Risparmio e previdenza. Informarsi fin da giovani
Risparmio e previdenza. Come calcolare cosa conviene a un risparmiatore.
di Sara Augugliaro
Il webinar gratuito tenutosi il 9 febbraio 2022, organizzato da Beppe Scienza, docente del Dipartimento di matematica all’Università di Torino, ha affrontato un tema sempre molto caro agli Italiani, e particolarmente attuale oggi, viste le conseguenze sul portafoglio dei privati create da pandemia ed aumento dei prezzi.
Italiani, grandi risparmiatori
Gli italiani sono risparmiatori, si sa. Ma, continuano ad essere anche riluttanti investitori? Al giorno d’oggi, hanno sicuramente crescenti incertezze sul futuro e sui cambiamenti che li aspettano, eppure, post-pandemia, soprattutto i giovani mostrano una propensione al risparmio e agli investimenti. Lo dimostrano i dati dello Schroders Global Investor Study 2021, che ha coinvolto oltre 23.000 investitori in 32 Paesi. Dallo studio è emerso che il 45% degli italiani nella fascia 18-37 anni intende risparmiare e investire di più dopo la pandemia.
L’educazione finanziaria
Tuttavia, al desiderio di arricchirsi, si associa la consapevolezza di un’insufficiente educazione finanziaria. Inflazione, fisco, tasso di interesse, azioni e obbligazioni sono nozioni di base della finanza che però i giovani non comprendono appieno, nonostante siano termini utilizzati quotidianamente dai media. Infatti, l’indagine del 2020 condotta da OCSE conferma tali carenze: l’Italia si è attestata al venticinquesimo posto sui 26 Paesi analizzati per il livello di educazione in ambito finanziario.
Gli strumenti
E allora quali sono gli strumenti per capire come difendere il nostro patrimonio e allo stesso tempo farlo fruttare? Il webinar “Risparmio e previdenza: quanto pesano costi e fisco? Come calcolare cosa conviene a un risparmiatore” ha illustrato le diverse categorie di investimenti finanziari, i rischi e le difficoltà, ma anche gli approcci convenienti per difendersi dalla volatilità dei mercati e le opportunità da essi derivate.
Risparmio e previdenza. Il webinar
Mediante gli interventi di Susanna Terracini, Direttrice del Dipartimento di Matematica, Marco Vinciguerra, Consulente finanziario – Tokos scf, Antonio Tanza, Presidente dell’associazione di consumatori Adusbef, Carmine Di Noia, docente dell’Università Luiss Roma e commissario Consob 2016-2021, nonché dello stesso Beppe Scienza (nella foto), il webinar ha spiegato quanto incidono costi e oneri fiscali per fondi, Etf, gestioni, titoli di Stato, buoni postali, certificati e consulenze. Inoltre, sono stati smontati gli sbandierati vantaggi fiscali, di regola ingannevoli, per la previdenza integrativa. Il tutto inserito nell’attuale problema dell’inflazione.
Che si tratti di finanziare le tasse universitarie, costruire un deposito per la casa o pianificare la pensione, “bisogna considerare che appena si investe capitale, qualcuno sottrae qualcosa: banche, gestori, assicurazioni, intermediari, e soprattutto venditori e il fisco”, affermano i professori. Infatti, anche se per motivi cautelativi di liability e di insufficiente cultura finanziaria l’accesso diretto del risparmiatore al mercato è spesso scoraggiato (anche se possibile), è bene informarsi adeguatamente per poter comparare le alternative in modo matematico. Nonostante la liquidità, la ricchezza o il reddito limitato adottare una visione a lungo termine diversificando i propri investimenti per evitare una sovraesposizione a un asset è di vitale importanza, poiché qualsiasi soluzione presenta rischiosità.
Informarsi fin da giovani
Insomma, alla fine, per quanto si possa essere prudenti, l’investimento dei propri risparmi è per definizione un’attività di tipo finanziario che comporta rischi per il capitale. È opportuno, quindi, informarsi -fin da giovani- affinché si possano acquisire conoscenze e competenze per fare scelte ponderate e consapevoli. E, sebbene, i costi di intermediazione possano scoraggiare, bisogna ricordare che potrebbe essere di grande beneficio affrontarli nel medio-lungo termine, se sono accompagnati da consulenze indipendenti di qualità, perché permettono di affrontare i mercati con la prudenza necessaria.