Il 2017 anno boom dell’equity crowdfunding

Si è tenuto a Milano il primo convegno nazionale dell’AIEC, Associazione Italiana Equity Crowdfunding, che ha certificato lo stato dell’arte ad oggi del settore e ha tracciato le nuove frontiere dell’equity crowdfunding alla luce dei prossimi aggiornamenti normativi.

Nel corso del convegno, in qualità di relatori, sono intervenuti:

Alessandro Lerro-Presidente AIEC

Giancarlo Giudici-       Responsabile Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano

Arabella Caporello – Direttore Generale del Comune di Milano

Toni Marcelli – Consob, Segreteria Tecnica Commissario Prof.ssa Genovese

Fabrizio Barini – Intermonte Sim – Head of Innovation

Giancarlo Sandrin – BlackRock – DIrector e Presidente CFA

Kevin Tempestini – CEO di KT&Partners

Luca Canepa – Mentor and Angel Investor

Il 2017 è stato l’anno del boom dell’equity crowdfunding, come testimoniamo i dati dell’Osservatorio Crowdfunding del Politecnico di Milano: 21 nuovi portali autorizzati, 144 offerte pubblicate, di cui oltre il 60% chiuse con successo, un target medio di raccolta pari a Euro 236.768. Da un confronto con il 2016, si nota come cresce più del doppio il numero delle campagne chiuse con successo, che passano da 19 a 43, e il capitale raccolto, che passa da 4,3 milioni del 2016 a 10,1 milioni del 2017 .

Dati che testimoniano un movimento in forte crescita, che oggi conta circa 17,5 milioni di euro di capitale di rischio complessivamente raccolti, e che si apre a nuovi scenari non solo per gli operatori dell’equity crowdfunding, ma anche per l’intera economia italiana. In queste settimane, infatti, la commissione Consob sta esaminando alcuni importanti aggiornamenti della normativa che estenderà a tutte le PMI, non solo a quelle innovative, la possibilità di accedere all’equity crowdfunding, consentendo, quindi, di supportare i propri progetti di crescita attraverso la raccolta di capitale di rischio.

Alessandro Lerro, Presidente di AIEC, dichiara: “ Tutte le piccole e medie imprese possono accedere per la prima volta ad uno strumento innovativo e partecipativo di finanziamento, con due ulteriori benefici che avranno anche un impatto sistemico: aumentare la capitalizzazione e far compiere all’imprenditore italiano il primo passo verso la quotazione in Borsa. L’equity crowdfunding​ riteniamo sia un passaggio significativo per avvicinare le PMI al mercato AIM e un’opportunità per i risparmiatori italiani di investire nella cosiddetta economia reale, in imprese ad alta potenzialità di crescita, contribuendo concretamente allo sviluppo del Paese. Il passo ulteriore sarà quello di avvicinare i PIR all’equity crowdfunding e su questo punto Aiec si sta facendo portavoce verso le istituzioni competenti affinché una quota del PIR sia investita in start-up e PMI direttamente o tramite fondi di venture capital”.

www.equitycrowdfundingitalia.org