Ascolto della radio in calo nel 2018. Crescono in pochissimi
Ascolto della radio in calo nel 2018. In top ten crescono solo Radio Italia, Radio 24 e Kiss Kiss. Rtl 102.5 sempre leader
ASCOLTI IN CALO
L’ascolto della radio nel 2018 risulta in calo rispetto al 2017, il totale ascoltatori nel giorno medio scende sotto i 35 milioni (34.703.000, -2,1%) e quasi tutte le maggiori emittenti nazionali subiscono moderate flessioni rispetto all’anno precedente. Crescono solo, nella top ten, Radio Italia (+0,5%), Radio Kiss Kiss (+18,9%) e Radio 24 (+3,4%) (fonte TER – Tavolo Editori Radio)
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Pur in calo del 7,2% anno su anno, Rtl 102.5 si conferma outsider per ascolti, prima assoluta con 7.727.000 ascoltatori e un distacco di oltre 2 milioni dalla follower Rds a quota 5.563.000 (-2,4%). Commenta l’editore Lorenzo Suraci: “La nostra forza è fare un prodotto sempre in diretta 24 ore su 24, sempre in costante filo diretto con i nostri ascoltatori. Le nostre parole d’ordine rimangono sempre le stesse, anche per il futuro: professionalità, puntualità e trasparenza”.
Ottimi risultati per il Gruppo Sole 24 Ore, dove Radio 24 ha vissuto un anno da record: “Siamo particolarmente soddisfatti – commenta il vicedirettore esecutivo Sebastiano Barisoni – anche della progressione nel corso del 2018, visto che nel secondo semestre Radio 24 ha segnato +7% rispetto al primo semestre, registrando un ottimo apprezzamento del nuovo palinsesto”. Particolarmente positivo anche il dato del quarto d’ora medio, in crescita del 5,2% rispetto al 2017, un dato fondamentale per la raccolta pubblicitaria.
Anche Eduardo Montefusco, presidente di Rds, seconda nel ranking, pone l’accento sull’ascolto nel quarto d’ora medio, fondamentale per le pianificazioni pubblicitarie, per cui Rds è terza, e soprattutto fa notare la crescita degli ascolti nel Nord Italia e in particolar modo in Lombardia.
Radio Italia, terza tra le più ascoltate, è l’unica tra le prime tre ad essere in attivo. “Evidentemente il lavoro svolto nell’ultimo anno – dice l’editore e presidente Mario Volanti – ha prodotto questi ottimi risultati e ciò non era assolutamente scontato, anche in relazione alla crescente situazione di alta competitività presente nel settore. Alcuni cambiamenti nel palinsesto e nelle conduzioni rappresentavano un’incognita che evidentemente è da ritenersi positiva”.
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