Mercato auto Europa settembre 2024, calo nelle vendite ma cresce l’elettrico
Mercato auto europeo a settembre 2024
Il mercato automobilistico europeo ha chiuso il mese di settembre 2024 con risultati complessivamente negativi, seguendo un trend già emerso nel mese di agosto. Le nuove immatricolazioni in Unione Europea hanno raggiunto un totale di 809.163 unità, segnando una diminuzione del 6,1% rispetto al settembre dell’anno precedente. Questo andamento negativo si riflette anche nella variazione dei principali mercati automobilistici del continente: tre delle quattro principali nazioni europee hanno registrato cali significativi nelle immatricolazioni auto. In particolare, la Francia ha visto un decremento dell’11,1%, l’Italia del 10,7% e la Germania del 7%. Contrariamente, la Spagna ha mostrato una performance positiva con un incremento del 6,3% sulle immatricolazioni.
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Nel complesso, da inizio anno il numero di auto immatricolate in Unione Europea ha raggiunto 7.989.776, con un incremento modesto dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, se la tendenza negativa proseguirà nei rimanenti mesi dell’anno, il mercato potrebbe chiudere il 2024 con segnali di ulteriore crisi. Considerando anche i Paesi EFTA e il Regno Unito, il totale di auto immatricolate a settembre sale a 1.118.083, registrando un calo complessivo del 4,2%. Dall’inizio dell’anno, le immatricolazioni sono risultate pari a 9.779.605, evidenziando una crescita dell’1%.
Questi dati delineano un quadro complesso per l’industria automobilistica europea, in un contesto di sfide economiche e di cambiamenti di preferenze del consumatore, che colpiscono direttamente le vendite. In particolare, la malattia del mercato è evidente se si considera performance separata dei veicoli elettrici e ibridi, che vedremo nel prosieguo dell’analisi.
Andamento del mercato auto in Europa
Il mercato automotive europeo ha mostrato una chiara tendenza al ribasso nel mese di settembre 2024, continuando un trend confermato nelle analisi recenti. In particolare, il totale delle nuove immatricolazioni in Unione Europea si è attestato a 809.163 unità, con una contrazione significativa del 6,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La situazione appare piuttosto allarmante, poiché tre delle quattro principali nazioni del mercato hanno registrato notevoli cali nelle vendite di auto nuove. La Francia occupa la posizione più difficile con un decremento dell’11,1%, seguita dall’Italia con un -10,7% e dalla Germania, che ha visto un calo del 7%. Solo la Spagna ha registrato risultati positivi, evidenziando un aumento del 6,3% nelle immatricolazioni.
Guardando l’andamento da inizio anno, le immatricolazioni in Unione Europea hanno raggiunto 7.989.776, segnando una crescita modesta dello 0,6% rispetto al 2023. Tuttavia, se questa tendenza negativa dovesse continuare, il mercato automobilistico europeo potrebbe finire il 2024 con segnali di ulteriore contrazione, lasciando intravedere un futuro incerto per le case automobilistiche e i rivenditori. Se si includono i Paesi EFTA e il Regno Unito, il quadro complessivo per settembre mostra 1.118.083 nuove auto immatricolate, con una flessione del 4,2%, mentre da inizio anno le immatricolazioni raggiungono 9.779.605, evidenziando una crescita dell’1%.
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Questa situazione mette in risalto le sfide attuali, non solo per la vendita di auto nuove, ma anche per l’industria nel suo complesso, che deve fronteggiare un contesto economico in evoluzione e cambiamenti nelle abitudini di acquisto dei consumatori. Il calo nelle immatricolazioni pone interrogativi sui prossimi sviluppi economici e sull’impatto che potrebbero avere sul settore nei mesi a venire. Sarà fondamentale monitorare l’evoluzione dei dati per comprendere se si tratta di una fase momentanea o di un trend di lungo termine che potrebbe insinuarsi nel tessuto stesso del mercato auto europeo.
Flessione dei principali mercati europei
Il mese di settembre 2024 ha evidenziato una flessione preoccupante nel comparto automobilistico dei principali mercati europei. In particolare, l’analisi dei dati di immatricolazione mostra l’andamento negativo di tre delle quattro nazioni leader, con la Francia in testa per il calo significativo delle vendite. Le immatricolazioni sono diminuite dell’11,1%, un segnale che non lascia spazio a fraintendimenti sulla crisi che sta colpendo l’industria automobilistica francese.
