CORONAVIRUS E INVESTIMENTI: DIVERSIFICARE E PUNTARE SU STARTUP, PAROLE D’ORDINE DI CROWDFUNDME
“In questo difficile momento economico, legato alle conseguenze dell’espansione mondiale del coronavirus, la parola d’ordine è diversificazione. Puntare tutto su titoli uguali- e spesso supervalutati- è rischioso, bisogna quindi investire su diversi asset, non legati tra loro e meglio ancora se lontani geograficamente”.
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La pensa così Tommaso Baldissera Pacchetti, amministratore delegato di CrowdFundMe, unica piattaforma di crowdinvesting (equity crowdfunding, real estate crowdfunding e corporate debt) quotata a Piazza Affari.
L’ECONOMIA REALE
Pur considerando che l’equity crowdfunding è tra i settori che hanno meno risentito, in maniera diretta, della crisi delle ultime settimane, non va comunque sottovalutato il periodo convulso e difficile che stanno vivendo, da un lato, l’economia reale, con le imprese e, dall’altro, quella finanziaria, con le Borse.
“Con tutte le persone quelli con cui parlo, alla fine il discorso cade sulla Borsa: se avessi la sfera magica per dire cosa succederà, l’avrei già usata, statene certi”.
Quel che è, invece, certo per Tommaso Baldissera è che occorre, ora più che mai, diversificare e investire, anche e soprattutto, su imprese non quotate e come tali, meno esposte alla volatilità.
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In poche parole, seguire un modello di business uguale, o almeno simile, a quello dell’equity crowdfunding che, per sua natura si concentra su startup, diverse tra loro, provenienti da differenti Paesi e spesso non ancora sbarcate sui listini.
“Non a caso su CrowdFundMe abbiamo deciso di allargare la nostra offerta e portare anche un veicolo di investimento come Sixth Millennium, dell’imprenditore e noto venture capitalist Jonathan Pacifici, che investe su startup israeliane, le quali hanno bisogno di tempo per dare grandi risultati.
Anche i nuovi progetti immobiliari sono un esempio di questa scelta e i minibond lo confermeranno nel breve periodo”.
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“Poi, ovviamente, speriamo tutti che questa crisi finisca il prima possibile e che l’economia possa ripartire. Soprattutto quella reale, fatta di aziende, stipendi e consumi.
Un’economia che noi di CrowdFundMe aiutiamo quotidianamente a crescere e a camminare con le proprie gambe”.
TROVARE NUOVA VITALITA’
“Se gli investitori, istituzionali e retail e tanti imprenditori del nostro settore accoglieranno questo appello, che non è soltanto mio, ma di buona parte della comunità finanziaria, sono convinto che potremmo presto riprenderci e trovare nuova vitalità”.
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