Difficile capire che cosa siano le criptovalute per Forbes: è comparso ora un commento a firma Kyle Torpey con il quale si cerca di contrastare le critiche generiche mosse alle criptovalute negli ultimi giorni. Nota: Questo pezzo è una risposta parziale all’articolo “Sette fan del bitcoin” di Jason Bloomberg pubblicato su Forbes il mese scorso.
Il sorprendente aumento dei prezzi dei bitcoin nel 2017 ha portato tutti, esperti e non esperti, a commentare gli argomenti della tecnologia blockchain e delle criptovalute negli ultimi mesi: il che significa che c’erano molti scettici favorevoli ad appoggiare la posizione di chi diceva che il concetto stesso di bitcoin è un imbroglio, sottolineando il fatto che sostanzialmente non ha alcunché di valido nel mondo reale, ovvero ha un sottostante di nessun valore.
I COSIDDETTI ESPERTI
I cosiddetti “esperti” sono responsabili di molte informazioni errate su questa nuova tecnologia. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che molte delle persone intervistate dai vari media specializzati erano sì economisti affidabili, ma in altri campi della finanza. Non erano qualificati per esprimere giudizi in aree molto innovative come quella dei bitcoin. Ecco tre delle bugie che questi critici fanno circolare, ma senza prove.
BITCOIN E’ UNO SCHEMA PONZI?
Probabilmente è l’argomento più vecchio e più spesso usato da coloro che hanno una visione negativa dell’invenzione di Satoshi Nakamoto. Gli scettici sottolineano che coloro che desiderano trarre profitto dai loro primi investimenti, ancorché molto piccoli, speculando sul prezzo del bitcoin, si affidano a una catena di persone per entrare nel sistema, una sorta di schema piramidale.
E aggiungono anche l’aspetto non-fisico della valuta. Come Eric Posner, professore di Diritto alla University of Chicago Law School, ha scritto nel 2013 su Slate, una rivista statunitense di lingua inglese di stampo liberale, pubblicata sul web: “Perché un bitcoin abbia valore, va riconosciuto come valuta, se no non ha alcun valore e il suo prezzo in dollari scenderà a zero. Uno schema Ponzi tradizionale crolla quando le persone si rendono conto che gli investitori precedenti vengono rimborsati dagli investimenti di investitori successivi piuttosto che dai rendimenti di un bene sottostante. Bitcoin collasserà quando le persone si renderanno conto che non può sopravvivere come valuta a causa delle sue caratteristiche deflazionistiche intrinseche, o a causa dell’emergere di alternative tipo bytecoin, o di entrambi. Un vero schema Ponzi si basa su di un imbroglio; il bitcoin, al contrario, sembra più un delirio collettivo. “
RISERVA DI VALORE
Uno dei punti sul quale Posner ha sbagliato nella sua valutazione, secondo Kyle Torpey, è che in realtà bitcoin offre una riserva di valore digitale. Questa proprietà si è ulteriormente consolidata nel 2017, poiché la rete Bitcoin si è dimostrata resistente all’attacco di SegWit2x e il prezzo del bitcoin ha continuato a salire nonostante le commissioni elevate. Inoltre, se si considera il bitcoin uno schema Ponzi, la stessa logica dovrebbe essere applicata a tutte le altre forme di denaro. L’oro è uno schema Ponzi allora, se consideriamo gli usi non industriali del metallo prezioso? Le valute cosiddette “fiat”, ovvero a corso legale, universalmente utilizzate nel mondo, sono schemi Ponzi dal momento che sono state create con una teorica fungibilità con l’oro?
DELUSIONE COLLETTIVA?
Posner si riferiva al bitcoin come a una “delusione collettiva” nel suo articolo, ma come Derek Thompson, che scrive di economia e industria culturale sull’Atlantic, fece notare lo scorso anno, questa è stata una caratteristica di ogni forma di denaro nel corso della storia. Il Fondo Monetario Internazionale ha definito il bitcoin uno “schema Ponzi naturale”, ma allora questa definizione potrebbe essere applicata a tutte le forme di moneta del mercato libero. “Il denaro è una bolla che non scoppia mai”, ha detto Naval Ravikant, CEO e cofondatore di AngelList, in una conferenza sulla moneta digitale alla fine dell’anno scorso.
