Prey di Arkane Studios, tutte le imprecisioni del gioco del momento

Il nuovo titolo di Bethesda e Arkane Studios, Prey, sta deludendo. E lo dimostra il fatto che un utente, DraQu, è riuscito a finirlo in meno di 20 minuti. Battendo il suo stesso record precedente di 44 minuti e 6 secondi. Prey delude per qualità e per i tanti buchi che permettono di muoversi troppo liberamente nei livelli di gioco.

Il gioco è uscito lo scorso 5 maggio per Microsoft Windows, PlayStation 4 e Xbox One e si divide in due parti: la prima comincia proprio all’inizio del titolo ed è quella che si era già potuta osservare quest’inverno. La seconda parte invece porta il giocatore qualche ora più avanti lasciando la libertà di sperimentare i poteri alieni, uno dei punti forti del titolo.

Ma di che cosa parla Prey? Si tratta di un gioco di avventura con elementi di ruolo e una forte narrazione che si svolge in prima persona. Il giocatore è Morgan Yu, un uomo a bordo di una stazione spaziale con numerose specie di alieni ostili conosciuti collettivamente come Typhon. Il giocatore potrà selezionare determinati attributi di Morgan, compreso il sesso e le decisioni fatte dal giocatore che influenzeranno gli elementi della storia del gioco. Per sopravvivere  bisogna raccogliere e utilizzare armi e risorse a bordo della stazione e respingere e sconfiggere gli alieni.

Il gioco ha terminazioni multiple, secondo il caporedattore Ricardo Bare. E la fine rientra in tre grandi strutture narrative a seconda di come il giocatore ha interagito con la stazione e gli umani sopravvissuti.

Secondo gli appassionati Prey si presenta come un titolo “vecchio stile”, che lascia al giocatore la libertà di movimento e la possibilità di capire come muoversi e cosa è importante e cosa no. Il momento clou del gioco è sicuramente la seconda parte quando il giocatore può finalmente testare i poteri alieni. La trama è il punto di forza del gioco assieme a una bella colonna sonora e a un doppiaggio ottimo. Peccato per le imprecisioni del gioco.