L’Associazione AIME lancia “Contropiede”. Un forte SI alla legalità
Domenica 9 ottobre, dalle 15 alle 17 a Varese, in piazza San Vittore, l’Aime Associazione Imprenditori Europei lancia un appello alla legalità, grazie anche alla collaborazione dell’Associazione ULTIMI di Don ANIELLO MANGANIELLO ex parroco di Scampia.
Un impegno corale che ha coinvolto le maggiori istituzioni Locali: Ufficio Scolastico per la Lombardia, Comune, Provincia e Camera di Commercio di Varese, con la collaborazione dell’Anbima.
CONTROPIEDE è un progetto di educazione alla legalità. Un progetto di lotta alle mafie, ma anche a tutte le illegalità, i soprusi, il bullismo. L’illegalità non solo provoca morte e disuguaglianza, ma anche concorrenza sleale.
“Illegalità – dichiara Paolo Fantinato Presidente del Comitato Tecnico Scientifico – per noi significa anche non rispettare le regole, le leggi: è imboccare scorciatoie per ridurre i costi delle propria attività ad esempio utilizzando il lavoro nero.
Le leggi, anche se ingiuste, devono essere rispettate, assieme: grazie anche alla mobilitazione delle associazioni, degli imprenditori e dei cittadini possiamo chiedere e pretendere di cambiarle, ma vanno rispettate”.
Partire dalle scuole è la base per costruire una nuova cultura di cittadinanza e di legalità. Con questo evento si vuole attirare l’attenzione sul fatto che non viviamo in località esenti dalla presenza delle mafie.
Per centrare l’obiettivo è necessario che questi aspetti siano affrontati in modo concreto in tutti i cicli formativi dei nostri giovani.
Viene proposta da Aime “una rilettura dei valori di cittadinanza, di democrazia, di legalità anche in considerazione dei cambiamenti sociali, culturali, economici, delle complessità che caratterizzano le società attuali e dei processi di innovazione e trasformazione che hanno investito i sistemi educativi di tutti i Paesi”.
La professoressa Rosa Dimaggio, Assessore ai servizi educativi, sottolinea che non si tratta di inserire nuove discipline nei curricola scolastici, quanto piuttosto di promuovere una coscienza civica come dimensione formativa trasversale ai diversi saperi, valorizzando l’apprendimento formale e integrandolo con l’esperienza che l’alunno riesce a vivere in altri ambienti e contesti formativi.