Facebook, ora le notizie si pagano. Due i modelli di abbonamento
Arrivano anche in Italia le news a pagamento su Facebook. La società ha infatti annunciato l’avvio dei test nel nostro paese e in America sugli smartphone Android e il primo partner sarà La Repubblica. Si tratta di un abbonamento che permette di leggere a pagamento gli Instant Articles.
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Facebook e gli Instant Articles
Oltre a La Repubblica ci sono anche altri editori come Bild, The Boston Globe, The Economist, The Houston Chronicle e The San Francisco Chronicle, La Repubblica, Le Parisien, Spiegel, The Telegraph, Tronc (The Baltimore Sun, The Los Angeles Times, e The Union-Tribune di San Diego) e The Washington Post.
Facebook offre due modelli
Due sono i modelli: si potranno visualizzare 10 notizie gratis prima di dover sottoscrivere un abbonamento. Il secondo modelli è invece “freemium” e consente agli editori di scegliere quali articoli offrire gratis e quali sottoscrivendo un abbonamento. Gli editori avranno il 100% delle entrate di ogni abbonamento.
Facebook e l’accordo con La Repubblica
In Italia il partner che inizierà a testate il sistema sarà La Repubblica e le altre testate del gruppo come L’Espresso e i giornali locali. Per chi avesse già sottoscritto un abbonamento non sarà necessario sottoscriverne un altro.
Tra le novità in arrivo ci sarà i tasto Call to Action (CTA), che apparirà all’interno degli Instant Articles, “Email Sign-Up” per iscriversi alle newsletter o “App Install” per installare l’App. Il pulsante “Abbonati” sostituirà il pulsante “Mi piace” nell’angolo in alto a destra di un articolo.
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Gli Instant Articles rientrano nella nuova strategia di Facebook di offrire informazioni di qualità e di combattere le fake news. Il progetto News Integrity Initiative è finanziata da 14 milioni di dollari e sarà gestita dalla Scuola di giornalismo della City University of New York. Promuoverà ricerca, iniziative ed eventi per sensibilizzare e formare l’opinione pubblica su una informazione online di qualità.
Aderiscono praticamente quasi tutte le Big tech. Facebook è tra i soci fondatori insieme a Mozilla, AppNexus, Betaworks e diverse fondazioni Usa. Tra i partner ci sono anche il fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, l’Unesco, lo European Journalism Center e atenei e scuole di giornalismo di Francia, Germania, Danimarca.
Il social di Mark Zuckerberg è molto sensibile al tema e recentemente ha lanciato un sistema per il controllo delle notizie false. Il controllo non è stato affidato a un algoritmo ma a una società esterna che si occupa appunto di filtrare tutte e notizie e di scartare quelle false. La funzione è in fase di test negli Stati Uniti, in Germania e in Francia.
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