Marcia indietro di Xbox One su Drm e mercato dei giochi usati
Sicuramente qualcuno alla Microsoft avrà ricevuto una bella tirata d’orecchie se, a seguito delle numerose proteste in merito al nuovo sistema di “DRM policies” che hanno accompagnato la presentazione di Xbox One all’E3 di Los Angeles, la storica rivale di Sony ha deciso di fare marcia indietro e di venire incontro al volere del pubblico.
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Se altre aziende, come quella della mela morsicata, ci avevano abituato a subire le decisioni delle alte sfere dirigenziali facendo orecchie da mercante nei confronti delle richieste dell’utilizzatore finale, un comunicato ufficiale da parte di Don Mattrick, presidente della divisione dedicata al divertimento interattivo, ci sorprende quando afferma che il suo team ha analizzato il feedback intorno al nuovo gioiello di casa Microsoft e confermando i vari rumors che circolavano in rete già da una settimana: Non sarà più necessaria una connessione h24 per giocare in modalità offline e, soprattutto, sarà possibile scambiare, prestare, regalare e noleggiare i giochi su supporto fisico esattamente come avviene oggi con l’ Xbox 360.
Questa scelta sicuramente farà piacere a molti sostenitori dell’Xbox che, a fronte delle varie limitazioni alle quali avrebbero dovuto sottostare se non ci fosse stata questa retromarcia, erano arrivati addirittura a minacciare di passare al “nemico” o di rimanere con l’attuale versione della console pur di rivendicare la propria libertà nell’utilizzo di giochi legalmente acquistati.
A spaventare l’azienda di Redmond ha probabilmente contribuito il risultato del sondaggio fra Xbox One e Playstation 4 indetto da Amazon, terminato in anticipo con una schiacciante vittoria della Playstation 4 (si parla di circa il 95% delle preferenze). Anche il numero dei pre-ordini deve aver fatto suonare qualche campanello d’allarme che ha portato la Microsoft a rivolgersi al grande pubblico con un’atto di “redenzione” nel quale afferma di essere cambiata e chiede una rinnovata fiducia.
Adesso starà ai consumatori, salvo nuove rettifiche (si vocifera di una possibile versione dell’Xbox One senza il modulo Kinect e, quindi, meno costosa), decidere se queste soluzioni siano abbastanza per riconfermare la loro fiducia, nel caso di possessori di Xbox 360, o attirare una nuova fetta di pubblico.
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