IAA EDUCATION WORKSHOP: il 12 aprile in Università Cattolica del Sacro Cuore!
Il Capitolo italiano dell’International Advertising Association (IAA) ha il piacere di presentare l’Education Workshop: «Modelli formativi ed esigenze del mercato nel settore della comunicazione aziendale».
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
L’evento si terrà martedì 12 aprile 2016 alle ore 9.30 presso la Cripta dell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
La mattinata vedrà alternarsi importanti esponenti del mondo dell’istruzione e della comunicazione, che cercheranno di indagare come la prima realtà si inserisca nella seconda, sviluppando competenze individuali adatte a rispondere alle esigenze lavorative di oggi.
Interverranno in ordine: Paolo Lutteri, (Membro Onorario, EGTA – European Group of Television Advertising), Edoardo Teodoro Brioschi (Presidente del Comitato Scientifico, LABCOM, Università Cattolica del Sacro Cuore), Rossella Chiara Gambetti (Executive Director del Master in Corporate Communication, Università Cattolica del Sacro Cuore), Andrea Bertinotti (Partner, Be Project), Roberto Mirandola (Direttore Didattica del Master Publitalia), Patrizia Gilberti (Responsabile Corsi di Formazione UPA), Donald Nekman (DNCC – Rovsing Business Academy, Denmark), Piero Villa (Partner, Be Project), Giorgio Brenna (CEO Continental Western Europe Leo Burnett, IAA Italy Chapter President).
Il Capitolo italiano della IAA si propone, quindi, come tavolo di confronto tra una formazione universitaria spesso teorica e una richiesta del mercato più pratica e specifica.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Se la qualità dei professionisti che formiamo è il requisito principale per poter svolgere un’attività efficace e positiva per tutto il sistema economico, allora l’argomento è certamente di grande interesse per il mondo delle imprese, delle agenzie di comunicazione e delle realtà accademiche.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.