Gerry Scotti racconta il suo bloccato letto: aneddoto con Pippo Baudo e il colpo della strega
Gerry Scotti a CTCF: Ritorno e aneddoti
Il 1° dicembre 2024, Gerry Scotti ha fatto il suo debutto sul NOVE come ospite del programma Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio. Durante la trasmissione, Scotti ha avuto l’opportunità di ripercorrere i momenti salienti della sua carriera, condividendo aneddoti che hanno catturato l’attenzione del pubblico presente. “Piersilvio ci sta guardando,” ha esordito, salutando l’amministratore delegato di Mediaset, creando immediatamente un’atmosfera di familiarità e complicità.
Tra i molteplici racconti, uno ha particolarmente attirato l’attenzione: l’episodio legato a una telefonata con Pippo Baudo. Scotti ha svelato di aver inizialmente pensato che si trattasse di uno scherzo da parte di Fiorello, rivelando il suo stupore al ricevere una chiamata dal celebre presentatore. Nonostante la situazione sembrasse seria, la prima reazione di Scotti fu quella di rispondere bruscamente, esprimendo il suo scetticismo e mandando Baudo “a quel paese”.
Questo scambio ha messo in luce non solo l’umorismo di Scotti, ma anche la sua umanità, sottolineando quanto il mondo dello spettacolo, pur nei suoi momenti di grandezza, possa talvolta rivelarsi informale e soggetto a malintesi. La presenza di Gerry Scotti al programma di Fazio ha offerto un affascinante tuffo nel suo passato, grabando l’interesse del pubblico e creando un’atmosfera di nostalgia.
I primi passi della sua carriera
Gerry Scotti ha delineato le origini della sua carriera nel mondo dello spettacolo, un viaggio che è iniziato nel 1982 grazie all’intervento di Ceccherini, il quale lo incoraggiò a intraprendere la strada della radiofonia. Nonostante avesse in programma di partire per gli Stati Uniti, la passione per la comunicazione vinse sulla sua iniziale apprensione. Attraverso un incontro fortuito con Silvio Berlusconi, avvenuto a Milano2, il giovane Scotti ricevette un’opportunità inaspettata. Questo incontro segnò una svolta decisiva nella sua carriera.
Durante quell’epoca, la sensazione di trovarsi di fronte al leader di Mediaset lo lasciò completamente senza parole. Era un momento carico di emozione, enfatizzato dall’atteggiamento disinvolto di Berlusconi, che, con ironia, fece riferimento a un presunto “ragioniere” cui Scotti somigliava. Non si trattava solo di un incontro di lavoro, ma di un inizio ricco di aspettative e nuove avventure, un trampolino di lancio verso il successo in un settore che stava prendendo piede con rapidità.
Gerry Scotti ha saputo unire talento e dedizione, e il suo entusiasmo giovanile per la radio si è trasformato gradualmente nella voglia di esplorare nuovi ambiti. Le sue parole trasmettono il fervore di un’epoca in cui il mondo della televisione italiana era in piena evoluzione, e l’impatto di quegli albori continuano ad influenzare il panorama dello spettacolo odierno.
L’incontro con Silvio Berlusconi
Durante il racconto delle sue origini nel mondo dello spettacolo, Gerry Scotti ha ricordato un episodio cruciale legato al suo incontro con Silvio Berlusconi. Questo incontro, avvenuto a Milano2, rappresentò non solo un evento significativo per la sua carriera, ma anche un momento dalle forti emozioni. Scotti, che era reduce da un’intensa riflessione sulla sua futura direzione professionale, si trovò di fronte al fondatore di Mediaset in un contesto inaspettato. La sua reazione fu di stupore e immobilità, quasi incapace di realizzare la portata di quello che stava accadendo.
Con Ceccherini al suo fianco, Scotti sperimentò la leggerezza che contraddistingueva il leader di Mediaset, il quale rompendone immediatamente il ghiaccio, fece un’osservazione scherzosa che colpì profondamente il futuro conduttore. “Claudio, se me lo dicevi prendevo il mio ragioniere,” disse Berlusconi, creando un’atmosfera informale che avrebbe caratterizzato la loro futura collaborazione. Questo commento, con il suo sottotesto amichevole e ironico, rivelò non solo il lato umano di Berlusconi ma anche l’abilità di Scotti di affrontare con disinvoltura situazioni potenzialmente imbarazzanti.
