Reazioni dei Big esclusi da Sanremo 2025: Al Bano, Minghi e altri esprimono il loro disappunto
Reazioni dei Big esclusi
Il Festival di Sanremo 2025, curato da Carlo Conti, ha portato alla luce due emozioni contrastanti: l’entusiasmo dei 30 Big selezionati e la delusione di molti artisti non inclusi. L’assenza di alcuni nomi noti ha generato diverse reazioni tra i cantanti esclusi. Un rappresentante emblematico di questa categoria è Al Bano, che ha scelto la via del silenzio dopo aver presentato due brani con la speranza di tornare sul palco dell’Ariston. In contrasto, i Jalisse, un duo che ha fatto la storia del Festival con il brano “Fiume di parole”, si sono lasciati andare a un commento ironico: hanno festeggiato il loro ventesimo “no” consecutivo con una brindisi sui social, definendolo un “record incredibile”. Questa reazione evidenzia la capacità di affrontare la delusione con leggerezza, a testimonianza di un atteggiamento resiliente nei confronti dell’industria musicale.
In una direzione diversa, Sfera Ebbasta ha espresso il suo disappunto in modo diretto, utilizzando un gesto provocatorio in un post sui social, affermando di avere “tutti i requisiti per Sanremo”. Dall’altro lato, Amedeo Minghi, pur avendo presentato diverse proposte, ha scelto di mantenere toni più pacati, coinvolgendo i suoi fan in un sondaggio riguardo alla lista ufficiale degli artisti in gara. La varietà di reazioni mostra chiaramente come la delusione possa manifestarsi in modi diversi, dall’ironia alla frustrazione, confermando la carica emotiva che il Festival continua a evocare nel panorama musicale italiano.
L’ironia dei Jalisse
I Jalisse, il duo che ha trionfato al Festival di Sanremo nel 1997 con il celebre brano “Fiume di parole”, hanno dimostrato un approccio originale alla loro esclusione dalla competizione di quest’anno, celebrando la loro ennesima sconfitta con un tocco di ironia. Con una comunicazione sui social, hanno stappato due birre come segno di festeggiamento per i loro 28 “no” consecutivi ricevuti dalla manifestazione. Questa iniziativa, lungi dal risultare una semplice sterile lamentela, evidenzia un atteggiamento positivo che ha contraddistinto i loro venticinque anni di carriera. Nella loro dichiarazione online, hanno definito la serie di esclusioni un “record incredibile”, trasformando un momento potenzialmente deludente in una celebrazione del loro spirito resiliente.
Utilizzando l’umorismo, i Jalisse si sono resi protagonisti di una narrazione che esalta il loro percorso artistico, piuttosto che ridurlo alla mera partecipazione al Festival. Questo approccio dimostra come, nel mondo della musica, la capacità di affrontare gli imprevisti con leggerezza possa rivelarsi una strategia vincente per mantenere il contatto con i fan e il pubblico. I loro è un messaggio che va oltre la delusione, suggerendo che, sebbene il palcoscenico di Sanremo sia precluso, l’amore per la musica e il desiderio di condividere esperienze positive rimangono indomiti. La loro reazione si inserisce in un contesto più ampio di artisti che, nonostante le esclusioni, continuano a cercare modi per coinvolgere il loro pubblico.
La risposta di Al Bano e altri artisti
Al Bano, icona della musica italiana, ha tentato un nuovo ingresso nel Festival dopo aver presentato ben due brani, ma al momento non ha rilasciato commenti pubblici in merito alla sua esclusione. Questo silenzio potrebbe suggerire una riflessione interiore, tipica di un artista che ha vissuto alti e bassi in una carriera di oltre cinquant’anni. Al Bano, insieme ad altri nomi noti come Alex Britti, Raf e Irene Grandi, non figura nella lista dei 30 Big selezionati da Carlo Conti, segnando una delusione non solo personale ma anche per i fan accaniti che si aspettavano il loro ritorno sul palco dell’Ariston.