LE PROPRIETA’ INTRINSECHE
In breve, c’è un motivo per cui molte persone hanno deciso di accumulare valore in bitcoin: sono proprio le proprietà intrinseche del sistema, cioè una politica monetaria che non ha bisogno di garanti e l’indipendenza nei confronti dei governi, anche se ovviamente bitcoin potrebbe benissimo costituire una bolla nel prezzo a breve termine.
NON E’ SICURO?
C’è una seconda critica, molto condivisa: Bitcoin non è sicuro. E’ vero che ci sono stati numerosi casi di hackeraggio, ma questo non significa di per sé che il sistema non sia sicuro. Queste manomissioni si sono verificate a monte della blockchain su cui si basa Bitcoin. Gli hacker spesso rubano grandi quantità di dati delle carte di credito gestite dai server. Con Bitcoin la sicurezza viene trasferita all’utente finale. Ogni utente controlla i propri dati finanziari sotto forma di chiavi private, quindi non c’è un server centrale che gli hacker possano scegliere come target. Certamente, quando qualcuno consegna il suo bitcoin a un’entità centralizzata per operare uno scambio, deve fidarsi di quell’entità. Questo trasforma le piattaforme negli obiettivi più importanti per gli hacker nell’ecosistema Bitcoin. Va notato che però il Bitcoin diventa più sicuro di giorno in giorno grazie agli sviluppi tecnici che si sono verificati negli ultimi anni.
“blockchain as a service”
Implementando la rete Lightning o un sidechain federato (come Liquid di Blockstream), il livello di rischio associato al trading su uno scambio bitcoin può essere drasticamente ridotto.
Le alleanze sono un’altra innovazione che potrebbe ridurre il potenziale di intrusioni, anche quando gli utenti si assumono la responsabilità dei propri fondi. Questa soluzione consentirebbe effettivamente a un utente di Bitcoin di cancellare una transazione fatta abusivamente da intrusi che cerchino di rubare dei fondi. Ovviamente, portafogli hardware e memorie sicure hanno anche avuto un ruolo nel rendere molto più facile proteggere il proprio bitcoin.
IL BITCOIN E’ DENARO?
Terza critica: Bitcoin non può essere usato come denaro. L’idea che i bitcoins non possano essere usati come moneta è una delle assurdità più strane degli scettici. È come se qualcuno facesse notare che i sandali non sono scarpe. Che si chiamino scarpe o no, non importa. Ciò che conta è che le persone camminino con loro ai piedi. Le critiche principali solitamente fatte in termini di utilizzo dei bitcoin (o di impossibilità di utilizzo) come denaro si basano sul fatto che il prezzo è troppo volatile. Ma coloro che stanno già usando bitcoin come riserva di valore non si preoccupano certo della volatilità dei prezzi a breve termine.
Inoltre il prezzo dei bitcoin è generalmente diventato più stabile nel tempo. “Comunque la considerazione più valida è che ci sono categorie di persone nel mondo che non hanno altra scelta che usare Bitcoin a causa delle sue proprietà di indipendenza dai governi”, prosegue Kyle Torpey. “Che si tratti di un adolescente che cerca di comprare un po’ di “erba” negli Stati Uniti o di un adolescente in Venezuela che vuole solo acquistare un nuovo videogioco su internet, Bitcoin è in grado di fornire servizi di pagamento digitale a chi non è in grado di accedere al sistema finanziario globale”.
TRANSAZIONI ANTIECONOMICHE?
Sì, attualmente è diventato antieconomico effettuare transazioni Bitcoin di basso valore. “Ma affermare che Bitcoin è inutile per questo tipo di pagamenti in questo momento è come dire che Internet era inutile per lo streaming di video nel 1993″, ribadisce Kyle Torpey. “La tecnologia ha solo bisogno di tempo per maturare. Con la rete Lightning (o qualcosa di simile), i pagamenti in bitcoin possono essere istantanei e quasi gratuiti pur mantenendo le proprietà fidate della blockchain sottostante. Potrebbe non avere senso per tutti nel mondo utilizzare bitcoin come denaro in questo momento, ma per alcune persone è la migliore opzione disponibile per loro”.