In Italia, il quadro non è migliore: le nuove immatricolazioni hanno registrato un decremento del 10,7%, evidenziando una continua perdita di slancio sul mercato. La Germania, terzo mercato per grandezza nell’Unione Europea, ha visto una flessione del 7%, aggiungendo ulteriore pressione al contesto europeo, già sotto stress a causa di vari fattori economici. Solo la Spagna ha mostrato un andamento opposto, con un incremento del 6,3% nelle immatricolazioni, suggerendo che il mercato potrebbe essere più resiliente in determinati ambiti, segnalando possibili differenze regionali nei consumi e nelle preferenze dei clienti.
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Analizzando i dati complessivi, sappiamo che l’Unione Europea ha registrato un totale di 809.163 nuove auto immatricolate a settembre. Nel complesso, le immatricolazioni dall’inizio dell’anno ammontano a 7.989.776, segnando una crescita di appena lo 0,6% rispetto allo scorso anno. Questa crescita, però, sembra vacillare e il 2024 si profila già come un anno difficile per il settore, con prospettive allarmanti se il trend di diminuzione dovesse continuare.
Quando si ampliano gli orizzonti per includere i Paesi EFTA e il Regno Unito, le cifre diventano ancor più allarmanti: 1.118.083 auto immatricolate a settembre, con una contrazione del 4,2%. Risulta fondamentale anche il dato annuale che, con 9.779.605 unità, mostra una crescita limitata dell’1%. Tali risultati rendono evidente che il contesto economico attuale, unito al cambiamento delle abitudini dei consumatori, sta avendo un impatto diretto e profondo sulla dinamica delle vendite.
Il panorama del mercato automobilistico europeo è complesso e per nulla confortante. La necessità per i gruppi automobilistici di adattarsi a questi cambiamenti è diventata urgente, evidenziando la necessità di strategie innovative e di risposte a un mercato in evoluzione. La questione ora è come gli OEM e i rivenditori risponderanno a queste sfide, poiché il futuro del mercato potrebbe dipendere dalla loro capacità di adattamento.
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Crescita delle immatricolazioni di auto elettriche
Settembre 2024 ha visto una notable crescita nel segmento delle auto elettriche, segnando un trend positivo in un contesto altrimenti dominato da flessioni nel mercato automobilistico europeo. Le nuove immatricolazioni di veicoli totalmente elettrici (BEV) nell’Unione Europea hanno raggiunto 139.702 unità, con un incremento del 9,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questo risultato ha permesso di raggiungere una quota di mercato del 17,3% per i veicoli elettrici, segnalando un’interessante accelerazione in un momento di generale contrazione.
Tuttavia, nonostante questo balzo a settembre, l’andamento dall’inizio dell’anno per le immatricolazioni di auto elettriche è stato complessivamente negativo. Rispetto al 2023, questo mercato ha registrato un decremento del 5,8% in termini di volumi, portando la quota di mercato totale per le auto elettriche a calare al 13,1% rispetto al 14% dell’anno scorso. Tale trend discendente è principalmente attribuibile al calo delle vendite in Germania, uno dei mercati più influenti nel panorama automobilistico europeo.
Alla luce di queste considerazioni, è importante analizzare anche altri segmenti del mercato elettrico. Le auto ibride plug-in, che rappresentano una nicchia sempre più rilevante, hanno visto una diminuzione nelle immatricolazioni a settembre, con un calo del 22,3%, evidenziando una flessione generalizzata in tutti i principali mercati europei. Nel mese, questa categoria ha rappresentato solo il 6,8% del mercato automobilistico dell’UE, in calo rispetto all’8,2% dell’anno precedente, con 54.889 unità vendute.
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Al contrario, le immatricolazioni di veicoli ibridi sono cresciute, segnando un aumento del 12,5% a settembre e arrivando a una quota di mercato del 32,8%, un incremento rilevante rispetto al 27,4% di settembre 2023. Questo dato suggerisce un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, che potrebbero orientarsi maggiormente verso veicoli a motore ibrido rispetto a quelli tradizionali a benzina e diesel, difatti il mercato delle auto a benzina ha registrato una diminuzione notevole.
Mentre settembre ha portato un incremento nelle vendite di auto elettriche e ibride nel mercato europeo, la contrazione delle immatricolazioni dall’inizio dell’anno e le flessioni nelle vendite di altri segmenti suggeriscono un contesto di incertezza che, se non adeguatamente gestito dalle case automobilistiche, potrebbe avere un impatto duraturo sul panorama dell’industria automobilistica del continente.
