Capri celebra Brigitte Bardot: il mito sul set de Il Disprezzo raccontato tra cinema e isola
Capri omaggia Brigitte Bardot con la proiezione de “Il Disprezzo
Capri celebra la figura di Brigitte Bardot con una proiezione speciale de Il Disprezzo (Le Mépris, 1963) di Jean‑Luc Godard, offrendo un’occasione di riflessione sul rapporto tra musa, luogo e memoria cinematografica. L’evento mette in luce l’eredità artistica del film girato parzialmente sull’isola azzurra, il valore storico delle sue immagini e il ruolo centrale della Bardot nella costruzione dell’immaginario mediterraneo del cinema francese. La scelta di Capri come cornice rafforza il dialogo tra paesaggio reale e iconografia filmica, confermando il legame duraturo tra territorio e produzione culturale.
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La proiezione de Il Disprezzo si inserisce nel contesto del festival cinematografico internazionale giunto alla sua trentesima edizione, sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Campania, con il contributo di partner istituzionali e privati. La scelta dell’opera di Godard non è casuale: il film, tra i capisaldi della Nouvelle Vague, è stato girato anche a Capri, con sequenze memorabili ambientate alla Casa di Malaparte, che restano emblematiche dell’incontro tra architettura, luce e paesaggio marino. La figura di Bardot, protagonista assoluta, viene così ricollocata nel contesto storico‑culturale dell’isola, richiamando appassionati, studiosi e un pubblico più ampio interessato alla storia del cinema europeo.
FAQ
- Che film sarà proiettato a Capri? La proiezione prevista è de Il Disprezzo (Le Mépris, 1963) di Jean‑Luc Godard.
- Perché Il Disprezzo è significativo per Capri? Il film include riprese sull’isola, in particolare alla Casa di Malaparte, contribuendo a fissare Capri nell’immaginario cinematografico internazionale.
- Chi è omaggiata dall’evento? L’omaggio è dedicato a Brigitte Bardot, musa del film e icona del cinema mondiale.
- Qual è il contesto istituzionale dell’iniziativa? L’evento fa parte del festival internazionale di cinema alla sua trentesima edizione, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Campania.
- Dove si svolgerà la proiezione? La proiezione è prevista nella Certosa di San Giacomo a Capri.
- Il film è collegato alla Nouvelle Vague? Sì, Il Disprezzo è considerato uno dei film‑manifesto della Nouvelle Vague francese.
la giornata omaggio e il programma della proiezione
La giornata omaggio è programmata per martedì 30 dicembre e si articola in momenti pensati per valorizzare l’opera e il contesto caprese. L’appuntamento centrale è fissato alle ore 12:00 nella Certosa di San Giacomo, dove la proiezione sarà preceduta da brevi introduzioni curate da critici e storici del cinema invitati dal festival. L’organizzazione prevede l’allestimento di uno spazio accogliente per il pubblico, con posti numerati e soluzioni logistiche tese a garantire l’accessibilità e il rispetto delle norme di sicurezza. La giornata include inoltre incontri informali con curatori della mostra del Centro Sperimentale di Cinematografia e la possibilità di visite guidate alla Certosa per mettere in relazione il luogo con le immagini del film.
Il programma è stato pensato per favorire il dialogo tra memoria cinematografica e paesaggio isolano: dopo la proiezione è previsto un breve dibattito con interventi programmati da studiosi che approfondiranno temi quali la regia di Jean‑Luc Godard, il contributo attoriale di Brigitte Bardot e le scelte visive legate alle riprese a Capri. Gli organizzatori hanno predisposto materiale informativo e schede filmografiche disponibili per i partecipanti, mentre la gestione degli ingressi sarà coordinata dal personale del festival per ottimizzare i flussi. L’evento, parte della trentesima edizione del festival, è supportato da istituzioni e partner che ne garantiscono la qualità tecnica e culturale.
la storia del film e il legame con l’isola
Il Disprezzo nasce nel 1963 come prodotto emblematico della Nouvelle Vague, firmato da Jean‑Luc Godard e concepito come riflessione sul cinema stesso, sul mercato e sulla crisi dei rapporti umani. La sceneggiatura, ispirata in parte al romanzo di Alberto Moravia, mette al centro una coppia in dissoluzione, interpretata da protagonisti di rilievo, tra cui la figura carismatica di Brigitte Bardot. La pellicola si caratterizza per un uso deliberato della frammentazione narrativa, dell’ellissi e di scelte visive che interrogano lo spettatore sul ruolo dell’autore e dello spettatore nella costruzione del senso cinematografico.
