Demetrio Paparoni pubblica “Arthur C. Danto, Arte e Poststoria”
Demetrio Paparoni / Arthur C. Danto, Arte e Poststoria, Neri Pozza Editore
– di Greta V. Galimberti per Trendiest News –
I nomi di Arthur C. Danto (Ann Arbor 1924 – New York 2013), professore di Filosofia alla Columbia University e critico d’arte di The Nation, e dell’amico di una vita Demetrio Paparoni, critico e curatore tra i più apprezzati in Italia e all’estero, hanno quel suono, quel sapore, quel profumo tipico della cultura e del sapere, con un pizzico di qualcosa di indefinibile che ricorda i caffè artistici, letterari e filosofici dell’inizio del Novecento, quando i grandi artisti e pensatori dell’epoca si riunivano a discutere di cultura.
Il pensiero di Danto
Insomma, col grande contributo che entrambi hanno dato alla scena artistica e filosofica internazionale, sanno di buono: i numerosi libri di Danto sono stati tradotti in tutto il mondo e sono tra i più citati da chi scrive d’arte, portati in Italia proprio da Paparoni, che ha aperto il nostro paese al pensiero di Danto, pubblicando la traduzione di suoi testi, alcuni dei quali scritti appositamente, sulla rivista da lui diretta, Tema Celeste, e fungendo da suo primo editore italiano.
“Ricordo ancora le grandi discussioni attorno alla traduzione del titolo di quel libro. Allora Tema Celeste aveva la sua sede a Siracusa. Non si era ancora trasferita a Milano. Si optò per La Destituzione Filosofica dell’Arte, traduzione oggi data per scontata, ma oggetto di una scelta alquanto sofferta”, confida Paparoni della pubblicazione della traduzione di The Philosophical Disenfranchisement Of Art nel 1991.
Adesso Neri Pozza ha deciso di pubblicare una raccolta di conversazioni tra i due grandi amici, pietre miliari del panorama artistico internazionale, sotto il titolo di Arte e Poststoria. “Questo non è un libro di interviste”, spiega Paparoni, “ma di conversazioni. Con Danto e con la moglie, Barbara Westman si cenava spesso insieme a Sean Scully, uno dei più importanti artisti del mondo. Avevamo entrambi una vera passione per i dipinti astratti di Scully. Mi confrontavo con Danto, gli chiedevo consigli, in più occasioni decidemmo di pubblicare i nostri scambi di idee. Volevamo farne un libro, ma quando si ammalò ovviamente il progetto si arenò”.
A distanza di circa nove anni il libro prende corpo e arriva nelle librerie italiane. È stato Giuseppe Russo, il direttore editoriale di Neri Pozza a indurre Paparoni ad estrarre dal cassetto la raccolta di saggi che sono oggetto del libro, e a invitare il critico a scrivere una lunga prefazione che, oltre a focalizzarsi sul pensiero di Danto, spiegasse anche quello dello stesso Paparoni.
“In effetti,” precisa il critico, “l’ultimo testo, più che una conversazione, è una vera intervista. Diversi miei testi erano stati pubblicati in Cina e qualcuno nella redazione di ArtChina era a conoscenza del mio rapporto con Danto. Anche se già tradotto in Cina, mi si chiedeva di presentare Danto ai lettori della più importante rivista d’arte cinese. Quella conversazione era rimasta inedita in italiano fino ad oggi ed è stata inserita nel libro. Ovviamente di tutte le conversazioni esistono le versioni in inglese, supervisionate dallo stesso Danto”.
Demetrio Paparoni
Dal modo in cui Paparoni racconta Danto si avvertono la stima e l’ammirazione per il grande critico americano. “Non penso a me come a un critico dantiano. Ho vissuto il mio rapporto con Arthur con grande naturalezza. Sapevo bene quanto peso avesse il suo pensiero nel mondo dell’arte, ma tutto scorreva con naturalezza con lui. Sembrerà strano ma quando ho ripreso in mano i suoi libri per scrivere il saggio introduttivo di Arte e Poststoria ho sentito una scossa: improvvisamente Danto smetteva di essere solo un amico e un compagno di strada.”
La lettura del libro scorre veloce, nonostante la complessità dei temi trattati. Gli interventi del pittore Mimmo Paladino e del Filosofo Mario Perniola, che Paparoni ha coinvolto nella stesura di alcune conversazioni impreziosiscono ulteriormente il volume. Sebbene siano state realizzate in anni diversi, le conversazioni che compongono il libro si avvertono come un corpo unico, ispirato e colmo dell’emozione dell’arte.
Greta V. Galimberti
ISBN: 978-88-545-1957-2 Collana: I Colibrì Pagine: 144 Prezzo: €20,00