Gli Italiani in vacanza usano sempre più i servizi di food-delivery
La nuova ricerca commissionata all’Istituto Smithers Pira dal Gruppo Asia Pulp & Paper (APP), rileva che il mercato europeo del packaging out-of-home (OOH) crescerà del 6% per raggiungere un valore totale di 6 miliardi di euro entro il 2020 grazie all’incremento dei mercati fast food e fast-casual. Se guadiamo all’Italia, il ritmo medio di crescita è pari all’1,2% annuo.
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“D’inverno, c’è poco tempo. D’estate, specie in vacanza, c’è poca voglia. In sintesi: gli italiani non hanno una gran voglia di cucinare. Morale, +63% di cibo pret à porter dai ristoranti. Boom di crescita, in particolare, tra Rapallo, Chiavari, Lavagna e Recco. Con consegne, tra sushi e dolci, anche a Portofino” sostiene Il Secolo XIX di Genova. Insomma, come registra Just Eat: «Il food delivery conquista gli italiani in vacanza» ma crea anche conseguenze su mercati collaterali. Ad esempio si potrebbe individuare in questo fenomeno la spinta alla crescita del mercato del packaging.
Secondo Laura Barreiro, Sustainability and Stakeholder Engagement Europe del Gruppo Asia Pulp & Paper “Se guardiamo ai dati di Just Eat, servizio di e-food delivery arrivato in Italia nel 2011, gli italiani sembrano apprezzare sempre più il gustare cibo gourmet di alta qualità non cucinato in casa e senza necessariamente recarsi al ristorante. Just Eat rivela che in Italia ci sono 5.500 ristoranti affiliati all’azienda, oltre 105 dipendenti e 5.500 ristoranti partner ed è presente in 550 Comuni, con un numero di clienti in continua crescita”.
Secondo il Censis (dati marzo 2017) sono già 19,4 milioni gli Italiani che acquistano cibo take-away online, da inquadrare in un trend di rinnovata attenzione al fattore cibo, dopo un drastico calo della spesa alimentare a causa della crisi economica. Il 55% ordina da cellulare. E il 74% degli ordini è per nuovi tipi di cucina, con in testa le specialità etniche.
I MERCATI DEL PACKAGING SONO IN CRESCITA DAPPERTUTTO
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In generale, i mercati del packaging sono stimati in crescita sia nell’Europa Occidentale sia in quella Orientale. Secondo la ricerca, il valore totale del mercato del packaging nell’Ovest Europa nel 2016 è stato pari a 184 miliardi di dollari, con un’attesa di crescita del 2,8% annuo fino al 2020. Per l’Est Europa, un mercato senz’altro meno saturo rispetto a quello dell’Europa Occidentale, la crescita stimata è ancora più promettente: +3% annuo a partire da un valore base di 48,1 miliardi di dollari registrato nel 2016. In tutto il continente, la popolarità crescente della consegna a domicilio e dei fast food porta a prevedere entro il 2020 un sorpasso da parte di tali settori sulla quota di mercato dei ristoranti full-service.
Secondo i dati dell’Osservatorio ecommerce B2c del Politecnico di Milano, in Italia le consegne di cibo a domicilio valgono 812 milioni di euro e di questi 200 milioni sono riconducibili agli ordini ai ristoranti, cresciuti del 66% in dodici mesi.
I nuovi player di Food Delivery hanno, tuttavia, una strategia differente rispetto al colosso danese Just Eat: la piattaforma Just Eat si occupa, infatti, esclusivamente di mettere in contatto i clienti e i ristoranti che già dispongono di un servizio di consegna a domicilio; gli altri player come Foodora, Foodinho e Deliveroo, invece, offrono un servizio di delivery per i ristoranti che originariamente non prevedevano la consegna.
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SOPRATTUTTO LA VELOCITA’
Queste ultime piattaforme hanno come primo punto di forza la velocità: la consegna avviene solitamente entro 30 minuti, grazie a personale esclusivo e a mezzi flessibili, come le biciclette, indispensabili per le zone centrali delle città. Un secondo punto di forza è la facilità di pagamento attraverso carta di pagamento o app, che memorizza i dati per ordini futuri. Infine la geolocalizzazione, che permette al cliente di controllare in tempo reale lo stato della consegna.
L’offerta alimentare è ormai sempre di alto livello con un costo medio-alto. Il target a cui si rivolgono è un po’ più disposto a spendere rispetto a quello dei player locali affiliati al network Just Eat: il servizio è spesso utilizzato da una categoria di persone con buona o alta retribuzione, abituata a lavorare quasi non-stop e, solitamente con poco tempo a disposizione per la pausa pranzo o la cena. Comunque anche per Just Eat sono i professionisti degli studi di consulenza i clienti leader del servizio più interessanti, per volumi di spesa e numero di ordinazioni con l’app.
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