La connessione con Capri è funzionale non soltanto alla spettacolarità delle immagini: le sequenze girate alla Casa di Malaparte e lungo i prospetti rocciosi dell’isola fungono da controcampo architettonico ed emotivo, amplificando i temi del film attraverso la tensione tra bellezza naturale e disintegrazione affettiva. L’architettura isolana, con le sue linee audaci e il rapporto diretto con il mare, si presta a diventare coprotagonista, trasformando luoghi riconoscibili in simboli della modernità e dell’alienazione che Godard intende documentare.
La presenza di attori come Michel Piccoli e Jack Palance contribuisce a rendere il film un crocevia internazionale, dove la produzione europea dialoga con dinamiche hollywoodiane e col mercato cinematografico. L’impatto di queste scelte produttive e interpretative ha consacrato Brigitte Bardot non solo come icona estetica, ma come figura capace di incarnare una nuova rappresentazione femminile sullo schermo, ambigua e potente. Le riprese sull’isola consolidano tale immagine, mantenendo viva la memoria storica del film nel tessuto culturale di Capri.
la Certosa e la mostra sulla donna nel cinema
La Certosa di San Giacomo si configura come sede ideale per l’omaggio a Brigitte Bardot, con spazi capaci di ospitare proiezioni, incontri e una mostra tematica in dialogo con il patrimonio architettonico dell’isola. L’antico complesso monastico, collocato in posizione panoramica, offre un contesto che unisce valore storico e funzionalità per eventi culturali: il chiostro e le sale affacciate sul mare consentono una fruizione intensa e contemplativa delle opere filmiche, mentre la struttura garantisce percorsi espositivi idonei per allestimenti museali temporanei. La scelta della Certosa risponde a esigenze di prestigio scenico e di capacità ricettiva, favorendo la partecipazione di pubblico specializzato e di appassionati.
All’interno della Certosa, l’allestimento della mostra del Centro Sperimentale di Cinematografia intitolata _La diaspora della donna_ è pensato per stabilire un confronto diretto tra immagini d’archivio, materiali critici e il paesaggio caprese che funge da corrispettivo visivo alle tematiche esposte. Il percorso espositivo indaga trasformazioni di ruolo e rappresentazione femminile nel cinema attraverso pannelli, fotografie e testi critici selezionati, promuovendo una lettura storico‑critica che integra proiezioni e dibattiti. La collocazione delle opere nelle sale della Certosa mira a mettere in risalto la relazione tra spazio, memoria e identità di genere, in un contesto che valorizza la riflessione accademica e l’esperienza del pubblico.
Per l’occasione, gli spazi della Certosa sono stati organizzati con attenzione alla logistica e all’accessibilità: percorsi guidati, punti informativi e postazioni per il materiale didattico affiancano la sala proiezioni, mentre i curatori garantiscono visite accompagnate che spiegano la genesi della mostra e i criteri di selezione dei materiali. Il dialogo tra la proiezione de Il Disprezzo e l’esposizione favorisce una lettura plurale del ruolo femminile nel cinema, collocando l’icona di Brigitte Bardot all’interno di un discorso più ampio sulle rappresentazioni e sulle dinamiche produttive che ne hanno plasmato l’immagine.
FAQ
- Dove si svolge l’omaggio a Brigitte Bardot? Nell’ambito del festival, la proiezione e la mostra si tengono presso la Certosa di San Giacomo a Capri.
- Che tipo di mostra è esposta nella Certosa? Si tratta de _La diaspora della donna_, a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia, che analizza l’evoluzione della figura femminile nel cinema tramite materiali d’archivio e testi critici.
- La Certosa è attrezzata per eventi cinematografici? Sì: dispone di sale idonee per proiezioni, spazi espositivi e servizi logistici per pubblico e operatori.
- Come si integra la mostra con la proiezione de Il Disprezzo? La mostra fornisce un quadro critico e storico sulla rappresentazione femminile che arricchisce l’interpretazione del film, creando un dialogo tra immagine filmica e analisi culturale.
- Saranno previste visite guidate alla mostra? Sì, i curatori hanno predisposto visite accompagnate e materiali informativi per approfondire i contenuti espositivi.
- La scelta della Certosa ha un valore simbolico? La collocazione nell’antico complesso valorizza il rapporto tra memoria storica e paesaggio, offrendo un palcoscenico adatto al confronto tra cinema e contesto territoriale.




