Oscar Academy scopre nuove strategie per stabilizzare la presenza su YouTube e migliorare il coinvolgimento
la ricerca di una nuova partnership per la trasmissione
L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences sta conducendo trattative cruciali per assicurarsi una collaborazione stabile e duratura che garantisca la trasmissione della cerimonia degli Oscar per un periodo compreso tra cinque e dieci anni. L’obiettivo è consolidare un accordo a lungo termine, indispensabile per mantenere continuità e coerenza nella diffusione dell’evento, evitando le incertezze delle scorse stagioni. Dopo un tentativo fallito con Disney/ABC, che nel 2023 aveva quasi concluso un’intesa da oltre 100 milioni di dollari annui, il tavolo delle negoziazioni si è riaperto con nuovi protagonisti.
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ABC, affidataria della diretta da quasi cinque decenni, vede la scadenza del suo contratto fissata nel 2028, mentre Netflix si è ritirata dalle trattative. In questo contesto, due candidati emergono con forza: NBCUniversal e YouTube. L’ingresso di YouTube come possibile broadcaster rappresenta una svolta radicale e apre scenari inediti per la diffusione dell’evento in modalità digital-first, con potenziali impatti sull’audience e sul modello di business. La decisione finale influenzerà non solo la visibilità degli Oscar, ma anche le strategie di engagement e monetizzazione nei prossimi anni.
il declino degli ascolti e le strategie di rilancio
Il costante calo degli ascolti della cerimonia degli Oscar ha costretto l’Academy a ripensare profondamente le sue strategie di coinvolgimento del pubblico. Dall’apice degli anni ’90, quando la diretta televisiva era vista da oltre 44 milioni di spettatori, si è registrata una riduzione drastica, con l’edizione più recente che ha toccato appena 18,1 milioni di telespettatori. Questo declino di oltre il 60% in pochi decenni riflette un mutamento delle abitudini mediatiche e una crescente frammentazione dell’attenzione degli spettatori, molti dei quali preferiscono consultare solo i momenti salienti post-evento.
Per contrastare questa tendenza, l’Academy ha introdotto novità come le categorie «Oscar Fan Favorite» e «Oscar Cheer Moment», create per stimolare la partecipazione attiva del pubblico e incrementare l’interesse verso la diretta. Tuttavia, tali iniziative hanno avuto riscontri controversi, dimostrando quanto sia complesso bilanciare tradizione e innovazione in un evento tanto iconico. Parallelamente, la competizione per catturare l’attenzione si è spostata su nuove piattaforme di consumo digitali, suggerendo la necessità di un approccio più integrato e multi-canale.
Tra le soluzioni a medio termine, oltre alla crescente attenzione al coinvolgimento social e interattivo, l’Academy valuta la possibilità di ampliare il format della cerimonia, includendo contenuti inediti e momenti esclusivi esclusivamente online. Questa strategia risponde alla necessità di raggiungere un pubblico più giovane e diversificato, abituato a fruire di contenuti video on-demand piuttosto che a una tradizionale messa in onda lineare.
le potenziali sfide e opportunità con YouTube
L’eventuale ingresso di YouTube come partner per la trasmissione degli Oscar segna un cambiamento significativo nel modo in cui l’Academy intende affrontare le sfide del mercato televisivo e digitale. La piattaforma di streaming, parte del gruppo Alphabet, permette una distribuzione globale e potenzialmente senza barriere territoriali, aumentando l’accessibilità dell’evento a un pubblico molto ampio e diversificato. Tale potenzialità rappresenta un’opportunità unica per invertire il trend negativo degli ascolti, intercettando una platea più giovane e abituata ai contenuti in modalità on-demand e streaming.
Tuttavia, questa scelta non è priva di criticità. La frammentazione del pubblico digitale comporta la necessità di adottare strategie di comunicazione e marketing più sofisticate, volte a stimolare l’interazione e l’engagement, elementi sui quali YouTube può offrire strumenti innovativi ma che richiedono anche un rilancio dell’identità e del prestigio del brand Oscar. Inoltre, la monetizzazione attraverso una piattaforma digitale richiede modelli economici differenti rispetto alla tradizionale pubblicità televisiva, con implicazioni complesse per sponsor e investitori.
Dal punto di vista tecnico, lo streaming live di un evento di tale portata comporta sfide importanti in termini di qualità del segnale, gestione dei picchi di traffico e sicurezza informatica. L’esperienza di YouTube nel campo dei contenuti digitali è indubbia, ma l’Academy dovrà assicurarsi che il livello di servizio soddisfi le aspettative di uno degli appuntamenti più prestigiosi del calendario internazionale.
In definitiva, la possibile partnership con YouTube rappresenta un’occasione per modernizzare la trasmissione degli Oscar, variandone il formato e ampliandone il bacino d’utenza, ma richiede una visione chiara e un equilibrio tra innovazione tecnologica e conservazione del valore simbolico della cerimonia.




