La nuova professione di “arranger”. Intervista a Mariapaola Negri.
La figura dell’”arranger”, già ben consolidata nel mondo finanziario, sta espandendosi in altri settori collegati al mondo dell’economia.
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Laureata in Giurisprudenza, Mariapaola Negri fin da subito ha capito che la sua vocazione non era quella di diventare avvocato. Sì, entrare nel mondo degli studi legali era il suo sentiment, ma in realtà per fornire ai professionisti un servizio innovativo e ancora poco noto in Italia, quello di “arranger”, cui è arrivata nel tempo con determinazione e grande impegno.
MARIAPAOLA NEGRI
All’inizio la sua carriera è stata molto formativa, partendo dalla “gavetta”, ovvero da quando, studentessa universitaria, si occupava della vendita dei surgelati Bofrost. Per dirla con le sue stesse parole, questo è stato per lei “un grande insegnamento di vita dal punto di vista di filtro commerciale delle telefonate”.
Chiediamo a Mariapaola Negri quali sono state le sue principali esperienze lavorative
“Dopo l’università ho seguito uno stage per un importante network di agenzie di viaggio e tour operator nel settore dei viaggi studio e della formazione professionale all’estero, partecipando così fattivamente a progetti europei di mobilità per studenti e adulti, oltre a fornire consulenza per viaggi incentive, aziendali e leisure. Negli ultimi 10 anni, l’attività alla quale mi sono dedicata maggiormente è stata l’outplacement, ovvero l’unico servizio di consulenza professionale che supporta la persona in tutte le fasi della ricerca attiva del lavoro, fino al nuovo inserimento nel mondo del lavoro”.
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LE RELAZIONI DI ALTO PROFILO
Una gavetta funzionale che ha portato da quel momento Mariapaola Negri a concentrare il suo lavoro sull’area commerciale e delle pubbliche relazioni d’azienda. Fioriscono così le sue relazioni sia dal punto di vista di amministrazioni pubbliche con enti di riqualificazione come AISO (Associazione Italiana Società di Outplacement) e network di settore come Federmanager (un’associazione di categoria che rappresenta manager con alte professionalità nei settori beni e servizi) e tutte le associazioni di categoria di direzione del personale. Nomi come Manageritalia, AIDP, ecc.
Il suo compito, in collaborazione con le istituzioni sindacali, è stato quello di prendere in mano gli esuberi durante le riunioni operative sindacali per accompagnarli nel mondo del lavoro. “Proprio dedicandomi all’outplacement ho avuto l’opportunità di avere svariate interazioni con persone che mi conoscevano direttamente, ovvero, con la vera e propria ossatura della consulenza” ci confida Mariapaola Negri.
LA FIGURA DELL’ARRANGER
In generale il termine “arranger” nel modo finanziario indica il coordinatore degli aspetti organizzativi di un’operazione di finanziamento complessa (ad es. acquisition finance o corporate finance) così come, in alcuni casi, chi può influenzare decisioni di investimento in mercati, aree geografiche, settori, ecc. Si tratta insomma del soggetto “organizzatore” di specifiche operazioni: in prevalenza finanziarie, ma non solo.
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LE OPPORTUNITA’
Ad oggi Mariapaola Negri è una “arranger” per svariati studi legali a seconda del core business dello studio. Per chiarire meglio il termine, le chiediamo in che cosa consista questa specifica sfaccettatura della sua professione.
“Un arranger, come lo intendo io, è la figura di consulenza di uno studio, in questo caso legale o di affari, che ha il compito di intercettare delle opportunità portandole all’interno della azienda a seconda del proprio core business. Il mio compito specifico attualmente è quello di occuparmi degli UTP (Unlikely-to-pay) e degli NPL (Not-performing-loans) inserendo i migliori studi legali nell’orbita delle banche, promuovendo così il loro ruolo di fornitori di servizi, che possono andare dalla vendita all’acquisizione di portafogli, alla due diligence oppure altri servizi legati al credito”.
UNA LOBBY INNOVATIVA
Instaurando questo tipo di processo, Mariapaola Negri è entrata recentemente in attività con una lobby nascente, a livello europeo, il cui primo tavolo sarà tutto concentrato sugli Unlikely-to-pay, in grado di coinvolgere alcune realtà di alto spessore. Questo sarà il primo esempio di lobby italiana in linea con l’ideologia anglosassone delle lobbies comunitarie, ed avrà lo scopo di ottenere risultati concreti a Bruxelles su specifici temi, conformemente alla normativa europea su UTP e altri aspetti collegati.
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UNA BUSINESS LINE
In questo momento uno degli obiettivi primari che sta perseguendo Mariapaola Negri è quello di mettere insieme molte associazioni al fine di costruire una sorta di business line interna, a seconda delle varie categorie, e mettere così in contatto dei front composti da una o più aziende (chiamiamoli “ambassadors”) per affrontare insieme problemi, proporre soluzioni, valorizzare le positività e giungere a richieste coordinate nei confronti di Bruxelles.
GLI SVILUPPI FUTURI
Ma c’è di più: Mariapaola Negri, insieme all’Università di Padova, sta creando la possibilità di organizzare un corso per lobbisti, calibrato sulle esigenze delle varie facoltà. E si parla anche di un nuovo network di professionisti da lanciare a livello europeo. Ne tratteremo presto in una prossima intervista.
photo credits: Greta Valentina Galimberti
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