Il Prof. Carlo Cottarelli e la situazione italiana oggi
Ecco che cosa pensa della situazione italiana il Prof. Carlo Cottarelli, Direttore Osservatorio Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Visiting Professor Università Bocconi di Milano.
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Ricordiamo che dal settembre 1988 ha lavorato per il Fondo monetario internazionale nell’ambito del quale ha fatto parte di diversi dipartimenti: Dipartimento europeo, del quale è stato vicepresidente; il Dipartimento monetario e dei capitali; il Dipartimento Strategia, Politica e Revisione, del quale è pure stato vicepresidente, occupandosi tra l’altro di riforma della sorveglianza; il Dipartimento Affari Fiscali.Nel 2001 è stato Senior Advisor nel Dipartimento Europeo come responsabile per la supervisione della attività del FMI in una decina di Paesi, ed è capo della Delegazione del FMI per l’Italia e per il Regno Unito. In passato è stato capo delle delegazioni del FMI per diversi Paesi europei tra i quali l’Ungheria e la Turchia.
IL SETTIMO PECCATO CAPITALE
Probabilmente il settimo peccato capitale italiano non sussisterebbe se riuscissimo a porre rimedio agli altri 6”, sigilla così il suo intervento il Prof. Cottarelli al Rotary Club Milano Porta Vercellina illustrando il suo libro “I 7 peccati capitali dell’economia italiana”, accompagnato da slides di grafici che raffigurano l’Italia spesso in condizioni precarie e svantaggiate, rispetto agli altri Paesi, anche europei.
Evasione fiscale, burocrazia, corruzione, lentezza della giustizia civile, calo demografico, divario economico e sociale tra nord e sud sono i sei peccati di cui si macchia il Paese Italia e che comportano seri problemi per una crescita economica regolare. Peccati che oltre ad affaticare il lavoro, la produttività e gli investimenti delle aziende italiane, allontanano gli interessi economici di partner stranieri.
Un esempio su tutti, il più eclatante: sono 31 miliardi di euro i costi di cui devono farsi carico ogni anno le piccole e medie imprese presenti in Italia, per la sola compilazione della modulistica necessaria alla trafila burocratica.
CONVIVERE CON L’EURO
I primi sei peccati hanno un percorso stratificato nella storia e nella società italiana che, raramente o mai sanati, hanno procurato il settimo: l’incapacità di convivere con l’Euro.
Ciò non significa, come espresso più volte dal prof. Cottarelli nelle varie interviste degli ultimi giorni, che sia necessario uscire dall’Euro, anche perché mossa politica che costerebbe al Paese sacrifici e perdite spropositate, ma piuttosto la necessità di arrivare a riformare il palinsesto legislativo al fine di rendere più agevole lo sviluppo economico partendo dalla base, cioè dalle imprese produttive.
Riforme che avrebbero un peso specifico economico molto importante, a volte forse troppo e da qui la difficoltà ad affrontarle. La situazione attuale fa sì che lo spread sia ancora, seppur alto, accettabile, ma ciò non toglie che sia assolutamente necessario intervenire affinché la situazione non peggiori.
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Troverete a questo link la recensione del libro “I 7 peccati capitali della politica italiana” di Carlo Cottarelli, a firma della Prof. Renata Targetti Lenti, apparsa su LAVOCE lo scorso marzo.
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