Età pensionabile: governo sotto assedio, giovani chiedono flat tax mentre l’Irpinia lotta per l’acqua

pensioni e flat tax: richieste della maggioranza negli odg
La maggioranza parlamentare ha concentrato una parte rilevante degli ordini del giorno presentati alla Camera su strategie previdenziali e misure fiscali mirate ai giovani lavoratori. Tra le proposte emergono richieste concrete di sospensione dell’innalzamento dei requisiti pensionistici previsto dal 2027 e la reintroduzione di regimi fiscali agevolati per gli under 30 e under 35. Le mozioni sollecitano valutazioni compatibili con i vincoli di finanza pubblica, con l’obiettivo dichiarato di promuovere stabilità contrattuale, salari adeguati e il rientro di talenti dall’estero. Queste istanze segnano un tentativo della maggioranza di correggere aspetti non inclusi nella legge di Bilancio.
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La proposta della Lega, a prima firma del deputato Virginio Caparvi, impegna l’esecutivo a valutare la sospensione, anche temporanea, dell’aumento progressivo delle soglie pensionistiche previsto per il 2027, richiedendo analisi tecniche sulla sostenibilità finanziaria dell’intervento. Contestualmente si ripropone la misura della *flat tax* rivolta ai giovani: un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali entro determinati limiti di reddito, finalizzata a favorire l’occupazione stabile e incentivare il rientro degli under 35. Si chiede pure di considerare il ripristino della flat tax incrementale per l’anno d’imposta 2026 come opzione alternativa nei rapporti con il concordato preventivo.
Le richieste puntano su strumenti che combinino incentivo fiscale e politica occupazionale, sottolineando la necessità di politiche redistributive mirate a favorire l’ingresso e la permanenza dei giovani nel mercato del lavoro. Le formulazioni degli odg prevedono monitoraggi e valutazioni dell’impatto sulle finanze pubbliche, lasciando aperta la porta a soluzioni temporanee o selettive e ribadendo la priorità di non compromettere la sostenibilità del bilancio statale.
Nel merito tecnico, gli odg richiedono al governo di predisporre studi di impatto che misurino la platea beneficiaria, il costo atteso e gli effetti sul gettito fiscale, nonché di valutare parametri di eligibilità (età, limiti di reddito, durata dell’agevolazione). L’obiettivo politico è chiaro: coniugare tutela previdenziale e competitività fiscale per attenuare il gap tra riforme strutturali non realizzate e le esigenze immediate dei giovani lavoratori.
FAQ
- Che cosa propone la maggioranza riguardo all’età pensionabile? La maggioranza chiede di valutare la sospensione dell’aumento progressivo dei requisiti pensionistici previsto dal 2027, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica.
- Cos’è la flat tax per i giovani prevista negli odg? Si tratta di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali, applicata entro un limite di reddito per under 30/35, volta a incentivare contratti stabili e il rientro in Italia.
- La proposta è finanziariamente vincolante? Gli odg richiedono valutazioni tecniche e studi di impatto per verificarne la sostenibilità e l’effetto sul gettito pubblico prima di qualsiasi attuazione.
- Chi ha firmato l’odg più citato sulla sospensione dell’aumento pensionistico? L’odg è a prima firma del deputato Virginio Caparvi per conto della Lega.
- La flat tax incrementale viene riproposta? Sì, viene chiesta la possibilità di ripristinare la flat tax incrementale per l’anno d’imposta 2026 come strumento opzionale rispetto ad altre misure.
- Quali ulteriori analisi richiedono gli odg? Si richiedono studi su platea beneficiaria, costi stimati, limiti di reddito, durata dell’agevolazione e possibili effetti sul mercato del lavoro e sulle finanze pubbliche.
affitti, locazioni e misure per il mercato immobiliare
Nel testo che segue si analizzano le istanze contenute negli ordini del giorno della maggioranza in materia di affitti e mercato immobiliare, con particolare attenzione alle proposte operative per incentivare locazioni stabili, ristabilire equilibri contrattuali e ridurre la morosità involontaria. Vengono esaminate le richieste di adeguamento fiscale sugli affitti, modifiche procedurali per gli sfratti e strumenti di intervento pubblico volti a favorire la disponibilità di alloggi a canone sostenibile, contestualizzando le misure rispetto ai vincoli normativi e finanziari esistenti e alle necessità dei mercati urbani e dei piccoli centri.
