Scende in campo anche la distribuzione. Alle grandi manovre dell’industria dell’eldom e della consumer electronics italiana, infatti, si sono affiancati anche i retailer e non senza iniziative a dir poco clamorose.
In casa Euronics, ad esempio, il socio Galimberti Spa ha definitivamente acquisito l’intero pacchetto azionario di Derta Spa, retailer veneto guidato dallo storico Presidente del Gruppo a quattro stelle Albino Sonato. Zitta zitta, e in punta di piedi, la società brianzola si è accaparrata altri 19 punti vendita, portando a 35 store la sua rete vendita e ponendosi come obiettivo un fatturato di fine d’anno di ben 250 milioni di euro: un’operazione che la porta, di fatto, ad assumere il ruolo di socio principale del Gruppo Euronics.
Tra gli echi – non ancora smorzati e, anzi, ulteriormente alimentati dalla protesta sindacale dei dipendenti a rischio licenziamento – dell’affaire UniEuro, finalmente concluso, spunta invece il via libera del Tribunale all’accordo DPS Trony – FNAC, insegna che già aveva fatto travisare dei seri segnali di vitalità, con la ripresa delle attività commerciali e degli eventi in-store.
Per il resto, come da copione in questo periodo dell’anno che ci avvicina al Natale, grandi aperture che, pressappoco, hanno interessato un po’ tutte le maggiori insegne distributive, sia specializzate che despecializzate.
E sul fronte dell’industria? Grandi manovre anche su quel versante, con cambi di poltrone e new entry nei management aziendali, alcuni dei quali clamorosi: tanto per citarne uno, l’entrata di Paolo Sandri in TP Vision, la società che commercializza i Tv a marchio Philips. Un ingresso che, sicuramente, provocherà degli scossoni a tutto il mercato italiano della consumer electronics, visto e considerato i più che brillanti risultati ottenuti alla guida dell’audio video di Samsung e la determinazione e la caparbietà che, da sempre, caratterizzano le sue sfide professionali (giudizio un po’ di parte? Ebbene sì: ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente e so che, quando ci si mette sul serio, è un vero e proprio “rullo compressore”!).
Altre (buone) notizie, arrivano dall’Indesit: sembra infatti trovare un attimo di tregua il muro contro muro tra azienda e parti sociali, grazie a un accordo raggiunto sul filo di lana che, almeno per ora, sembra accontentare tutti i contendenti in gioco.
Tante anche le novità in fatto di prodotti che, oltre alle due “regine” del Natale 2013, la Xbox One e la PlayStation 4, il cui lancio non ha risparmiato neanche Castel Sant’Angelo a Roma, ha visto il debutto in società (italiana) del nuovo smartphone Moto G di Motorola, il primo dopo l’acquisizione da parte del colosso Google. Sempre in tema di smartphone, inoltre, il Belpaese ha dato anche il benvenuto al primo telefonino dotato di sistema operativo Firefox e al primo smartphone brandizzato Quechua, una private label dell’insegna distributiva di abbigliamento e attrezzature sportive Decathlon. Tutti e tre si presentano al pubblico con un posizionamento davvero aggressivo e, visto e considerate le dotazioni tecniche e le prestazioni offerte, non mancheranno sicuramente di dare fastidio a molte marche più blasonate. Dal posizionamento non di certo “entry level”, ma dalle caratteristiche tecnologiche d’eccezione, invece, il nuovo Nokia Lumia 1520, un phablet da 8 pollici che segna la consacrazione dell’accordo tra la multinazionale svedese (Opps!.. Americana, visto ormai il via libera della Commissione Europea all’acquisizione da parte di Microsoft), con il grande broadcaster satellitare Sky, concretizzata nell’applicazione Sky Go.
Rimanendo sempre nel mercato della telefonia cellulare – uno dei pochi che continua a dare qualche soddisfazione ai “manager dei numeri” – bisogna anche registrare due nuove new entry: HiSense, marchio cinese da anni sul mercato con apparecchi Tv e grandi elettrodomestici, e Wiko, marchio francese che, in pochissimo tempo, ha sbaragliato il mercato d’Oltralpe, grazie a milioni di pezzi venduti.
Per il resto, pubblicità! Nel senso che è ormai definitivamente aperta la “caccia al consumatore” per il periodo natalizio, per mezzo di promozione e offerte da capogiro e un’invasione di volantini degna del miglior film di fantascienza. Ai posteri, anzi al Natale, l’ardua sentenza.