Covid-19 può essere causa di forza maggiore e Generare inadempimento contrattuale
Intervista al dr. Di Donato dello Studio MABE
DR. DI DONATO, È PREVEDIBILE CHE COME CONSEGUENZA DELLA PANDEMIA CI TROVEREMO PRESTO IN SITUAZIONI DI MANCATO O RITARDATO PAGAMENTO DA PARTE DEI DEBITORI?
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“Sì, il netto calo di fatturato di moltissime imprese aggiunto alla mancanza di lavoro stagionale determinato dalla presenza del COVID-19, espone i clienti finali al rischio di ritardati o mancati pagamenti.
Possiamo senz’altro aspettarci un incremento dei solleciti di pagamento da parte delle società fornitrici e probabilmente, per le legge del contrappasso, un aumento di comunicazioni, da parte dei debitori, che rappresenteranno la temporanea od impossibilità difficoltà di adempiere alle proprie obbligazioni alle scadenze pattuite”.
Il credit management
“Tutto questo porterà le aziende a ricalibrare velocemente i processi e gli strumenti di credit management, al fine di tutelare il più possibile il rischio di mancati pagamenti.
L’unico modo per sbrogliare le inevitabili matasse in cui molte aziende si ritroveranno è valutare il contratto stipulato ed esaminare le clausole contrattuali.
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Attività che lo Studio M.A.B.E. potrà erogare a tutte le società sue clienti e ad altre eventuali società del settore che lo ritenessero necessario”.
Causa di forza maggiore
Che cosa occorre verificare con maggior attenzione?
“Dal punto di vista giuridico è opportuno verificare se il contratto contempli arrecanti casi di emergenza sanitaria o eventi straordinari ed imprevedibili allo scopo di stabilire se ed entro quali limiti si configuri la cosiddetta forza maggiore o l’impossibilità sopravvenuta, che escluderebbe la responsabilità della parte inadempiente, con facoltà di risolvere il contratto.
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Qualora figurassero delle chiare clausole per la gestione di ritardi e inadempimento contrattuale per causa di forza maggiore, bisognerà però capire se il coronavirus rientri o meno in questa fattispecie. Il concetto di ‘‘forza maggiore’’ non è univoco e va valutato caso per caso. Sussiste la forza maggiore, quando l’inadempimento è dettato da un evento imprevedibile, inevitabile e non imputabile a una delle parti”.
Occorrono clausole specifiche?
In caso di mancanza di clausola specifica si devono individuare correttamente la giurisprudenza e le leggi specifiche applicabili. In linea di massima, la forza maggiore, l’impossibilità sopravvenuta della prestazione, se invocate, permettono al debitore, se congruamente provate, di essere esente da responsabilità per l’inadempimento quando e se le medesime circostanze sono direttamente e immediatamente causate dai provvedimenti legislativi o amministrativi d’emergenza o dall’evento naturalistico della diffusione del virus”.
Si parla di blocco per morosità fino al 3 maggio. Che cosa significa?
“Tutte le pratiche per morosità e quindi distacco della fornitura dei clienti inadempienti, sono state posticipate a dopo il 3 maggio. Questo significa che i clienti che non hanno pagato le bollette e sono morosi, non avranno il distacco della fornitura di energia e gas (per il momento).
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Le pratiche sono bloccate almeno fino al 3 maggio. Successivamente i fornitori dovranno studiare un piano di rientro con i clienti per saldare tutti gli arretrati dovuti”.
Il vostro Studio Legale ha preso dei provvedimenti per aiutare i propri clienti a recuperare i crediti?
“Rispetto a tale questione lo Studio Legale MABE & Partners ha dotato e sta dotando le società clienti in portafoglio di tutti gli strumenti volti a fronteggiare, alla ripresa, la pronta recuperabilità dei crediti fornendo consulenza rispetto agli accorgimenti di cui alla delibera dell’ARERA 117/2020/R/com ed altresì supportando protocolli specifici verso le c.d. grandi utenze – non PA- come , ad es., lo smobilizzo, a determinate condizioni, dei crediti da queste vantati; fornendo ogni supporto necessario a finalizzare le operazioni di factoring relative. In ogni caso, occorre che l’Autorità valuti il bilanciamento degli interessi dell’intera filiera e la tenuta di tutti i soggetti coinvolti, adottando eventuali misure di garanzia della sostenibilità economico-finanziaria.
Come si possono tutelare le Pmi italiane?
“Sono numerosi i servizi che metodicamente MABE è in grado di offrire ai suoi clienti. In questa prospettiva, una corretta gestione delle richieste di sospensione e/o dilazione dei pagamenti è uno dei tasselli fondamentali per adottare una corretta strategia.
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Il modo migliore per affrontare situazioni così critiche e complesse resta perciò una corretta strategia di gestione e recupero del credito, soprattutto in virtù dell’effetto positivo che una negoziazione ragionevole e trasparente da parte del creditore può avere nella relazione commerciale con il cliente in difficoltà.
Lo Studio Legale MABE & Partners, in pieno regime di smart working, sta ancor più di prima affiancando le PMI italiane adattando il proprio protocollo di gestione del credito da emergenza sanitaria alworkflow generato e soprattutto in generazione.
Il protocollo ha lo scopo di informare le società di utilities che erogano servizi e forniture rispetto alla gestione e recupero crediti con conseguente riorganizzazione dell’attività di riscossione”.
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Che cosa prevede il protocollo?
“Il protocollo prevede sì la sospensione temporanea dell’attività finale di recupero, nel caso il consumatore/debitore presenti ‘‘oggettive e/o documentate difficoltà ad adempiere al pagamento’’ in conseguenza all’emergenza contingente, ma che implica la messa in atto di tutte le attività prodromiche di studio e predisposizione delle azioni da effettuarsi alla ripresa delle attività economiche e processuali.
Attraverso il suddetto protocollo, molte committenti che avevano sospeso le attività, inevitabilmente toccate dall’eccezionalità della situazione, hanno ripreso a lavorare nel rispetto di quanto prescritto”.
STUDIO Legale MABE
Qui il link allo Studio Legale Mabe
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