La maggioranza pone al centro la stabilità contrattuale come strumento di politica abitativa. L’odg promosso da Noi Moderati, a firma di Maurizio Lupi, propone incentivi fiscali per favorire contratti di locazione a lungo termine e interventi mirati per rafforzare la disciplina sugli sfratti. In concreto si sollecita la revisione delle aliquote applicabili ai redditi da locazione per rendere fiscalmente più conveniente il rilascio di contratti pluriennali rispetto alle locazioni brevi e speculative.
Sul fronte procedurale, viene richiesto di valutare la trasformazione del contratto di locazione in titolo esecutivo al termine della locazione, con l’obiettivo di accelerare le esecuzioni forzate nei casi di rilascio previsto. La proposta mira a evitare i lunghi contenziosi che gravano sui proprietari e a ridurre l’arretrato giudiziario, pur richiedendo garanzie procedurali per evitare abusi e tutelare gli inquilini in difficoltà. Gli odg invitano il governo a predisporre un quadro normativo bilanciato che contempli tempi certi per l’esecuzione e misure di protezione sociale per i nuclei vulnerabili.
Altro punto rilevante è il recupero della capacità di intervento pubblico nel mercato degli affitti. Si sottolinea la necessità di ristabilire fondi mirati, analoghi al Fondo per la morosità incolpevole, e di valutare strumenti di incentivazione per la riqualificazione del patrimonio abitativo privato destinato alla locazione a canone concordato. Le proposte includono agevolazioni fiscali per ristrutturazioni che portino gli immobili sul mercato delle locazioni stabili e meccanismi di garanzia del credito per ridurre il rischio percepito dai proprietari.
Gli odg richiedono inoltre l’implementazione di misure fiscali e amministrative per contrastare le locazioni irregolari e l’evasione. Tra le ipotesi vi sono l’introduzione di crediti d’imposta per contratti registrati digitalmente, la semplificazione degli adempimenti fiscali per i locatori e la promozione di piattaforme telematiche per la gestione trasparente dei canoni. Si sottolinea la necessità di coordinare queste iniziative con politiche abitative locali per evitare effetti distorsivi nei mercati urbani più tesi.
Infine, la maggioranza evidenzia l’urgenza di misure su base territoriale: incentivi specifici per le aree con scarso mercato locativo, politiche di sostegno per studenti e lavoratori precari e programmi per aumentare l’offerta di alloggi temporanei o transitori in contesti di emergenza abitativa. Gli ordini del giorno richiamano il governo ad elaborare programmi differenziati per città metropolitane e piccoli comuni, tenendo conto delle peculiarità demografiche e della disponibilità di risorse pubbliche.
FAQ
- Qual è l’obiettivo principale degli odg sulla locazione? Rafforzare la stabilità dei contratti di affitto, incentivare locazioni a lungo termine e ridurre la morosità involontaria attraverso misure fiscali e procedurali.
- Cosa propone Noi Moderati in tema di sfratti? Valutare la trasformazione del contratto di locazione in titolo esecutivo alla scadenza, per velocizzare le esecuzioni forzate nei casi previsti dalla legge.
- Sono previste agevolazioni per i proprietari che ristrutturano? Gli odg suggeriscono incentivi fiscali e crediti d’imposta per ristrutturazioni finalizzate alla destinazione degli immobili al mercato delle locazioni stabili.
- Come si intende tutelare gli inquilini vulnerabili? Le proposte prevedono misure di protezione sociale e il mantenimento di procedure giudiziarie che impediscano abusi, oltre al rafforzamento di fondi per la morosità incolpevole.
- Quali strumenti per contrastare l’evasione nel settore delle locazioni? Incentivi per la registrazione digitale dei contratti, semplificazione amministrativa e piattaforme telematiche per la gestione trasparente dei canoni.
