Guardia di Finanza chiude DDLStorage. In Italia 20 indagati per pirateria
L’oscuramento di DDLStorage rappresenta un altro duro colpo inferto alla pirateria dalla Guardia di Finanza con l’operazione denominata Italian Black Out.
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Un anno fa veniva inibito l’accesso al portale DDLHits che aveva lo scopo di raccogliere e catalogare contenuti come film, serie tv, ebooks, videogiochi, software e musica che venivano caricati sul web.
Stessa sorte è toccata al servizio di hosting online che aveva raggiunto quasi 12 milioni di file protetti da copyright e un totale di circa 463 milioni di download.
Un business da 1,3 milioni di euro grazie al meccanismo degli abbonamenti premium che garantivano agli utenti velocità maggiori rispetto agli utenti free.
Inoltre il portale era dotato di un sistema di remunerazione per gli utenti che caricavano i file sui server. L’uploader guadagnava in base al numero di download che venivano effettuati sui suoi file. Questo incrementava l’upload di materiale illegale.
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DDLStorage era costituito da 120 server originariamente dislocati in Francia e poi trasferiti in Olanda insieme alla cessione del servizio ad una società lussemburghese anche se il controllo restava a tutti gli effetti in Italia.
Sono 20 gli indagati in tutta Italia con l’accusa di upload di file protetti da diritto d’autore. Il sito è stato oscurato tramite blocco IP e DNS.
L’operazione, sottolinea la Guardia di Finanza, “ha inferto per la prima volta a livello internazionale un duro colpo al primo anello della catena della pirateria creando un autentico black out che ha riguardato l’intero sistema caratterizzato dall’immissione in rete (uploaders), dalla promozione (www.ddlhits.com) e dalla distribuzione (www.ddlstorage.com) di opere tutelate”.
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