Considerazioni sul regolamento sulle criptovalute americane sempre più problematico

A volte, dopo una lunga e stressante giornata di lavoro, devo solo schiarirmi le idee. Faccio un giro. Di solito finisco per andare da qualche parte a pensare e riflettere. Mi piace Gantry Plaza in bassa stagione – niente turisti, solo io e quella splendida vista sullo skyline della FDR sull’acqua e quella vista.

Ultimamente, guardo e penso: “Come può la stessa America che ha costruito questi giganti che sfidano la gravità, questi monumenti alla vera innovazione americana, essere ancora titubanti nell’accettare la più grande innovazione dell’era moderna?” La tecnologia Blockchain è come le basi di questi edifici.

Non sono così vecchio, ma riesco ancora a ricordare un’America che non ha esitato a innovare. Per ora, posso solo salire in macchina, partire e sperare in un domani in cui l’America non è più riluttante.

Ho sentito parlare del CEO di Tron Justin Sun che sta pianificando un pranzo con il magnate della ferrovia moderna Warren Buffett e invitando insieme Charlie Lee, CEO di Litecoin [ Informativa completa: l’autore possiede Litecoin, bitcoin, Tron e Pundi X] .

Entrambi gli innovatori stanno cercando di convincere la generazione precedente che la blockchain non è un gioco da ragazzi. Non sono così sicuro che l’incrollabile Buffett sarà facilmente influenzato, con la sua mentalità non dissimile dall’attuale posizione dei regolatori americani.

A parte il passato leggendario del bitcoin, i progetti blockchain si stanno piegando all’indietro per soddisfare le esigenze dei regolatori, alcuni addirittura spingendo fino alla ricerca della certificazione ISO 37001 per rimanere al di sopra del livello. Questo è un clima economico pieno di americani affamati di cambiamento, e rimane una questione bipartisan , con entrambe le parti che fanno appello alle potenze che stanno lottando per sostenere che possiamo stare al passo con il resto del mondo.

Sebbene altri paesi abbiano visto le loro tumultuose transizioni normative, molti in Asia hanno iniziato ad abbracciare la tecnologia e le opzioni di pagamento con un enorme sostegno pubblico. Con aziende come Litecoin e Pundi X che lavorano a un ritmo febbrile per raggiungere l’adozione pubblica, l’intero continente potrebbe lasciarci a tentare di tenere il passo. Sta succedendo ora: vai a un numero qualsiasi di rivenditori asiatici e chiedi di usare criptovalute, e lanceranno un portale di transazioni più velocemente di quanto tu possa dire Lightning Network.

A parte il quadro normativo, credo che l’adozione da parte dell’opinione pubblica asiatica stia compiendo un passo in avanti verso l’America, ma spesso non è inclusa l’inclusione finanziaria. Ci sono un gran numero di commercianti non bancari o non bancari e agli individui viene improvvisamente offerto un posto al tavolo di un’economia cooperativa. Pro e contro, le cause della giustificata trepidazione da parte dei regolatori americani, creano una conversazione ciclica. Tuttavia, credo che l’eccessiva regolamentazione corra il potenziale rischio di soffocare l’innovazione.

I sostenitori del settore sostengono coraggiosamente la propria posizione con un grido unificato di “Non lasciarti indietro” contro una forte opposizione con il timore che la criptovaluta possa potenzialmente aumentare il valore del dollaro USA. Questa mentalità è più recente eco in Congresso, con la loro moratoria o n lo sviluppo di Facebook Libra, con conseguente uno spettacolo pubblico. Le affermazioni sul potenziale del bene di essere “troppo grandi per fallire” e la capacità implicita, se applicata su una scala abbastanza grande, di rovesciare l’economia mondiale è una testimonianza del monopolio sociale che Facebook pone già.

Tuttavia, non credo che questo dovrebbe essere un motivo per trattenere l’adozione di altri progetti che chiaramente non sono inclini al dominio del mondo (non che Libra lo sia necessariamente). Ci sono progetti che mirano a risolvere i problemi del mondo reale e hanno la tecnologia per farlo. Mi chiedo come un argomento che ho visto polarizzare al Congresso possa arrivare a un mezzo felice.

Questi pensieri mi consumano quotidianamente mentre combatto tra le ondate di clacson bestie di metallo conosciute con affetto come “folla di ponti e tunnel”. Di recente mi sono reso conto: forse il “traffico” è il vero problema. Aziende come Facebook intimidiscono il Congresso perché controllano il traffico. Anche se non è affatto estremo come le leggi sulla censura cinese, Facebook ha dimostrato di possedere la capacità di controllare gran parte di ciò che vedi su Internet (anche oltre i confini del tuo feed di notizie). Una società del genere, con una profonda presa sulla tua dieta quotidiana di contenuti, avere improvvisamente il controllo della propria valuta sovrana è un po ‘una pillola difficile da ingoiare.

Ma si riduce ancora a questo: il traffico. Abbiamo l’infrastruttura per il traffico: a volte può essere un nido complicato di topo, ma in qualche modo ci riusciamo. Il nostro paese ha le strade in atto per dirigere (con un certo grado di precisione) tutte le auto, gli aerei, le barche, i treni e i satelliti in un quasi stato di armonia.

Alcuni bit e byte non dovrebbero essere così difficili, giusto? Se si presume che un bene sia qualsiasi cosa il libro bianco affermi, è stato dato il via libera ed è responsabile dopo la verifica da parte di terzi che sono composti da esperti comprovati nel campo per assicurarsi che tali beni “rimangano nella loro corsia”, ciò potrebbe significare lavori – lavori americani.

Proprio come nessuno ha visto arrivare, la grande distesa di “nastro autostradale” a otto corsie che collega le città di questa nazione per il miglioramento di tutti coloro che si avventurerebbero su ruote, così ci sono anche paraocchi per questa prossima inevitabile fase di progresso. La prossima opportunità per l’America di mostrare al mondo di cosa è fatta. Allora non avevamo paura e non dovremmo esserlo ora. Le autostrade sono già in costruzione. È nostro compito raggiungere un accordo in cui la gomma incontra la strada.

Le informazioni fornite qui non costituiscono consulenza in materia di investimenti, tasse o finanziamenti. Si consiglia di consultare un professionista autorizzato per consigli sulla propria situazione specifica.