- Le misure saranno uniformi per tutto il territorio? Gli odg richiedono programmi differenziati per città metropolitane e piccoli comuni, con incentivi specifici basati sulle esigenze locali.
crisi idrica in Irpinia, infrastrutture locali e interventi territoriali
La crisi idrica che interessa vaste porzioni dell’Irpinia e del Sannio è stata sollevata come questione di rilevanza nazionale dagli ordini del giorno della maggioranza, che ne richiedono il riconoscimento come emergenza idrica e l’adozione di azioni straordinarie. Le sollecitazioni parlamentari puntano a interventi infrastrutturali immediati e a medio termine, volti a garantire approvvigionamento, sicurezza idrica e resilienza del sistema territoriale, con priorità a investimenti per reti idriche, serbatoi e opere di mitigazione delle perdite. Si chiede altresì di prevedere criteri di finanziamento straordinario per i Comuni colpiti e misure di sostegno alle attività economiche e agricole maggiormente esposte.
Nel merito tecnico gli odg segnalano la necessità di avviare cantieri prioritari per la riparazione e la potenziamento delle condotte principali, insieme a progetti di captazione e accumulo che riducano la dipendenza da sorgenti stagionali. Viene richiesto al governo di predisporre analisi idrogeologiche aggiornate e di coordinare gli interventi con le autorità regionali e gli enti gestori del servizio idrico integrato, al fine di ottimizzare la pianificazione e velocizzare le procedure autorizzative. Le proposte richiamano l’attenzione sulla necessità di monitoraggi continui e di piani di manutenzione straordinaria per ridurre perdite e inefficienze.
Accanto alle opere civili, gli odg sottolineano l’importanza di misure di natura amministrativa: semplificazione delle gare per lavori urgenti, deroghe temporanee alle normali procedure di spesa e l’attivazione di fondi ad hoc per garantire liquidità ai Comuni che devono finanziare interventi immediati. Si sollecita inoltre l’adozione di piani di emergenza locale standardizzati, comprensivi di risorse per l’approvvigionamento alternativo, la distribuzione tramite autobotti e il sostegno alle aziende agricole in difficoltà produttiva a causa della carenza idrica.
Le richieste comprendono anche progetti di ampio respiro per la tutela del territorio: opere di difesa idraulica e conservazione del suolo finalizzate a preservare le sorgenti e le falde, programmi di riforestazione e misure per ridurre il consumo idrico nel settore agricolo mediante tecniche di irrigazione a basso impatto e incentivi per l’adozione di tecnologie di risparmio. Viene suggerita la creazione di un tavolo interistituzionale per definire linee guida condivise e criteri di priorità degli interventi, con un ruolo attivo delle comunità locali e degli enti di ricerca per validare soluzioni tecnologiche e gestionali.
Infine, gli odg richiedono che ogni intervento sia accompagnato da un quadro di monitoraggio trasparente e da indicatori di performance, in modo da garantire rendicontazione pubblica sui tempi di esecuzione, i costi sostenuti e i risultati ottenuti. Si prevede altresì il coinvolgimento di programmi europei e fondi strutturali per cofinanziare progetti di resilienza idrica, valorizzando la capacità di attrazione di finanziamenti comunitari per aumentare l’efficacia e la sostenibilità degli interventi sul territorio.
FAQ
- Qual è la richiesta principale sugli interventi per la crisi idrica in Irpinia? Riconoscere l’emergenza e attivare interventi straordinari su reti idriche, serbatoi e opere di riduzione delle perdite, con finanziamenti dedicati ai Comuni colpiti.
- Che tipo di lavori vengono sollecitati dagli odg? Riparazione e potenziamento delle condotte principali, opere di captazione e accumulo, manutenzione straordinaria e difesa idraulica territoriale.
- Come si propone di accelerare gli interventi? Attraverso semplificazioni delle gare, deroghe temporanee alle procedure di spesa e fondi ad hoc per garantire liquidità immediata ai comuni.
- Vi sono misure specifiche per l’agricoltura? Sì: incentivi per tecniche di irrigazione a basso consumo, sostegni alle aziende colpite e progetti per ridurre l’impatto idrico delle produzioni.
- Chi deve coordinare gli interventi sul territorio? Il governo, in coordinamento con regioni, enti gestori del servizio idrico, amministrazioni locali e soggetti tecnico-scientifici, mediante un tavolo interistituzionale.
