Google Translate, traduzioni in italiano senza strafalcioni grazie all’intelligenza artificiale
Google Translate diventa sempre più affidabile grazie all’intelligenza artificiale. Addio strafalcioni ora le traduzioni saranno molto più accurate, come se a farle fosse un vero madrelingua.
Ma che cosa è cambiato? I nuovi sistemi neurali di Google Translate applicano l’intelligenza artificiale all’analisi di intere sequenze di frasi non più a piccole parti. Ecco perché prima era difficile che un intero periodo potesse avere un senso compiuto perché la traduzione veniva fatta per singola parola e non per concetti generali.
Le traduzioni in italiano diventano quindi più affidabili con Google Translate. Ma non solo grazie all’intelligenza artificiale ma anche al fatto che nel team sono stati inseriti ingegneri italiani che controllano i processi per garantire una migliore traduzione. Questo sistema veniva già applicato per altre lingue, ora tra queste c’è anche l’italiano. E verrà esteso piano a piano a tutte le lingue.
L’intelligenza artificiale e il ‘machine learning’ non troveranno solo applicazione nelle traduzioni ma si espanderanno in breve tempo ad altri settori.
Ma non è l’unica novità in arrivo. Big G sta per insidiare LinkedIn con Hire, una piattaforma di “tracciamento” rivolta soprattutto a chi offre lavoro. Tutto nasce nel 2015 quando Big G acquisisce la startup specializzata Bebop, che starebbe sviluppando il servizio.
Ma come funziona? La piattaforma, secondo quanto rivela il sito specializzato Axios, metterebbe a disposizione delle società un unico centro per la pubblicazione di tutti gli annunci e la gestione delle richieste, sfruttando la stessa tecnologia alla base di Google Cloud Jobs. Secondo le indiscrezioni il sistema sarebbe già in una fase di test, in collaborazione con alcune aziende, tra cui Medisas, Poynt e CoreOS.
Il mondo del lavoro soprattutto quelle delle offerte e delle domanda fa gola a molti. Google infatti non è l’unico a testare questo nuovo servizio. Anche Facebook si è lanciato in questo campo sfidando LinkedIn e offrendo alle aziende la possibilità inserire nelle loro pagine offerte di lavoro.
Con questa nuova funzione gli utenti potranno rispondere direttamente dal social network. Sarà possibile fare riferimento alle informazioni già inserite nel proprio profilo e, se si ritiene opportuno, modificarle.