Medicina iperbarica. Incontro formativo alla HABILITA di Fara Novarese
Alla scoperta della camera iperbarica ai Cedri di Fara Novarese
di Paolo Brambilla
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HABILITA – L’incontro si terrà lunedì 25 febbraio a Fara Novarese (I Cedri – largo Don Guanella, 1). Organizzato dal Dr. Giovanniello e il Dr. Cadario per i medici di base del luogo e dei paesi limitrofi. Tel. 0321.818111
CENNI SULL’OSSIGENO TERAPIA IPERBARICA
Tutti sanno quanto sia indispensabile la terapia iperbarica nel caso di intossicazione da monossido di carbonio: decine di persone ogni mese rischiano di perdere la vita a causa di stufette mal regolate, bracieri liberi, fumi tossici. Solo il rapido intervento di un’ambulanza e l’immediato ricovero in una camera iperbarica può scongiurare il pericolo di morte per intossicazione.
Un altro fenomeno molto noto fra gli sportivi è quello dei sub che non effettuano una corretta decompressione risalendo in superficie. Anche in questo caso sono le camere iperbariche a salvare i malcapitati.
Ma non tutti sanno quante altre patologie possono essere curate tutti i giorni grazie alla medicina iperbarica.
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CHE COS’E’ LA MEDICINA IPERBARICA:
Consiste nella somministrazione incruenta di Ossigeno puro, che avviene all’interno di speciali ambienti, le Camere Iperbariche, portati ad una pressione superiore a quella atmosferica mediante pressurizzazione con aria compressa, mentre il paziente, all’interno, respira Ossigeno puro, in circuito chiuso, attraverso maschere, tubi endotracheali o caschi.
COME AGISCE:
Nella respirazione in aria, a pressione atmosferica, il 98,5% dell’Ossigeno viene trasportata dai Globuli rossi, nei quali è presente l’Emoglobina con cui si lega l’Ossigeno; pertanto è necessaria la presenza di vasi sanguigni (arterie e vene) integri, dove passano i Globuli rossi, per facilitare l’arrivo dell’Ossigeno ai tessuti. L’esposizione a pressioni elevate di Ossigeno comporta l’aumento della quota di Ossigeno trasportata, in soluzione, nel plasma e disponibile per la respirazione tissutale. A pressioni fra le 2 e le 3 ATA (ATA è l’unità di misura per la pressione dei gas. 1 ATA = 1 Atmosfera assoluta – I manometri delle camere iperbariche sono in metri di acqua di mare; 10 metri di acqua circa equivalgono ad una pressione di 1 ATA, pertanto 1,5 ATA corrispondono a 15 metri) la quantità di Ossigeno trasportato in questa forma ai tessuti può essere anche di 15 volte superiore al normale, fino a poter soddisfare interamente le necessità tissutali.
A COSA SERVE LA MEDICINA IPERBARICA:
Questo aumento dell’Ossigeno, disciolto, in forma fisica, nel plasma, comporta la possibilità di ripristinare l’ossigenazione in aree dove i vasi sanguigni sono carenti o rovinati e quindi aree ipossiche o ipoperfuse, comporta la ripresa di funzioni tissutali Ossigeno-dipendenti, la possibilità di contrastare effetti tossici che abbiano implicato una ipossia tissutale. Oltre a questi effetti l’Ossigeno Iperbarico esplica un’azione antibatterica diretta ed indiretta, ha un’azione di vasocostrizione con riduzione dell’edema post-traumatico o post-chirurgico; ha un effetto di stimolo sulla neoformazione vascolare.
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PER QUALI PATOLOGIE E’ USATA:
Stati morbosi in cui esiste e persiste uno squilibrio locale fra apporto, necessità e capacità di utilizzazione dell’Ossigeno. Insufficienze vascolari acute e croniche, Patologie dell’osso, Infezioni acute e croniche dell’osso e dei tessuti molli.
LA MEDICINA IPERBARICA: INCONTRO FORMATIVO PRESSO HABILITA
• CHI SIAMO: IL SERVIZIO DI MEDICINA IPERBARICA E SUBACQUEA DI HABILITA CASA DI CURA I CEDRI Dott . Andrea Giovanniello
• INDICAZIONI CLINICHE IN REGIME DI EMERGENZA: La virtuosa collaborazione con l’UNIVERSITA’ DEL PIEMONTE ORIENTALE (SCDU Anestesia e Rianimazione del Prof. Della Corte) Dott . Andrea Giovanniello
• INDICAZIONI CLINICHE IN REGIME AMBULATORIALE: La DGR 3733 del 27/07/2016 della Regione Piemonte ed il percorso di autorizzazione ed accesso all’Ossigeno Terapia Iperbarica Dott. ssa Valentina Venanzetti
• IL PAZIENTE IN CAMERA IPERBARICA: Norme di sicurezza e gestione infermieristica
Dott. Riccardo Rossi
• CENNI STORICI DELLA MEDICINA IPERBARICA E SUBACQUEA: Il punto di vista del Tecnico Iperbarico Sig. Ennio Corradini
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HABILITA. Negli anni 70 esisteva a Zingonia un polo di Medicina Subacquea e industriale (Drass Tecnologie Iperbariche – azienda gestrice e costruttrice di impianti iperbarici): grazie all’utilizzo del loro simulatore abissale, nel 1978, furono effettuati i primi trattamenti di OssigenoTerapia Iperbarica (OTI); in questo scenario nacque l’Istituto Iperbarico, diretto dal Prof. Claudio Longoni, che divenne centro di riferimento nazionale ed internazionale per la medicina iperbarica, inglobato poi nell’attuale Casa di Cura Habilita.
HABILITA. Sede: Via Bologna, 1 – 24040 Zingonia di Ciserano (BG)
L’incontro si terrà lunedì 25 febbraio a Fara Novarese (I Cedri – largo Don Guanella, 1) Telefono per l’evento: 0321.818111
ANCIP
Habilita fa parte di Ancip (Associazione Nazionale dei Centri Iperbarici Privati) che è nata nel lontano 1993 e raggruppa i maggiori 20 centri iperbarici privati, sparsi su tutto il territorio nazionale.
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Le finalità dell’associazione sono:
- favorire l’aggiornamento culturale e scientifico degli associati, assicurando una costante collaborazione con le società scientifiche;
- creare un codice di autodisciplina per il rispetto rigoroso delle normative riguardanti la gestione dei pazienti secondo i migliori standard di sicurezza;
- promuovere iniziative culturali, sindacali e di opinione per il riconoscimento della validità dei Centri Iperbarici Privati presso organismi Ministeriali, Regionali e locali e presso enti assicurativi;
- favorire con la Sanità Pubblica una reale integrazione individuando il ruolo della medicina iperbarica nell’ambito del SSN.
Ancip, già nel 2001, ha adottato le “Linee Guida Ancip per la gestione delle camere iperbariche” e le ha rese note agli Enti Pubblici preposti; dette Linee Guida sono obbligatorie per tutti i Centri Iperbarici associati.
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