A distanza di anni, questo incontro non è stato dimenticato. Scotti ha rivelato di aver conservato un ricordo vivido di quella telefonata, sottolineando come Berlusconi, in quel momento, avesse colto l’essenza di quel giovane inesperto, lasciando intravedere un futuro brillante. Nonostante il tempo sia passato, le parole di Berlusconi continuano a risuonare nella memoria di Scotti, simbolo di un inizio ambizioso e ricco di opportunità nel mondo dello spettacolo italiano.
L’episodio con Pippo Baudo
Nell’ambito della sua conversazione, Gerry Scotti ha condiviso un episodio memorabile relativo a Pippo Baudo, un’altra icona della televisione italiana. Scotti si trovava in un momento difficile, bloccato a letto a causa di un malanno noto come “colpo della strega”. Nonostante le sue condizioni, il telefono suonò inaspettatamente, e quando rispose, il suo primo pensiero fu quello di trovarsi di fronte a uno scherzo orchestrato da Fiorello.
Durante la telefonata, Baudo lo mise in guardia riguardo a certe scelte lavorative, dicendo: “Ho saputo che stai pensando cose che non vanno bene.” Questo avvertimento fu accolto da Scotti con scetticismo; convinto che si trattasse di uno scherzo, ripose il telefono in modo brusco, mandando Baudo “a quel paese”. La reazione di Scotti riflette le pressioni e le incertezze che spesso caratterizzano la vita di un professionista del settore. Tuttavia, la situazione non terminò lì: Baudo non si arrese e fece richiamare il conduttore dalla sua segretaria, sottolineando l’importanza del suo messaggio.
Scotti infine rivelò come, nonostante non avesse firmato il contratto per condurre La Ruota della Fortuna all’epoca, alla fine si ritrovò a presentarlo quarant’anni dopo. Questo episodio non solo evidenzia il percorso professionale di Scotti, ma mette anche in luce i legami e le relazioni umane che definiscono il mondo dello spettacolo. Le parole di Baudo, sebbene inizialmente fraintese, avevano un significato profondo e un’eco che si sarebbe fatta sentire nel corso degli anni, rappresentando un’importante lezione di umiltà e apertura nei confronti di opportunità future.
Ricordi di Mike Bongiorno
Nell’intervista, Gerry Scotti ha dedicato un momento particolare al ricordo di Mike Bongiorno, una figura iconica della televisione italiana. Scotti ha descritto la complessità della loro relazione, caratterizzata da un saldo rapporto di amicizia e rispetto professionale. “Mike mi sgridava per le cravatte,” ha raccontato Scotti, portando alla luce uno degli aspetti più divertenti e umani della loro interazione, che andava oltre la mera professionalità.
Un episodio memorabile risale a un soggiorno in Sardegna, dove Scotti si trovava in una situazione di relax a bordo del suo gozzo, in pigiama e pronto a godersi la tranquillità della sera. A un certo punto, venne interrotta dalla visita del comandante di Mike, che si avvicinò per invitarlo a parlare con lo storico conduttore. “Il signor Mike voleva parlarmi,” ricorda Scotti, descrivendo come quel momento, carico di spontaneità, si trasformò in una conversazione che si discostava dal lavoro. Invece di discutere progetti televisivi, i due parlarono di tutto tranne che di lavoro, creando uno spazio di relax e convivialità.
Questa aneddotica rivela non solo l’umanità di Bongiorno, ma anche la sua curiosità: “Quando non indossavo la cravatta, Mike si mostrava immediatamente interessato.” Scotti ha messo in risalto come Bongiorno fosse un uomo gentile e curioso, una qualità che lo ha reso un punto di riferimento nel panorama televisivo italiano. Le sue domande non erano mai invasive, ma rivelano quanto fosse attento alle persone che lo circondavano. Attraverso questi ricordi, Gerry Scotti ha saputo trasmettere un affetto duraturo per Bongiorno, un’icona che ha influenzato generazioni di artisti e presentatori, includendo lui stesso nel suo viaggio professionale.