“Energia e gas non possono essere solo la bolletta che arriva a casa, ma devono diventare un servizio utile e rilevante per la tua vita e i tuoi progetti” dichiara Wekiwi sul suo sito wekiwi.it
Dalla homepage si seleziona la commodity d’interesse e si avvia un breve percorso guidato, da soli o con l’aiuto di configuratore e supporto via chat. Una volta creata un’area personale, si possono effettuare tutte le principali operazioni di gestione (volture, aumenti di potenza, ecc.). Si sceglie una carica mensile, ma a fine trimestre viene addebitato solo quanto effettivamente consumato, a un prezzo scontato del 10% circa. In più l’app di Wekiwi permette di monitorare i consumi e risparmiare ancor di più sulla bolletta.
Il servizio è proposto a tutti, non occorre avere una casa “domotica” o essere un’azienda: sul sito c’è anche uno shop che propone spesso promozioni ai clienti su molti prodotti e materiali elettrici di ultima generazione.
Chiediamo a Massimo Bello, founder di Wekiwi, come sintetizzerebbe i vantaggi per i clienti di questo innovativo servizio: “Anzitutto bisogna gradire il fatto che tutto è online.
E’ questa nuova modalità di fruizione che caratterizza Wekiwi. Poi si tagliano tutti i costi, come è ben evidenziato sui siti che confrontano le offerte presenti sul mercato. Per non parlare della semplicità di utilizzo del sito”.
Che cosa vi permette di contenere i costi? “Il nostro servizio è solo online, non abbiamo un reparto commerciale esterno”. In effetti il cliente può scegliere benissimo da solo il contratto che gli interessa senza alcun bisogno di uno staff di commerciali che vadano a visitarlo a casa: in ogni caso l’help desk funziona benissimo.
Ma chiediamo ancora a Massimo Bello “Come affronterete il tema del canone RAI in bolletta?”
“E’ spiacevole lanciare un nuovo servizio e dover già fatturare ai clienti un canone non nostro, quando noi ci proponiamo proprio per tagliare i costi” ci risponde “Ma sarà solo la fase iniziale. Piuttosto si dovranno affrontare un po’ di problemi con le anagrafi immobiliari, che non sono ben allineate con i dati sugli impianti elettrici. Non vorremmo che qualche nostro cliente fosse costretto a pagare due volte il canone RAI solo perché non ha ben segnalato la sua residenza o perché ha due contatori nello stesso edificio”.