Fabrizio Capaccioli, Company Director di ASACERT, parla del progetto AWorld
Tre grandi temi: Ambiente, Sociale e Governance. L’innovativa app del progetto AWorld
“La crisi pandemica è stata il culmine di un sistema che non poteva più funzionare, mettendo in evidenza tutte le crepe di un approccio che doveva essere superato” esordisce Fabrizio Capaccioli, Company Director ASACERT, nel corso della riunione conviviale che ha visto Rotary Club Milano Porta Vercellina e Rotary Club Passport Innovation condividere il tema “ONE MILLION ACTION. Insieme alle Nazioni Unite sulla strada per la sostenibilità verso il 2030”.
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“Dagli infarti finanziari alle emissioni incontrollate di Co2, alle bolle immobiliari, tutti eccessi che hanno condotto ad un sistema in-sostenibile” prosegue Fabrizio Capaccioli “Poi, finalmente, si è fatta strada la finanza illuminata, che decide di introdurre i fattori ESG e iniziamo tutti a capire che i temi focali su cui proseguire riguardano tre gradi temi: Ambiente, Sociale e Governance”.
Il progetto AWorld da una stratup italiana
“Contestualmente, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile prevede nei 17 obiettivi, un urgente appello all’azione per il mondo. Nasce il progetto AWorld da una stratup italiana, che aiuta a diffondere comportamenti sostenibili tra cittadini e aziende, attraverso pratiche quotidiane di gamification. L’app è stata scelta dall’ONU come promotrice ufficiale della campagna Act Now – una sfida aperta a tutti i verso la sostenibilità. Ognuno deve fare la propria parte, a partire da gesti semplici e quotidiani, attività che, registrate sull’app con un semplice tocco, premiano gli utenti ed i Team di cui fanno parte, attribuendogli un punteggio e facendone crescere il valore”.
Intervista a Fabrizio Capaccioli
Caro Fabrizio, nel tuo ruolo di presidente di un club rotariano di nuova generazione come il Passport Innovation, e con la tua vasta esperienza in materia “green”, come pensi di concretizzare progetti di ampio respiro in campo ambientale?
“Il Rotary Club Passport Innovation, lancia dal proprio Team, già costituito e attivo sull’app di AWorld, una sfida aperta a tutti i club rotariani, senza limiti territoriali, senza preclusioni di appartenenza o ancoraggi, in uno spirito di condivisione massima, inclusione e collaborazione. Ogni Club e, al suo interno, ogni socio, sono chiamati a fare la propria parte e dare il proprio contributo al raggiungimento di questo grande obiettivo: mettere in pratica azioni sostenibili, in un lasso di tempo di 12 mesi. Alla fine del periodo il Club più virtuoso otterrà un “Sustainable green gift”, un numero di alberi pronti per essere messi a dimora in aree urbane ed extra urbane, in favore di onlus, associazioni, enti che abbiano uno scopo compatibile con i valori rotariani, indipendentemente dal luogo del mondo in cui svolgono la loro attività”.
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Che obiettivi è ragionevole porsi a livello mondiale?
“L’ONU chiede di contenere gli effetti del surriscaldamento globale entro 2050. La transizione verso standard a emissioni pari a zero di CO2 richiede un’azione immediata per ottenere maggiore consapevolezza, innovazione, migliori processi per calcolare, tenere traccia e comunicare la CO2 incorporata. Motore di questo processo oltre ai cittadini, parte attiva con i propri comportamenti, sono le città. Il perché occorra concentrarsi sulle città appare chiarissimo con la semplice lettura di pochi dati globali: attualmente le città coprono circa il 3% della superficie terrestre ma da esse scaturisce addirittura il 70% delle emissioni mondiali di CO2. Ed ancora, i centri abitati consumano ben il 78% dell’energia primaria globale. Una situazione che senza interventi decisi è destinata persino a peggiorare tenendo conto che se adesso il 54% della popolazione mondiale è concentrata nelle città, questa percentuale è destinata a crescere fino al 68% nel 2050”.
Il contrasto al cambiamento climatico
“E’ importante tenere in considerazione che gli edifici rappresentano un grande potenziale nel raggiungimento degli obiettivi di contrasto al cambiamento climatico poiché sono responsabili del 36% di tutte le emissioni, del 40% di energia, del 50% di estrazione di materie prime nella Ue, del 21% del consumo di acqua. Dobbiamo muoverci nella direzione di migliorare la qualità della vita negli ambienti quotidiani, garantirne un maggiore benessere e comfort termico, acustico, visivo, respiratorio: questi sono i grandi temi di cui deve occuparsi il settore edilizio per evolversi nella direzione giusta. Avvalendosi di sistemi di misurazione delle performance quali-quantitative per un approccio energetico-ambientale sostenibile, anche grazie ai Protocolli studiati e applicati a livello internazionale da GBC Italia. Imparare a misurare le emissioni, i consumi, il benessere. Un’operazione fondamentale affinché possiamo calcolare come questi differenziali impattino non solo sui costi di gestione, ma anche sulla qualità della vita delle persone”.
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Come desideri concludere questa intervista?
“Noi siamo pronti ad agire, perché Ther’s No Planet B!”
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