A Milano prende il via la collaborazione fra Rotary e Protezione Civile
Presso il palazzo della Regione Lombardia, si è tenuto il 2° incontro del gruppo dei soci rotariani che hanno aderito all’unità Rotary di Protezione Civile e i dirigenti del settore della Protezione civile Regione Lombardia.
All’incontro hanno partecipato circa 40 rotariani dei tre distretti Rotary 2041-2042-2050. Il Direttore Generale della Protezione Civile regionale avv. Fabrizio Cristalli, ha introdotto i lavori del pomeriggio precisando subito che anche durante la pausa estiva ha avuto modo in più occasioni con i suoi collaboratori di valutare alcune ipotesi di come sviluppare il rapporto formativo P.C. Regionale e Rotary secondo gli accordi sottoscritti. In primis sviluppare il tema della formazione e informazione e in secundis acquisire i dati delle qualifiche delle professionalità dei rotariani ,ciò al fine di mirare con precisione a quelle che possono essere gli ambiti nei quali collocare una missione che rotary pensa di sviluppare a livello territoriale e non solo, con le professionalità che si sono rese disponibili ad essere presenti, sia in ambito emergenziale sia non emergenziale .
La non emergenzialità sempre a detta dell’avv. Cristalli, potrebbe essere l’elemento fondante di questo rapporto P.C. Regione e Rortary .
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Tuttavia, per l’emergenzialità la presenza dei rotariani una volta formati ed inseriti nei sistemi di intervento di P.C., sarà tenuta in considerazione sulla scorta delle loro conoscenze e saperi, che consentirà agli stessi l’ingaggio anche in situazioni emergenziali, appunto .
Mentre l’aspetto che si vorrebbe portare a favore della sezione protezione Civile della Regione Lombardia, riguarda i saperi dei rotariani, utili in tempo di pace.
Tutte le relazioni, che dovessero scaturire dalla collaborazione in ambito di idee, progetti, sviluppi, a seguito di quelli che sono i saperi che i rotariani potranno avere tramite il rapporto di reciprocità con Reg. Lombardia, potranno essere messi in considerazioni per progettualità da presentare al dipartimento, atteso che buona prassi della Regione Lombardia ha fatto del sistema sperimentale una sua bandiera, sempre molto utile sul territorio. Sviluppi testati in occasione di incidenti che si sono verificati durante percorsi lavorativi da parte della regione , con idonea soluzione è stata adottata poi a livello di dipartimento come buona prassi.
Un esempio noto di tale fattispecie è stato il modello Expò., che ha richiesto azioni innovative in campo. Pertanto, l’idea è quella di esprimere idee insieme , in modo tale che i rotariani possano entrare all’interno di canoni fissi del sistema procedurale della P.C., con inserimento sia di idee, perfezionamenti, suggerimenti, che non sono altro che un arricchimento della base procedurale sulla quale il dipartimento lavora.
A conclusione dell’intervento, l’avv. Cristalli ha ringraziato i presenti per l’iniziativa che i rotariani stanno facendo, e non semplicemente come Rotary, che è la parte fondante di tutta l’iniziativa, ma soprattutto come “ persone “ , unite per condividere lo sviluppo che si vuole dare al settore della sicurezza e condividere reciprocamente con il dipartimento regionale un “ credo “, quello del servire , vale a dire fare del bene comune , obiettivo quest’ultimo radicato nel DNA del Rotary.
Successivamente è intervenuta la dott.ssa Padovan che ha introdotto i temi del pomeriggio :
-Dinamiche in tempo di pace;
-Individuazione ambiti operativi nel territorio ;
-Utilizzo forze rotariane in tempo di pace .
Argomenti successivamente trattati nei vari interventi che si sono susseguiti da parte dei responsabili degli Uffici del Dipartimento regionale della P.C., di cui si riportano di seguito brevi stralci .
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Ing. Maurizio Molari (settore emergenze ) :
La direttiva Allertamento, approvata con d.g.r. n° X/4599 del 17/12/2015, ha lo scopo di permettere alle competenti strutture locali di prendere idonei provvedimenti per la salvaguardia di persone e cose.
-Ogni regione attiva sul proprio territorio le cosiddette allerte al sopraggiungere degli eventi metereologici che potenzialmente possono essere critici e quindi dare origini ad attività di protezione civile .