Performance delle auto ibride e a combustione
Il mese di settembre 2024 ha visto un significativo declino nelle vendite di auto tradizionali e ibride in Europa, evidenziando un cambiamento nelle dinamiche del mercato automobilistico. Le statistiche mostrano che le immatricolazioni di veicoli a benzina sono diminuite drasticamente del 17,9%. Questo trend è particolarmente allarmante poiché interessa tutti e quattro i principali mercati europei. In Francia, il calo delle vendite di veicoli a benzina ha raggiunto un impressionante -31,9%, mentre in Italia e Germania le flessioni sono state rispettivamente del 23,3% e 15,2%. Anche la Spagna ha subito un calo del 10,7%, contribuendo a rendere il mese piuttosto critico per i modelli tradizionali a combustione interna.
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La quota di mercato dei veicoli a benzina si è quindi ridotta notevolmente, scendendo al 29,8% rispetto al 34% del settembre 2023. Questa perdita di quota suggerisce un potenziale cambiamento nei gusti dei consumatori, che potrebbero orientarsi sempre più verso soluzioni alternative, come quelle ibride ed elettriche. Le performance dei veicoli diesel non sono andate meglio, con un calo delle immatricolazioni pari al 23,5%. La quota di mercato per i veicoli diesel è scesa al 10,4%, posizionandoli sotto le auto elettriche, un segnale chiaro di come la transizione verso soluzioni più sostenibili stia guadagnando terreno nell’opinione pubblica.
In controtendenza, le immatricolazioni di veicoli ibridi generali hanno visto un incremento del 12,5%, portando la loro quota di mercato al 32,8%. Questo rappresenta un notevole incremento rispetto al 27,4% dello stesso mese dell’anno precedente. L’aumento degli ibridi suggerisce che i consumatori potrebbero essere più aperti a tecnologie che combinano il motore a combustione interna con l’elettrico, godendo di vantaggi immediati sia in termini di consumi sia di emissioni. La vendita di auto ibride sta dunque dimostrando un appeal crescente e potrebbe essere vista come un passo intermedio verso una maggiore adozione di veicoli completamente elettrici.
Questi dati mostrano non solo un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, ma evidenziano anche come i produttori automobilistici debbano adattare le proprie strategie e offerte. Con il forte decremento nelle vendite di veicoli tradizionali, è imperativo che le case automobilistiche innovino e diversifichino le loro linee di prodotti per rimanere competitive in un mercato in rapida evoluzione.
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Risultati dei principali gruppi automobilistici
Nel contesto del mercato automobilistico europeo, i risultati di settembre 2024 evidenziano l’andamento disomogeneo dei principali gruppi automobilistici. Il Gruppo Volkswagen ha mostrato una leggera crescita con un incremento dello 0,3%. Tuttavia, le singole marche del gruppo hanno registrato performance contrastanti: mentre Skoda ha evidenziato una crescita notevole del 17,3%, marche come Volkswagen e Audi hanno subito un calo rispettivamente del 1,7% e del 9,6%. Porsche ha visto una crescita del 5,7%, mentre i risultati di Seat e Cupra sono stati sostanzialmente stabili, ma con una perdita significativa per quest’ultima, pari al 14,8%.
Al contrapposto, Stellantis ha registrato una contrazione severa, con un -27,1% nelle immatricolazioni. I dati sulle diverse marche evidenziano flessioni preoccupanti: Fiat ha subito una diminuzione drastica del 45,2%, mentre Citroen e Lancia/Chrysler hanno visto cali rispettivamente del 45,6% e del 71,6%. Anche altre marche come Opel e Jeep hanno mostrato andamenti negativi, con flessioni del 22% e del 15,9% rispettivamente. Questi risultati indicano una profonda crisi per Stellantis, che dovrà affrontare interventi strategici per invertire la rotta.
Il Gruppo Renault ha ottenuto risultati variabili, con una diminuzione complessiva dell’1,5%. Le vendite di Renault hanno visto un incremento del 3,1%, ma ciò non ha compensato le perdite di Dacia (-7,4%) e di Alpine (-19,3%). Questa situazione pone interrogativi sul posizionamento e la competitività del gruppo, soprattutto considerando il crescente interesse per i veicoli elettrici che potrebbe influenzare le scelte future dei consumatori.
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Queste performance contrastanti tra i vari gruppi automobilistici suggeriscono che il mercato sta vivendo un periodo di trasformazione significativa, dove la capacità di adattamento e innovazione sarà cruciale per la sopravvivenza e il successo. L’analisi delle vendite ci offre un quadro chiaro: aziende in difficoltà e altre in grado di navigare l’attuale crisi, evidenziando le sfide e le opportunità che caratterizzeranno il settore automobilistico nei prossimi mesi.
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