sentivo in una scatola chiusa», ammette, definendo con franchezza la sua sensazione di disagio. Ha lavorato in una grande azienda di consulenza, ma la mancanza di innovazione e stimoli ha spinto Gaia a prendere una decisione coraggiosa: «Mi sono licenziata, ho aperto la partita IVA e sono andata a lavorare in una start-up a Milano».
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Qui, ha potuto affermarsi, collaborando con nomi noti come Vodafone e Amazon, mentre continuava il suo percorso di crescita professionale. Le sue esperienze, ricche di insegnamenti, hanno contribuito a forgiare una visione unica del mondo del lavoro, una visione che ha piantato i semi di ciò che sarebbe diventato il suo prossimo capitolo.
Il ritorno alla Puglia: una nuova direzione
La pandemia è stata un momento di riflessione per molti, e Gaia Costantino non è stata da meno. «Avevo sempre avuto nostalgia di casa e del mare ma non avevo mai avuto il coraggio di tornare», spiega, rivelando al contempo la lotta interiore che ha dovuto affrontare. Dopo anni in contesti che l’avevano forgiata, il ritorno a Bari rappresentava sia un ritorno alle origini che un’opportunità per un nuovo inizio. «Il covid è stato lo spartiacque perché mi ha permesso di vedere da fuori quello che facevo e farmi un po’ di domande», aggiunge, evidenziando come la crisi globale abbia influito sulla sua vita professionale e personale.
Durante il 2020, Gaia ha riconsiderato il lavoro svolto in precedenza e il significato stesso della carriera. Dopo aver acquistato casa a Milano, «quando è stato il momento di tornare, ho deciso di restare in Puglia», un passo che ha comportato non poche sfide. La sua scelta di abbandonare Amazon, dove lavorava in un progetto innovativo, è stata dettata dalla consapevolezza che «non volevo più tornare a Milano e non mi riconoscevo più nell’azienda dal punto di vista anche etico». Quest’autenticità è stata fondamentale per il suo benessere e, alla fine, ha chiarito la direzione da prendere.
Il contesto pugliese, seppur con le sue difficoltà, rappresentava per Gaia una tela bianca. «Cercando un coworking a Bari dove andare a lavorare e riprendere contatto con le persone», iniziò a esplorare il panorama locale, spronata dal desiderio di creare qualcosa di significativo. Le esperienze passate in altri contesti le hanno fornito la chiave per concepire un nuovo progetto, orientato all’innovazione e al supporto delle donne, in particolare in un’area dove il tasso di occupazione femminile si posiziona in modo preoccupante.
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In questo processo di riflessione e rinnovamento, Gaia si è trovata a contemplare la sua vocazione originaria, segnando una transizione fondamentale non solo verso un nuovo spazio fisico, ma anche verso una nuova dimensione personale e professionale.
Fondazione di Puglia Woman Lead
Giunta a Bari, la voglia di Gaia di creare un impatto significativo si tradusse nella nascita di Puglia Woman Lead, una società benefit dedicata alla formazione tecnologica per le donne, con un focus particolare sulle aree del sud Italia. «Cercando un coworking a Bari dove andare a lavorare e riprendere contatto con le persone», racconta, è iniziato un viaggio che l’ha portata a connettersi con altre donne che, come lei, erano tornate a casa con un sogno: promuovere l’empowerment femminile e aumentare il tasso di occupazione nella loro regione.
Questa iniziativa è stata fondamentale per affrontare una problematica preoccupante: in Puglia, il tasso di occupazione femminile si aggira attorno al 35%, posizionandosi tra le regioni con i dati più allarmanti in Italia. Le esperienze pregresse di Gaia, insieme alla sua decisione di tornare, hanno dato vita a un nuovo ecosistema in cui viene dato spazio e voce alle donne. «Con altre ragazze abbiamo deciso di fondare un’associazione», rivela, esprimendo il senso di comunità che ha animato i suoi progetti.
Il modello proposto da Puglia Woman Lead non riguarda solo la formazione tecnica, ma coinvolge anche un importante aspetto di diversity & inclusion, essenziale in un contesto dove le opportunità sono limitate. L’idea è quella di creare una rete di supporto, unendo forze per abbattere le barriere culturali e professionali, fornendo alle donne gli strumenti necessari per eccellere nel mondo del lavoro. L’iniziativa ha ottenuto il favore di speaker e professionisti del settore, dando vita a eventi come L’onda del cambiamento, che si terrà il 24 ottobre.
Grazie a Puglia Woman Lead, Gaia non solo ha trovato un modo per realizzare il suo sogno professionale, ma ha anche aperto la strada a molte altre donne della sua regione, dimostrando che è possibile creare opportunità anche nei luoghi più inaspettati. L’energia e la determinazione di Gaia sono una testimonianza di come il ritorno alle origini possa risultare in un futuro luminoso, sia per sé che per la comunità.
L’importanza dell’empowerment femminile nella tecnologia
Nel contesto attuale, l’empowerment femminile assume una rilevanza senza precedenti, specialmente nel settore tecnologico, tradizionalmente dominato dagli uomini. Gaia Costantino, grazie alla sua esperienza e alla fondazione di Puglia Woman Lead, punta a colmare questo divario, fornendo un supporto tangibile alle donne che aspirano a intraprendere carriere in ambito tecnologico e digitale. «L’idea era fare community per condividere valori, puntando sul digitale», dice, descrivendo come l’iniziativa miri a costruire un solido network di sostegno reciproco.
In Puglia, dove il tasso di occupazione femminile è drammaticamente basso, l’importanza di tali iniziative è amplificata. «Abbiamo notato che le donne spesso non hanno accesso alle stesse opportunità degli uomini, soprattutto nelle aree del sud», osserva Gaia, mettendo in luce le disparità che continuano a persistere nel mondo del lavoro. Progetti come Puglia Woman Lead mirano a rompere questa dinamica, offrendo corsi, workshop e eventi formativi che equipaggiano le donne con le competenze necessarie per affrontare le sfide del mercato del lavoro moderno.
L’inclusione di un approccio di diversity & inclusion non è solo un valore aggiunto, ma imprescindibile per il successo di qualsiasi iniziativa imprenditoriale oggi. «La diversità porta innovazione e creatività, elementi essenziali per il progresso e la competitività», continua Gaia, sottolineando come una forza lavoro diversificata possa contribuire in modo significativo al miglioramento delle performance aziendali. Attraverso Puglia Woman Lead, le donne non solo acquisiscono competenze tecniche, ma hanno anche l’opportunità di sviluppare soft skills e di costruire una rete di contatti professionali.
Eventi come L’onda del cambiamento, che si svolgerà il 24 ottobre, fungono da piattaforma per discutere e affrontare temi cruciali legati all’empowerment femminile e all’innovazione, creando un terreno fertile per nuove idee e collaborazioni. Gaia, insieme ad altri leader nel settore, si batte per assicurare che sempre più donne possano trovare il loro posto nel mondo della tecnologia e dell’imprenditoria. «Vogliamo cambiare la narrazione, far capire che le donne sono parte integrante della rivoluzione tecnologica», conclude, lasciando intravedere un futuro colmo di possibilità e opportunità per tutte.
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