eFarma.com: una storia di successo made in Sud
Un webinar organizzato dal Chapter degli Alumni di Napoli dell’Università Bocconi sulla storia e lo sviluppo del celebre e-commerce farmaceutico — di Federica Di Bari – Trendiest News —-
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Francesco Zaccariello, farmacista figlio di farmacisti, sviluppa sin da ragazzo una passione per la vendita online. Si rende presto conto, però, che nel 2011 il mercato è pressoché inesistente: in Italia, infatti, non è ancora possibile vendere online farmaci da banco, ma solo integratori e cosmetici. La situazione cambia parzialmente con il recepimento nel nostro ordinamento della direttiva 2011/62/UE, che regolamenta la vendita online di medicinali senza obbligo di ricetta e, nel 2012, nasce eFarma, una delle prime farmacie online in Italia a ricevere – nel 2016 – l’autorizzazione dal Ministero della Salute alla vendita online di farmaci SOP e OTC.
Oggi Francesco Zaccariello è amministratore delegato di eFarma Group Srl, ed è stato annoverato tra i 40 startupper under 40 dalla rivista Fortune. «Ci definiamo una web company, e catalizziamo tutte le nostre energie sull’online». Questa la strategia di eFarma, che oggi è leader in Italia per numero di visitatori mensili. Anche in virtù dell’ampio catalogo, che vanta oltre 65.000 prodotti.
La figura del farmacista
«Ma nfon ho mai dimenticato la figura del farmacista – specifica Zaccariello –: la vera sfida che cerchiamo di portare avanti giorno dopo giorno è la digitalizzazione dell’esperienza di acquisto in farmacia. Per questo abbiamo creato un portale pensato da farmacisti, non da esperti di marketing. È possibile cercare medicinali anche in base alle patologie, e non mancano piccoli consigli, come quelli che il cliente potrebbe ricevere al banco». In questo modo, il traffico sul sito non è costituito solo da chi acquista, ma anche da chi desidera informarsi online. «Un’altra sfida è stata quella di creare, già dal 2013, una live chat gestita da un team di oltre 15 farmacisti: attiva dalle 9 alle 18, i nostri professionisti rispondono via chat, via mail e telefonicamente».
Per ora sembra una realtà ancora lontana, ma cosa succederebbe ad eFarma se Amazon Pharmacy sbarcasse anche in Italia? Si tratta di due e-commerce non paragonabili, spiega Zaccariello: «noi vogliamo raccontare un’esperienza d’acquisto unica, non siamo un marketplace generalista: facciamo shooting dei prodotti, abbiamo un enorme database ordinato in base agli ingredienti funzionali, si possono filtrare i prodotti a seconda delle proprie esigenze… insomma: abbiamo un approccio totalmente diverso».
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Sul portale di eFarma è disponibile il servizio dell’autoriordino: in automatico il prodotto viene inviato a casa del cliente, che può scegliere se pagare alla consegna o con addebito diretto sulla propria carta. Utilissimo per non dimenticarsi di acquistare un medicinale che va assunto a cadenza regolare.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, una fetta importante dei clienti di eFarma è costituita dai cosiddetti “senior digitali”: il 20% degli utenti sono over 50, e più del 10% sono over 65. Come spesso accade nel settore dell’e-commerce, una parte significativa dei clienti risiede in località piuttosto remote, dove risulta ostico reperire determinati prodotti a causa della difficoltà di approvvigionamento delle farmacie locali.
I progetti futuri
Sollecitato dalla moderatrice dell’incontro, la Chapter Leader Sveva Polispermi, sui progetti futuri Zaccariello non si sbilancia. «Stiamo vivendo un periodo storico estremamente mutevole: quando ho iniziato, nel 2011, ho provato a contattare tante aziende presenti oggi sul nostro shop e, ai tempi, neanche ascoltavano la mia offerta perché dicevano che non avrebbero mai venduto a una piattaforma online. Oggi, invece, ci candidiamo come “partner digitale per le industrie”. Al momento stiamo indagando su quali saranno le ulteriori esigenze del cliente: il Covid ha aperto la pista ad alcuni scenari prima impensabili, e stanno cambiando alcune abitudini d’acquisto del cliente. L’“effetto Amazon” ha sviluppato l’aspettativa di una consegna sempre più rapida, e spesso persino gratuita: oggi è tempo di “quick commerce”, una terza generazione di e-commerce, che è una grande possibilità per l’economia locale».
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«Molte industrie sono davvero arretrate nel settore digitale, noto ancora grossi investimenti per realizzare la brochure o la cartellonistica da inviare alla farmacia: è un approccio ormai obsoleto e anche dannoso dal punto di vista ambientale». eFarma.com è l’esempio vincente di un’azienda che non si è limitata a portare un’innovazione sul mercato, ma è riuscita ad incidere sulle abitudini di consumo del pubblico in una direzione che, anche nel settore farmaceutico, si fa sempre più digital.
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