Inoltre, la speranza di riavere Enrico Nigiotti e Ermal Meta in gara ha alleggerito i cuori di molti appassionati di musica. Se per Nigiotti la possibilità di un grande ritorno rimane una chimera, Meta, storico partecipante, suscita nostalgia tra i suoi sostenitori e una domanda aperta sul suo futuro nella manifestazione. La selezione di questo anno ha pertanto messo in evidenza non solo le esclusioni, ma anche lo spazio che viene dato ai cosiddetti “Big”, schiacciando inevitabilmente nomi di qualità che avrebbero meritato un posto al fianco dei prescelti. Carlo Conti ha confermato che la selezione non è stata facile e che molti artisti talentuosi sono rimasti al di fuori della competizione, lasciando un margine per future apparizioni e ritorni sugli amati palchi della kermesse canora.
Commenti divertenti di Shade e Chiara Galiazzo
Chiara Galiazzo ha deciso di affrontare con ironia la sua esclusione dai 30 Big del Festival di Sanremo 2025. Attraverso le sue Storie su Instagram, ha condiviso il suo disappunto ma con un tocco di leggerezza, affermando: “Allora ragazzi sono stata segata anche quest’anno ma ho deciso stavolta che la faccio uscire lo stesso questa canzone perché fighissima”. Questo episodio dimostra la sua volontà di non lasciar andare il brano, già presentato in passato, sottolineando la sua determinazione e passione per la musica, nonostante il rifiuto da parte della giuria. La decisione di rendere disponibile il brano ai suoi fan rappresenta un gesto di resilienza, che parla della perseveranza nei confronti delle sfide professionali.
D’altra parte, Shade ha optato per un approccio ancora più giocoso e sarcastico. Attraverso diverse Storie, ha condiviso momenti di ilarità con i suoi follower, prendendo in giro la propria situazione. “Doveva annà così,” scrive giocando su un ipotetico piano per San Valentino, dichiarando di essere “libero” e di non dover cantare in nessun teatro. La sua battuta sul possibile futuro duetto con i Jalisse dimostra una certa autoironia e un ottimismo contagioso. Shade conclude il suo messaggio con affetto verso la sua gatta, segnando un momento di quotidianità che risuona con molti dei suoi fan. Entrambi gli artisti, con le loro reazioni, mettono in luce un aspetto fondamentale della carriera musicale: la capacità di affrontare le esclusioni con intelligenza e buona dose di ironia, mantenendo viva la connessione con il pubblico.
Riflessioni sul futuro del Festival e speranze per il 2026
Nel contesto del Festival di Sanremo, la selezione di artisti genera non solo entusiasmo, ma anche una serie di aspettative per il futuro. Carlo Conti ha sottolineato la complessità e la difficoltà della scelta, chiarendo che, oltre ai trentadue Big in gara, ci sono attualmente almeno una dozzina di nomi di grande talento che avrebbero meritato di essere inclusi. Questa realtà, da un lato svela l’elevato livello della musica italiana contemporanea, dall’altro alimenta le speranze di chi è rimasto escluso. L’idea di avere opportunità future per gli artisti non selezionati offre una prospettiva positiva; molti di loro potrebbero avere la chance di brillare nelle edizioni successive, rispetto alla fama già consolidata di altri partecipanti.
Guardando al prossimo Festival, i nomi degli esclusi di quest’anno, come Al Bano, Ermal Meta e i Jalisse, potrebbero riemergere con proposte fresche e innovative, contribuendo a un rinnovato interesse attorno a Sanremo. La manifestazione, storicamente un palcoscenico per il rilancio di carriere e l’emergere di nuovi talenti, continua a evolversi, mantenendo viva la tradizione del “Festival dei fiori”. La prospettiva di un Festival 2026, con spazio per nomi già conosciuti e per le nuove leve, non può che stimolare la curiosità degli appassionati e promuovere un dialogo continuo attorno alla musica italiana.
Le aspettative di un eventuale ritorno di artisti di successo, accanto a volti nuovi, conferiscono al Festival un clima di possibilità, in grado di ricompattare il panorama musicale. Sono questi gli ingredienti che rendono il Festival di Sanremo un evento senza tempo, capace di unire generazioni e stili diversi, in una celebrazione della musica che continua a evolvere e a sorprendere.