Manuel Bortuzzo affronta stalking: le preoccupanti minacce di Lulù Selassié
Manuel Bortuzzo vittima di stalking: le accuse nei confronti dell’ex Lulù Selassié
Nella travagliata relazione tra Manuel Bortuzzo e Lucrezia “Lulù” Hailé Selassié, la situazione è degenerata in accuse di stalking, portando al rinvio a giudizio dell’influencer. Secondo le indagini avviate dalla procura di Roma, Selassié è stata accusata di aver perseguitato il suo ex compagno, il noto nuotatore paralimpico. Risultano gravi le minacce che la giovane avrebbe rivolto a Bortuzzo, minacce di morte che trasmettevano un senso di allerta e paura. “Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo,” è una delle frasi’emerse dalla denuncia e riportata da fonti stampa.
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Il rapporto fra i due, che era iniziato all’interno della Casa del Grande Fratello Vip, ha subito un’evoluzione negativa dopo la loro separazione. Invece di chiudere il capitolo, Lulù Selassié non è riuscita a accettare la fine della loro storia, alimentando un comportamento ossessivo che ha portato alla raccolta di prove di stalking a suo carico. Questa situazione ha costretto Bortuzzo a vivere in uno stato di ansia costante, talvolta costringendolo a modificare persino le sue abitudini quotidiane per tutelare la propria sicurezza.
La storia tra Manuel Bortuzzo e Lulù Selassié
Il legame tra Manuel Bortuzzo e Lucrezia “Lulù” Hailé Selassié si è sviluppato nell’ambito della dinamica e competitiva esperienza del Grande Fratello Vip, dove entrambi hanno attirato l’attenzione degli spettatori. La loro storia, inizialmente caratterizzata da passione e affetto, ha fatto scalpore per le sue incessanti complicazioni. Mentre Selassié si è rivelata una personalità carismatica e affascinante, Bortuzzo, atleta rispettato e ammirato, ha incarnato l’immagine di un uomo forte e determinato. Tuttavia, dietro le telecamere, il loro amore ha iniziato a prendere una piega inaspettata, culminando in un’intensa corsa emotiva.
La relazione ha subito una brusca interruzione al termine del reality show, portando alla luce un tumulto di emozioni e conflitti. Invece di riuscire a ritrovare la serenità individualmente, Lulù ha manifestato un’incapacità ad accettare la fine della loro unione, scatenando un intenso susseguirsi di eventi che hanno portato all’accusa di stalking. Questa evoluzione della loro storia d’amore, inizialmente promessa a futuri prosperi, si è trasformata in qualcosa di oscuro e critico, infliggendo notevoli danni psicologici a Bortuzzo, il quale ha dovuto affrontare non solo la fine del rapporto ma anche le conseguenze delle azioni di Selassié.
Evoluzione della relazione dopo il Grande Fratello
Il percorso amoroso tra Manuel Bortuzzo e Lucrezia “Lulù” Hailé Selassié ha subito una drammatica evoluzione in seguito alla loro esperienza all’interno del Grande Fratello Vip. Inizialmente, la loro relazione era segnata da momenti di intensa affezione, che hanno catturato l’attenzione del pubblico. Tuttavia, la transizione dalla vita sotto i riflettori a quella reale si è rivelata problematica. La separazione, avvenuta raramente senza polemiche, ha innescato una serie di eventi imprevedibili che hanno messo a nudo comportamenti problematici da parte di Selassié.
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La giovane non ha mostrato segni di voler interrompere definitivamente il legame, continuando a manifestare attaccamenti emotivi forti e, in alcuni casi, un’ossessione che si traduceva in atti di stalking. Questa situazione ha spinto Bortuzzo a ritirarsi nel proprio guscio, modificando le sue abitudini quotidiane per sfuggire ai continui reincontri e alle interazioni indesiderate con Selassié. Per lui, la vita privata è stata compromessa, creando un clima di ansia e paura. La cronaca racconta di come tali eventi abbiano portato Bortuzzo a sentirsi costretto a cercare rifugi temporanei e a evitare luoghi che un tempo considerava sicuri.
Nel tentativo di ricostruire la propria vita, Bortuzzo ha desiderato allontanarsi da una relazione che, anziché prosperare, era diventata tormentosa e complessa. Malgrado questi sforzi, l’incapacità di Selassié di accettare la fine della loro storia ha continuato a perseguitarlo, generando un circolo vizioso dal quale sembrava impossibile liberarsi. Questa dinamica non solo ha messo alla prova le loro attitudini personali, ma ha anche sollevato interrogativi sul supporto emotivo e sulle reti di protezione che avrebbero dovuto assisterli in un momento così difficile.
Le minacce e le persecuzioni denunciati
Nell’ambito delle accuse di stalking avanzate nei confronti di Lucrezia “Lulù” Hailé Selassié, gli episodi documentati dai funzionari della procura di Roma evidenziano un percorso inquietante che ha tormentato Manuel Bortuzzo. Stando agli atti, le intimidazioni ricevute dal campione di nuoto paralimpico comprendono minacce esplicite che hanno contribuito a creare un clima di costante paura. Tra i più gravi, si cita un messaggio in cui Selassié avrebbe dichiarato: “Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo”, dimostrando un atteggiamento aggressivo e possessivo.
