L’energia eolica è giunta a un punto di svolta. Il fabbisogno di energie alternative in generale, e nello specifico di quella eolica, è ormai evidente e massiccio in Paesi come Germania, Regno Unito, Cina, India… e anche in Italia.
La chiave del successo sta nel cominciare con il piede giusto, costruendo i parchi eolici nel luogo più idoneo. Molte aziende del settore identificano i siti unicamente sulla base di fattori tecnici (velocità dei venti, connettività alla rete elettrica), di fattori politici (normative locali e sostegno politico) e di fattori ambientali (distanza adeguata dalle vie migratorie degli uccelli).
Ma, troppo spesso, viene trascurata la dimensione sociale, cioè l’impatto sulle popolazioni che, da un lato, dovranno convivere con le “fattorie del vento”, ma dall’altro saranno anche i principali consumatori e beneficiari dell’energia prodotta dalle stesse.
L’impatto sociale costituisce un rischio considerevole nell’evoluzione del progetto e può comportare costi, ritardi e altri disagi tali da compromettere la sostenibilità economica e sociale di un progetto. Rumore, salute, impatto sul paesaggio, sulla flora e fauna locale possono suscitare forti movimenti di opposizione nelle comunità.
Per potere valutare a priori questi fattori e la fattibilità reale di un progetto, si possono utilizzare strumenti di analisi avanzati (“analytics”), in grado di catturare e analizzare il cosiddetto “sentiment”, cioè l’atteggiamento e le reazioni delle comunità locali nei confronti di nuovi progetti fin dalle primissime fasi.
Questi strumenti di analisi scandagliano diverse fonti di informazione, discussione e dibattito, dai media tradizionali ai blog, dai social media a diverse categorie di influencer, fornendo indicazioni utili e affidabili su luoghi e situazioni in cui l’opposizione al progetto è significativa, identificando così i rischi legati al progetto per tutte le parti interessate alla generazione di energia alternativa.
Sulla base di questi dati, con dovuti accorgimenti e interventi condivisibili e democratici, un progetto controverso può diventare un caso esemplare.
Nessuna organizzazione, ente, istituzione o azienda può permettersi sprechi pericolosi e antieconomici generati dalla forte opposizione delle comunità; tutti gli elementi vanno pertanto valutati fin dalle fasi iniziali del progetto per decidere come proseguire conseguendo il miglior esito per tutti. Oggi questo approccio è possibile grazie alla tecnologia, con una certa facilità e a costi minimi.
Per maggiori dettagli sulle tecnologie attualmente disponibili per lo sviluppo sostenibile di parchi eolici, dall’individuazione del sito alla gestione operativa, rimandiamo alla visione di un breve filmato (http://youtu.be/hNWbVniSw5Q) realizzato da Dassault Systèmes, multinazionale francese specializzata nello sviluppo di software per la progettazione e la simulazione in 3D e di strumenti avanzati di “sentiment analysis” come Netvibes. Le tecnologie della casa francese per il settore dell’energia eolica sono illustrate sul sitohttp://www.3ds.com/industries/energy-process-utilities/wind-power/, accompagnate da referenze applicative e documenti di approfondimento.