Android L, Android Wear, Android TV, Google Fit: le novità di Google che ci semplificano la vita
Ieri si è svolta la conferenza di apertura della Google I/O, l’appuntamento annuale che Google dedica agli sviluppatori.
Tantissime le novità, in gran parte previste e anticipate da rumor che si sono rivelati veritieri. Ripercorriamo insieme l’evento.
La conferenza inizia con un’analisi dell’andamento di Android nel mondo, sia smartphone che tablet. Basti pensare che il 42% del traffico di YouTube proviene dai tablet e i modelli Android coprono il 62% del mercato mondiale dei tablet.
– Android One
Ci sono ancora molte zone del mondo che non utilizzano uno smartphone e quindi viene presentato il primo progetto: Android One. Produrre una serie di device a basso costo, sotto i 100$ per permettere a tutti di passare ad uno smartphone Android di qualità ad un prezzo accessibile. Ad esempio il Micromax è uno smartphone dual-SIM con display da 4.5″ e radio FM.
– Android L
Si passa subito al tema principale della giornata: Android L. Questa nuova major release sarà disponibile agli sviluppatori già dalle prossime ore. È stato rinnovato il design che adesso prende il nome di ‘Material Design‘ e quindi l’interfaccia è caratterizzata da schermate pulite, colori, animazioni fluide (fino a 60fps). Oltre 5000 nuove API a disposizione degli sviluppatori. Ci sarà un graduale adattamento al nuovo design di tutte le app stock di Android.
Un filmato esplicativo
Nuova gestione delle notifiche sia nella lock-screen, sia durante l’uso di app a tutto schermo grazie all’introduzione delle notifiche popup nella parte superiore del display.
Il material design lo ritroveremo anche in Gmail e Chrome Mobile. Nel browser è stata inserita una migliore gestione dei tab con la possibilità di vederli nelle app recenti.
Android L porta delle novità anche nelle prestazioni. È stato presentato il nuovo compilatore ART che prenderà il posto del Dalvik e garantirà prestazioni fino a 50% superiori rispetto al predecessore. È compatibile con i processori a 64bit e offre una migliore gestione della RAM.
Un occhio di riguardo alla batteria che è sempre il tallone d’Achille degli smartphone. Android L sarà in grado di prolungarne la durata grazie al Progetto Volta che ottimizza ogni singolo processo del sistema Android.
Introdotta la possibilità di fare il factory reset dello smartphone da remoto in caso di furto o smarrimento.
Google (come Apple al WWDC) punta all’unificazione di tutti i suoi servizi in un’unica piattaforma. Con questa introduzione si passa al settore dei wearable.
– Android Wear
Google presenta ufficialmente i tre smartwatch: LG G Watch, Moto 360, Samsung Gear Live e mostra le funzionalità del sistema Android Wear.
Controllo delle notifiche su smartwatch e sincronizzazione delle stesse con lo smartphone: se eliminiamo una notifica su uno dei due device, scomparirà automaticamente in pochi secondi anche sull’altro.
Un controllo dello smartwatch tramite il touchscreen e determinati swype, senza dimenticare il controllo vocale attivabile pronunciando “Ok Google”.
Prendere note che ritroveremo in automatico su Google Keep, programmare una sveglia, fare una ricerca, riprodurre musica su smartphone e molto altro: tutto fattibile con comandi vocali.
Potremo rispondere alle chiamate o gestirle con una risposta automatica tramite sms.
In America potremo ordinare una pizza in meno di 20 secondi tramite smartwatch o se siamo per strada potremo prenotare un’automobile (del servizio Lyft) che verrà a prenderci nel punto indicato. Senza prendere lo smartphone dalla tasca perchè lo faremo tramite smartwatch.
Utilissima la possibilità di utilizzare Google Maps e Navigator tramite smartwatch con le indicazioni turn-by-turn che mandiamo avanti con degli swype.
Gli Android Wear sono in vendita sul Play Store, anche su quello italiano. LG G Watch e Samsung Gear Live sono disponibili subito ad un prezzo di 199 euro. Per il Moto 360 dovremo aspettare ancora qualche mese.
– Android Auto
È un supporto che funziona tramite il nostro smartphone. Entrati in auto ci basterà collegare il nostro smartphone all’automobile per vedere sul touchscreen della vettura un’interfaccia Android appositamente disegnata per avere tutte le informazioni a portata di dito.
Ci saranno schede per la navigazione con Google Maps, per la gestione della parte telefonica, per gestire la Musica. È ovviamente presenta la gestione vocale e non solo per Google Maps. Android auto ci leggerà i messaggi in arrivo e noi potremo rispondere vocalmente.
Numerosi i partner del progetto Open Automotive Alliance che permetterà ad Android di entrare nelle automobili.
– Android TV
Tramite accordi con diversi partner, verranno prodotti dei set-top box da collegare alla televisione. Ci basterà un device Android per il controllo della piattaforma Android TV. Interfaccia semplice e supporto ai comandi vocali. Anche Android Wear sarà un controller per la TV. Come avevamo previsto ieri, tramite l’uso di un controller, Android TV diventa anche una console per videogiochi. Durante la presentazione è stato mostrato il multiplayer tra dispositivi diversi come TV e tablet. Android TV può funzionare anche come una Chromecast.
– Chromecast
Si inizia con i numeri. Milioni di Chromecast vendute in tutto il mondo. Viene introdotta la possibilità di usarla senza essere necessariamente sulla stessa rete WiFi. La modalità ‘Scenografia‘ permette di visualizzare le foto nel nostro album Google+ come uno screensaver su TV. Introdotta la funzione di mirroring per vedere il display del nostro device Android su TV. Grazie ad un nuovo protocollo, prestazioni e fluidità sono garantite.
– Chromebook
In questo momento mi è sembrato di tornare indietro di qualche settimana alla Apple WWDC. Tante funzionalità interessanti. Potremo sbloccare il nostro Chromebook semplicemente quando ci avviciniamo con il nostro smartphone Android.
Notifiche, sms e chiamate su smartphone e Chromebook in tempo reale.
Al fine di unificare tutto in un’unica piattaforma, molte app disponibili per Android come Evernote, Vine o Flipboard, sono state adattate a Chromebook e la sincronizzazione tra device è sempre presente.
– Google Fit
Non si è fatta mancare la risposta di Google a HealthKit di Apple. Il mercato dei wearable sta rapidamente crescendo e anche Google ha dovuto creare una piattaforma che possa supportare i suoi smartwatch ma anche i dispositivi di terze parti. La cosa interessante è che Google Fit è integrato nel sistema operativo. Diversi partner come Nike e Adidas sono coinvolti nel progetto per integrare i dati all’interno di Google Fit.
Due ore per dimostrare come tutto sia ancora più collegato e integrato da Google.
Concludiamo con uno spot di Google che mostra come la nostra vita diventerà estremamente connessa grazie a smartwatch, tablet, smartphone e Android auto.