Eclettismo alla Tortona Design Week 2016

Design think e internet of thinks (parole d’ordine al prossimo Fuorisalone) e nuovo concetto di tecnologia all’Asus Design Center contraddistinguono la Tortona Design Week 2016.

L’area urbana milanese delle vie Tortona e Savona costituisce “un intervento di rigenerazione urbana: riusare gli edifici” per l’arch. Mario Cucinella. Infatti ci troviamo di fronte a un hub dell’innovazione: “il marchio Tortona supera perfino quello di Milano stessa, a livello internazionale” sostiene Luisa Collina del Politecnico di Milano. E aggiunge: “E’ una zona emblematica per capire le ricette della qualità per vivere. Del resto non si trova mai progettualità nei luoghi che non siano anche belli. Qui si incontrano e si integrano molti mondi. E Triennale e Politecnico sono sempre presenti”.

La mostra “Sempering” al Mudec Museo della Cultura costituirà un dialogo sulla cultura progettuale made in Italy con otto lavorazioni e manipolazioni della materia. E’ importante mantenere il legame con l’architettura in tempi di smaterializzazione.

L’assessore Cristina Tajani sottolinea come in zona Tortona si sia passati negli anni da iniziative spontanee ad architettura leggera giustamente autonoma. Anzi queste iniziative hanno finito con il valorizzare anche il Salone del Mobile, che si giova della vitalità del Fuorisalone.

Per l’assessore Franco D’Alfonso si tratta di un caso storico di marketing territoriale: dal primo grande caso di insediamento industriale (Acciaierie Riva e Ansaldo) a una zona di carbonai, poi di attività artigiane con i tipici capannoni, fino al primo fenomeno di case popolari in via Solari 40. Infine negli anni ’80 la trasformazione e la nascita del distretto del design. Un’icona nel mondo. La concorrenza per la qualità della vita non è solo “facilities” ma anche città moderna, sostenibile, aperta.

Città con diverse popolazioni e diverse velocità. Città dello “share”, della gente che ci vive. La cultura non è solo grandi marchi, ma anche i saperi del territorio. Il Fuorisalone rimarrà sempre come “fuoriluogo” con le memorie degli abitanti, patrimonio di ricchezza urbana, per valorizzare la città e le sue competenze.

Interessante anche il punto di vista di Jacopo Lareno, dell’associazione Giovani Ricercatori, che sarà presente alla Tortona Design Week 2016 con un’azione che nasce dal basso, dall’antropologia alle arti visive. “Creatività come supporto per il territorio. Non solo competizione, ma anche fattore inclusivo per la comunità” afferma.

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