Facebook ora punta sulle comunità e i gruppi. La nuova mission
Facebook cambia mission. Lo ha annunciato Mark Zuckerberg con un grande evento a Chicago dedicato alle comunità, cioè ai gruppi presenti sulla piattaforma. E infatti le comunità diventano il cuore del social network.
La nuova mission di Facebook
Più di un miliardo di persone in tutto il mondo utilizza i gruppi e più di 130 milioni di persone sono membri di “gruppi significativi”. Residenti di quartiere o membri di un’associazione. “Negli ultimi 10 anni siamo rimasti concentrati sull’obiettivo di rendere il mondo più aperto e connesso. Non abbiamo terminato – ha spiegato Zuckerberg in un’intervista concessa alla Cnn – ma prima pensavo che, se solo avessimo dato alle persone la possibilità di esprimersi e le avessimo aiutate a connettersi, il mondo sarebbe migliorato da sé. Per molti versi è stato davvero così. Ma la nostra società è ancora divisa. Ora credo che noi abbiamo la responsabilità di fare di più. Non basta connettere il mondo: dobbiamo fare in modo che si unisca sempre più”.
Nuovi strumenti per gli amministratori dei gruppi su Facebook
Migliorano quindi le esperienze dei gruppi con nuovi strumenti per gli amministratori. Arrivano gli “insight”, le statistiche in tempo reale su crescita, coinvolgimento e iscrizioni, il filtro per le richieste di iscrizione che consente di organizzarle in base a certe categorie (sesso o posizione geografica) e accettarle in blocco.
Si potranno rimuovere facilmente gli utenti dal gruppo e i loro contenuti. Si potranno programmare i post e a breve collegare i gruppi fra loro: gli amministratori di un gruppo potranno suggerire ai propri membri gruppi simili o correlati al proprio.
“Creare comunità su Facebook e unire il mondo”
La nuova mission è “creare comunità e unire il mondo”. “Vogliamo aiutare 1 miliardo di persone a unirsi a comunità significative. Se possiamo fare questo saremo in grado non solo di invertire l’intero declino dell’adesione alle comunità che abbiamo visto nel mondo, ma anche di rafforzare il tessuto sociale”, ha detto Zuckerberg.
Ma c’è anche sempre la massima attenzione alla sicurezza. Facebook ha lanciato un altro strumento molto utile per evitare il furto d’identità: si tratta del Profile picture guard, la protezione delle immagini impostate appunto come profilo.