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Il racconto di Bortuzzo rivela come tali minacce siano state accompagnate da comportamenti di stalking mirati, inclusi pedinamenti e intrusione nella sua vita privata. In particolare, uno degli episodi più allarmanti è avvenuto durante i campionati mondiali di nuoto a Manchester, dove Selassié lo avrebbe seguito, per poi prenotare una camera allo stesso albergo, dimostrando un’ossessione crescente. I messaggi inviatigli continuavano a protrarsi, rendendo evidente la sua fervida insistenza: “Amore mio, sono qui per te” è solo uno dei tanti esempi di un comportamento invasivo che ha spinto Bortuzzo a una situazione insostenibile.
La situazione è degenerata ulteriormente in Portogallo, dove Selassié lo ha aggredito fisicamente, infliggendo schiaffi al volto. Questo tipo di escalation ha evidenziato come le sue azioni, lungi dall’essere meri sfoghi di un sentimento inespresso, si siano trasformate in atti coercitivi e preoccupanti. Le conseguenze psicologiche di tali eventi sulla vita di Bortuzzo si sono rivelate drammatiche, costringendolo a modificare drasticamente le sue abitudini quotidiane e a vivere in uno stato di ansia costante, fino a rendere necessaria la denuncia per tutelare la sua incolumità.
La denuncia e le conseguenze legali
La situazione di Manuel Bortuzzo ha raggiunto un punto critico nel 2024, quando ha finalmente deciso di prendere provvedimenti legali contro Lucrezia “Lulù” Hailé Selassié. Dopo un periodo di tormento e ansia, Bortuzzo, esasperato dalle continue persecuzioni, ha presentato una denuncia formale che ha portato all’intervento della procura di Roma. L’atto legale ha innescato un’indagine approfondita, culminata nella richiesta di giudizio immediato nei confronti dell’ex influencer, accusata di stalking. Selassié ha quindi optato per il rito abbreviato, una scelta che ha suscitato attenzione mediatica e dibattito pubblico.
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A luglio dello stesso anno, il tribunale ha concesso un divieto di avvicinamento a Selassié, in risposta alle prove fornite da Bortuzzo, evidenziando l’urgente necessità di proteggere l’atleta da ulteriori aggressioni e minacce. Le conseguenze legali della denuncia hanno non solo portato a restrizioni personali nei confronti dell’ex compagna, ma hanno anche sottolineato la gravità dei comportamenti accusati, aprendo il dibattito su stalking e violenze psicologiche, spesso minimizzati nella società contemporanea.
Il caso ha sollevato interrogativi su come le vittime di situazioni simili possano essere supportate nella ricerca di giustizia e sicurezza. Il processo si avvicina, con la sentenza fissata per il 13 marzo 2025, rendendo evidente l’impatto duraturo della vicenda sulla vita di Bortuzzo, il quale dovrà affrontare non solo il processo legale, ma anche le ripercussioni personali e psicologiche di un’esperienza così traumatica.
Le dichiarazioni di Manuel Bortuzzo e lo stato attuale della vicenda
Recentemente, Manuel Bortuzzo ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla sua esperienza di stalking da parte di Lucrezia “Lulù” Hailé Selassié. Attraverso interviste e comunicati, il nuotatore paralimpico ha condiviso il suo stato d’animo e l’impatto traumatizzante che questa situazione ha avuto sulla sua vita quotidiana. Ha descritto un periodo caratterizzato da intensa preoccupazione e angoscia, evidenziando come le minacce e le persecuzioni ricevute lo abbiano costretto a modificare le sue abitudini e a rinunciare alla propria libertà personale.
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Bortuzzo ha sottolineato l’enorme peso psicologico che questa serie di eventi ha comportato, menzionando esplicitamente la difficoltà di perseguire relazioni future o anche semplicemente di muoversi liberamente senza il timore di un incontro imprevisto con la sua ex. La sua testimonianza mette in luce la vulnerabilità delle vittime di stalking, che spesso si trovano a combattere non solo contro il perpetratore, ma anche contro il proprio stato di ansia e paura.
Attualmente, Bortuzzo si focalizza sulla ricostruzione della propria vita e del proprio benessere. Il processo legale nei confronti di Selassié si avvicina, con l’udienza fissata per il 13 marzo 2025, e il giovane atleta ha espresso la volontà di affrontare questa situazione con determinazione, evidenziando l’importanza di portare alla luce tali dinamiche per proteggere altre potenziali vittime. Le dichiarazioni di Bortuzzo non solo testimoniano il suo coraggio, ma sollecitano anche una riflessione collettiva sulla gravità del fenomeno dello stalking e sull’urgenza di creare spazi di protezione per le vittime.
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