La direttiva individua tutte le attività propedeutiche all’uscita di un’allerta .
La struttura interna (centro Funzionale) ad esempio coinvolge Arpa per le previsioni metereologiche sia la P.C. per i conseguenti interventi.
Il compito è di emettere le informative , cioè l’allerta, documento ufficiale che la Protezione Civile di Regione Lombardia emette in caso si prevedano condizioni critiche sul territorio rispetto a specifici rischi. Per ogni tipologia di rischio, vengono individuate le valutazioni degli effetti al suolo e l’indicazione dei livelli di criticità, per ogni zona omogenea, espressi attraverso un codice colore con livelli di criticità crescente.
L’obiettivo è quello che anche il sistema locale risponda in modo adeguato .
Le attività sono tutte collegate a vari livelli con tutte quelle attività cosiddette di pianificazione dell’emergenza . Le attività di previsioni devono essere congruenti su tutto il territorio , per far si che il sistema locale di P..C. risponda in modo adeguato. Le attività tecniche devono individuare zone omogenee di allertamento cioè territori dove i fenomeni previsti causano effetti simili per fattori naturali o legati alla presenza umana (allerte localizzate) . Esempi: monitoraggio di tutte le casse di
laminazione nelle zone a rischio alluvioni; allertamento grandi dighe con redazione documento di protezione della diga e relativo piano di emergenza, ciò in relazione all’innegabile realtà che le dighe italiane sono vetuste .
Dott.ssa Ghidolsi (Geologo) :
Responsabile della Sala Operativa , punto cardine del sistema di collegamento tra la Regione Lombardia e la P.C. Nazionale che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri . E’ un sistema adattabile ed efficiente, che affianca gli Enti Locali lombardi nel compito di salvaguardare l’incolumità dei propri cittadini. Svolge attività di previsione, monitoraggio e sorveglianza in tempo reale degli eventi e dei conseguenti effetti sul territorio, con l’obiettivo di aiutare le autorità locali di Protezione Civile a rispondere in maniera adeguata ed efficiente alle eventuali criticità.
Nel 2016 sono stati emessi 86 Avvisi di criticità, con 65 giorni di allerta, relativi ai rischi idro-meteo, neve, valanghe e incendi boschivi. Tra il 2004 e il 2016, la Sala Operativa ha ricevuto la segnalazione di 2722 eventi: 1612 naturali e 1110 antropici. La Sala Operativa opera anche come Centralino per le Emergenze Ambientali, per conto dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Regione Lombardia (ARPA Lombardia).
Arch. Bruno Chiapparoli (responsabile incendi)
L’attività è normata sul territorio nazionale, e dice chi fa e che cosa fa .
La Regione Lombardia si è dotata di un piano antincendio sin dal 1973.
Svolge attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi
(di seguito “Piano AIB”), sulla sorta della norma deliberata dalla Giunta
Regionale n. VIII/10775 del 11/12/2009), aggiornata nel corso dell’anno 2012.
Il Piano AIB è stato redatto rispettando le indicazioni della “Legge quadro in materia di incendi boschivi” del 21 novembre 2000 n. 353 e delle “Linee guida relative ai Piani regionali per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”
Il piano va aggiornato ogni tre anni . L’attività più importante in questo settore è quella svolta dalla flotta aerea e comunicazioni –rete radio regionale – gestione corpo volontari. Gestione VV.Fuoco – carabinierei e cc. Recentemente la regione ha demandato la gestione del volontariato a livello provinciale e comunale .
I volontari devono fare un corso di formazione . Alla regione rimane il ruolo di coordinamento generale
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
L’imprenditore Giovanni Casiroli (Volontariato e Colonna mobile) Si è occupato sempre di Pianificazione dell’emergenza sotto l’aspetto logistico . Segue da molti anni il mondo del volontariato , associazioni , gruppi comunali . Esistono nella regione 552 gruppi comunali e 337 associazioni per un totale di 25.000 volontari . A livello regionale è istituita la Consulta Regionale del Volontariato , presieduto dall’assessore regionale competente. A livello provinciale esiste il Comitato di coordinamento del volontariato. La Colonna Mobile è la parte più operativa, è la prima che parte in caso di evento /emergenza. Svolge missioni all’interno della regione, su tutto il territorio nazionale e all’estero .
dott.ssa Padovan (Piano di emergenza comunale) La L.100/2012 (G.U. n. 162 del 13 luglio 2012) ha introdotto l’obbligo per ogni comune di dotarsi di un adeguato strumento di pianificazione di emergenza. I comuni devono individuare in modo completo i componenti dei centri di gestione dell’emergenza di propria diretta competenza (Unità di Crisi Locale e Centro Operativo Comunale), in quanto essenziali per rendere il documento effettivamente operativo, con le relative procedure di intervento.
