Diritti tv, il Tar dà ragione a Mediaset. E Vivendi tende la mano
Una buona notizia per Mediaset in questo periodo di scalata ostile da parte di Vivendi arriva dal Tar del Lazio. Sono stati accolti i ricorsi presentati da Mediaset, MediasetPremium, Lega Calcio, Sky e Infront, annullando quanto deciso dall’Antitrust che nell’aprile scorso aveva multato i principali operatori tv nel mercato della pay-tv, nonché la Lega Calcio e al suo advisor, per un’ “intesa restrittiva della concorrenza” in materia di diritti televisivi della Serie A per il triennio 2015-2018.
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La società del Biscione era stata condannata a pagare una multa da 51,4 milioni, Infront di 9 milioni, 1,9 milioni per la Lega Clacio e 4 milioni a Sky. La ricostruzione fatta dall’Antitrust dell’andamento della gara per i diritti di Serie A, secondo cui l’esito naturale dell’asta fu stravolto da Mediaset , Sky, Lega Calcio e Infront per perseguire ciascuno propri interessi “non appare convincente sotto diversi profili”, secondo i giudici del Tar che hanno sottolineato come non sia comprensibile per quale ragione l’Autorità abbia atteso otto mesi dalla gara “per avviare i suoi poteri” mentre disponeva “sin da luglio 2014 di tutti gli elementi per poter avviare immediatamente un’istruttoria analoga a quella poi partita solo nel febbraio 2015”.
Intanto continua la scalata di Vivendi che però fa sapere si voler raggiungere un accordo. Offerta rimandata al mittente da Mediaset che considera la scalata ostile. Secondo ipotesi di stampa, il governo starebbe valutando un ingresso nel capitale Telecom, per bloccare una ipotetica cessione della quota in mano ai francesi a Orange.
La Consob sta seguendo passo a passo le operazioni per verificare la correttezza e ha sentito De Puyfontaine, Ceo del colosso delle telecomunicazioni francese Vivendi dopo che ieri era stato ascoltato anche il Cfo di Mediaset, Marco Giordani, andato anche in rappresentanza di Fininvest.
Il Ceo francese ha voluto precisare che le azioni di Vivendi sono “ispirate alla massima trasparenza e al pieno rispetto della normativa” e che il gruppo è disponibile a “fornire tutti i chiarimenti”.
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L’obiettivo resta quello di costruire un gruppo di media “paneuropeo”.
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