Per contrastare la piaga del lavoro nero e rispettare i diritti dei lavoratori dei paesi sottosviluppati arriva Fairphone: lo smartphone diventa solidale

Il boom del mercato degli smartphone ha assunto contorni oramai planetari, che interessano ormai tutto il mondo industrializzato, e che fanno registrare un volume d’affari sempre crescente ed in costante espansione.
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Un giro miliardario che interessa milioni e milioni di utenti e di pezzi venduti ogni anno, con le principali aziende che si combattono a colpi di incassi stratosferici, e che sembrano sempre più decise ad incrementare gli utili.
Samsung ed Apple sono le case che al momento hanno beneficiato maggiormente dello sviluppo di questo comparto, ma comunque il mercato variegato ed aperto ad altri colossi come Nokia, Microsoft, LG, insomma un momento di sviluppo che interessa tutta l’industria legata a questi prodotti.
Ma non tutto è rose e fiori, e spesso ci si è ritrovati a discutere di polemiche legate ai metodi di produzione degli smartphone, e soprattutto allo sfruttamento degli operai chiamati ad occuparsi materialmente del loro assemblamento.
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Un processo che spesso avviene nei paesi orientali, Cina in testa, e che vede trasversalmente violati molti diritti, da quello di un equo compenso per gli operai, fino a quelli legati alle condizioni di lavoro e alla durata del medesimo.
In questo senso, un’iniziativa che potrebbe rappresentare una svolta è quella relativa a Fairphone, un device che propone una filosofia rivoluzionaria non legata all’hardware, al software utilizzato o alle funzioni proposte all’utente, bensì al metodo di costruzione e alle garanzie e alla trasparenza ad esso legati.
Fairphone infatti si propone di verificare al cento per cento quelle che sono le conduzioni di produzione, diventando dunque il primo smartphone dall’impatto equo, solidale ed ecologico sul mercato.
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L’attenzione viene riposta innanzitutto sulla provienienza delle materie prime, certificando che Fairphone sia costruito con materiali a basso impatto ambientale, il meno inquinanti possibili.
Quindi, sulle condizioni di produzione, con l’assemblaggio dei componenti che avviene in fabbriche dove si garantisce il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori.
Impatto ecologico e sociale in primo piano dunque, per un prodotto che ripone grande attenzione anche sui costi, considerando che nonostante lo standard di alta qualità imposto per la sua costruzione, Fairphone costa circa trecentoventicinque euro, una cifra equivalente agli smartphone che garantiscono le stesse prestazioni.
L’idea arriva dall’Olanda, ed al momento Fairphone è acquistabile solo tramite ordinazione, sul sito ufficiale fairphone.com: una volta raggiunte le cinquemila richieste, viene avviato il processo di produzione.
Al momento, si sono raggiunti circa il sessanta per cento degli ordini necessari, poco più di duemilacinquecento: raggiunta la fatidica quota dei cinquemila, si potrà verificare sei Fairphone avrà le carte in regola per competere nello spietato mercato degli smartphone, riuscendo al tempo stesso a rispettare gli altissimi standard di produzione che sono stati prefissati.
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