Familiari a carico: le nuove detrazioni fiscali secondo la legge di bilancio
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Detrazioni fiscali per familiari a carico nel 2025
La Legge di Bilancio 2025 ha apportato modifiche significative alle detrazioni fiscali per i familiari a carico, riguardando direttamente l’articolo 12 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Le nuove disposizioni modificano le condizioni necessarie per la fruizione delle agevolazioni fiscali, ponendo particolare attenzione ai figli e agli ascendenti che convivono con il contribuente. A partire dal periodo d’imposta 2025, per essere considerato a carico, un familiare deve avere un reddito annuale non superiore a 2.840,51 euro, oppure, nel caso di un figlio con età inferiore a 24 anni, il limite sale a 4.000 euro, sempre al lordo degli oneri deducibili.
Cambiamenti nelle detrazioni familiari a carico: novità per i figli
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La riforma del regime delle detrazioni fiscali per i familiari a carico introduce importanti cambiamenti specifici per i figli. Secondo la nuova normativa, l’importo massimo della detrazione per ciascun figlio è fissato a 950 euro per quelli con un’età compresa tra 21 e 30 anni, sempre che rispettino i requisiti di reddito stabiliti. In un aspetto rilevante, per i figli che superano i 30 anni, la detrazione viene concessa unicamente nel caso di disabilità verificata, in conformità con la Legge n. 104/1992. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto al passato, poiché i figli senza disabilità non possono più essere considerati a carico per fini fiscali una volta compiuti i 30 anni, anche se il loro reddito rientra nei limiti previsti. Infine, si conferma che rientrano tra i figli a carico anche quelli adottivi, affidati, e i nati fuori dal matrimonio, purché convivano con il genitore richiedente.
Cosa cambia per gli “altri familiari”
Le recenti modifiche legislative hanno inciso significativamente sull’elenco di familiari che possono essere considerati a carico, limitandolo in modo sostanziale. A partire dal periodo d’imposta 2025, esclusivamente gli ascendenti conviventi possono beneficiare delle detrazioni fiscali, eliminando così la possibilità per altre categorie di familiari, come fratelli e sorelle, di essere inclusi nella definizione di familiari a carico. Questa revisione implica una riduzione delle opzioni per accedere a tali agevolazioni, rendendo cruciali le condizioni di convivenza e reddito. Per essere riconosciuti come familiari a carico, gli ascendenti devono rimanere entro il tetto di reddito di 2.840,51 euro all’anno e convivere stabilmente con il richiedente. Tra gli ascendenti non sono compresi solo i genitori, ma anche i nonni, sempre che rispettino i requisiti di reddito e convivenza.
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Limitazioni per i contribuenti non appartenenti all’UE o allo Spazio Economico Europeo
Uno degli aspetti più rilevanti della Legge di Bilancio 2025 riguarda l’introduzione di restrizioni sui requisiti di cittadinanza per accedere alle detrazioni fiscali per i familiari a carico. Con l’inserimento del comma 2-bis nell’articolo 12 del TUIR, è stabilito che i benefici non sono riconosciuti ai contribuenti che non siano cittadini italiani, né provenienti da un Paese dell’Unione Europea o dallo Spazio Economico Europeo. Questa norma si applica nel caso in cui i familiari a carico risultino residenti all’estero. Tale disposizione costituisce un ulteriore ostacolo per i lavoratori stranieri che intendono sostenere economicamente familiari residenti in altre nazioni. Di fatto, questo nuovo regolamento mette in evidenza la volontà del legislatore di concentrare le agevolazioni fiscali su familiari residenti, limitando la portata delle detrazioni per coloro che si trovano in situazioni di esposizione economica internazionale. Ciò rappresenta un cambiamento considerevole nell’accesso alle agevolazioni fiscali e solleva interrogativi sui diritti dei contribuenti stranieri che operano all’interno del territorio italiano.
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