Il piano deve interessare anche la programmazione urbanistica comunale ( norme PGT ) e prevedere strategie attuative di prevenzione e esercitazioni di Protezione civile . Il Piano di emergenza dev’essere continuamente aggiornato , con obbligo di esercitazioni. Deve prevedere le modalità di comunicazioni e informazioni ai cittadini in caso di emergenza . La Regione Lombardia è a disposizione per collaborare alla redazione di Piani di Gestione delle alluvioni, mettere a disposizione tutta la cartografia esistente , anche con sistema GIS ( sistema informatico geografico ) , studi su rischio frane e valanghe, rischio sismico , classificazioni , ecc. .
dott. De Vita (Formazione) La formazione nell’ambito delle attività di P.C. sono regolamentate dall’art. 9 della L. R. 222 maggio 2004 n. 16 “Testo unico delle disposizioni regionali in materia di protezione civile”. La Regione promuove ed organizza, realizzandone i relativi supporti, una permanente attività di formazione, di informazione, sensibilizzazione ed educazione civica relativamente alle principali problematiche degli eventi calamitosi, con particolare riferimento alle popolazioni interessate alle diverse ipotesi di rischio, portando a conoscenza della collettività, e dei tecnici interessati i comportamenti necessari per prevenire gli eventi calamitosi o ridurre gli effetti dannosi, nonché sollecitando una fattiva e generalizzata collaborazione all’attività di soccorso e di assistenza. Tale attività viene svolta attraverso l’utilizzo di strumenti di comunicazione più opportuni e quelli del sistema scolastico, nonché di società pubbliche e private, mediante la stipula di apposite convenzioni. La formazione informazione riguardano le principali cause di rischio, che sono: a) eventi sismici; b) alluvioni e nubifragi; c) dissesti idrogeologici, compresi i rischi derivanti da invasi idrici;
d) inquinamenti del suolo, delle falde acquifere e dei corsi d’acqua; e) incendi di rilevante entità; f) incidenti di impianti industriali; g) radiazioni nucleari; h) ogni altra calamità che possa intervenire sul territorio regionale. Il dott. De Vita ha ribadito alcune possibili ipotesi di coordinamento tra la P.C. regionale e la risorsa rotariana in merito alla necessità di attivare la formazione e la comunicazione, vale a dire attività indispensabili per diffondere la cultura di “ protezione civile “ e il sistema protezione civile. Ritiene necessario ricercare soggetti con specifiche competenze quali docenti e giornalisti rotariani da inserire come formatori, da impiegare in attività divulgative tipo quelle già in essere : “ Io non rischio “ , ecc . Per fare tutto ciò, viene suggerito ai rotariani di considerare l’ipotesi di costituire un’apposita associazione rotariana capace di raccogliere e convogliare soci rotariani volontari nella unità di Protezione Civile .
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
A conclusione dell’incontro sono seguiti gli interventi di numerosi soci rotariani : Siniscalchi, Cambedda, Vestita, Novara, Contini, Pari, Gonella, con approfondimenti e proposte. E’ emersa la seguente indicazione generale : i club potrebbero organizzare eventuali azioni o attività informative di prevenzione dei rischi con la collaborazione della stessa protezione civile .
L’avv. Cristalli infine, si è riservato di convocare nelle prossime settimane i delegati dei tre distretti per fare il punto della situazione per avviare bene la costruzione della “ tela “ della collaborazione per sviluppare il rapporto formativo P.C. Regionale e Rotary, individuando le competenze di ciascun rotariano al fine di arrivare ad una segmentazione più strutturata delle capacità professionali disponibili .
Sandro De Palma – Delegato distretto 2050
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.