- Come garantirne la trasparenza? Richiedendo monitoraggio pubblico con indicatori di performance, rendicontazione sui tempi e sui costi e l’accesso a fondi europei per cofinanziare i progetti.
mance, stanziamenti mirati e richieste di riassegnazione delle risorse
Il pacchetto di ordini del giorno della maggioranza include numerose richieste di stanziamenti mirati e di riassegnazione di risorse tra i capitoli di spesa, con istanze che spaziano da investimenti culturali locali a interventi infrastrutturali puntuali. Molti odg sollecitano l’inserimento di finanziamenti ad hoc per progetti identificabili e cantierabili in tempi brevi: completamento di palazzetti e piste ciclopedonali, ristrutturazione di strutture culturali, nuove fermate ferroviarie e contributi per distretti produttivi. Il tema ricorre con l’obiettivo politico di rispondere a pressioni territoriali e a pressanti richieste locali, proponendo impieghi marginali ma immediatamente visibili delle risorse pubbliche.
Negli atti parlamentari vengono indicate cifre precise e cronoprogrammi ridotti per giustificare le richieste: stanziamenti biennali per opere cantierabili, cofinanziamenti per eventi culturali e somme per il completamento di infrastrutture sportive. Le sollecitazioni sono spesso accompagnate da richieste di rimodulazione di capitoli già stanziati, proponendo spostamenti di risorse all’interno dei ministeri o l’utilizzo di economie di bilancio non assorbite. Il tono è pragmatico: puntare su progetti locali che possano mostrare risultati tangibili e produrre ricadute economiche immediate nei territori di rifermento.
Le richieste includono anche proposte di clausole di monitoraggio e rendicontazione per ridurre il rischio di spese inefficaci. Molti odg propongono l’adozione di capi progetto con scadenze e milestone chiaramente definite, nonché la predisposizione di rendiconti semestrali destinati alle amministrazioni locali e al Parlamento. Tale approccio mira a giustificare l’assegnazione di risorse incrementali con criteri di responsabilità e tracciabilità, alla ricerca di un bilanciamento tra logiche politiche territoriali e requisiti di efficacia finanziaria.
Non mancano infine istanze finalizzate alla riassegnazione di risorse ministeriali: alcune proposte chiedono il ridriovero di fondi destinati a spese correnti per investirli in capital spending locale, altre suggeriscono di riallocare economie su programmi non ancora avviati. Tali richieste sollevano interrogativi di compatibilità con i vincoli di bilancio e la necessità di valutazioni tecniche dettagliate per evitare effetti sul deficit. Gli odg richiedono dunque al governo analisi di fattibilità e pareri di ragioneria, evidenziando la necessità di armonizzare interventi emergenti con la disciplina dei conti pubblici.
FAQ
- Che tipo di interventi richiedono gli odg sulle risorse? Finanziamenti mirati per progetti locali cantierabili: palazzetti, piste ciclopedonali, fermate ferroviarie, eventi culturali e contributi per distretti produttivi.
- Le richieste prevedono cifre e tempistiche? Sì: molti odg indicano importi specifici e cronoprogrammi brevi per giustificare l’urgenza e la cantierabilità degli interventi.
- Si propone una rendicontazione degli stanziamenti? Gli odg spesso richiedono clausole di monitoraggio, milestone progettuali e rendiconti periodici per tracciare l’uso delle risorse.
- Le risorse richieste vengono da nuovi stanziamenti o da riassegnazioni? Entrambe le ipotesi: alcuni odg chiedono nuovi fondi, altri propongono la riallocazione di economie e capitoli ministeriali non impegnati.
- Qual è il rischio principale di queste richieste? Il rischio è la compressione dei vincoli di bilancio: per questo si sollecitano analisi di fattibilità e pareri della ragioneria per verificarne la sostenibilità.
- Come viene giustificata l’assegnazione di piccole somme a progetti locali? Con l’argomentazione della ricaduta economica immediata e della visibilità territoriale, oltre alla possibilità di avviare cantieri rapidi e creare occupazione locale.




