IO, DON CHISCIOTTE. MONTEVERDE GENIALE COREOGRAFO
Miguel De Cervantes
Le Driadi, leggiadre ed eteree protagoniste del secondo atto del balletto classico, quando Don Chisciotte sogna, sono qui un gruppo di prostitute, tra cui c’è pure Dulcinea, Roberta De Simone, bella ma con un lato perfido e gelido. Dal punto di vista coreografico non c’è un attimo di tregua, è molto impegnativo tra entrate, uscite, passi a due, prese e lanci, equilibri e sospensioni. Il tocco di Monteverde, che firma anche regia e scene, è inconfondibile e, come sempre, ci stupisce per la sua originalità, specialmente in un lavoro come questo, classicissimo, visto e rivisto in mille versioni. La compagnia diretta da Francesca Magnini conta in tutto dodici danzatori: bravissimi, tecnicamente impeccabili, forse l’interpretazione, esclusi i protagonisti, lascia un po’ a desiderare; ma l’insieme riempie veramente d’orgoglio per i talenti nostrani, che, non supportati dalla struttura di un teatro lirico, dà la paga a molti. Assolutamente da vedere.
– di Chiara Pedretti –