App per live streaming, arriva Meerkat

App per live streaming, Meerkat fa passi da gigante e mette paura a colossi come Twitter. In pochi giorni, ha già raggiunto la quota di 150 mila utenti e permette di trasmettere live tutto quello di cui gli utenti sono testimoni: che sia una partita di calcio o un’evento di cronaca. Naturalmente, pure Youtube trema.

Ben Rubin, Ceo e co-fondatore della app, spiega al Wall Street Journal che non sarà un fuoco di paglia: “Vogliamo essere la piattaforma primaria di contenuti generati da utenti”. Il quotidiano aggiunge che Meerkat potrebbe conquistare larghe fette di politici, intenzionati ad aggiornare costantemente i propri elettori sulle iniziative. Potrebbe avere effetti immediati, ossia sulle elezioni americane del 2016.

Dal 27 febbraio, l’app è disponibile su piattaforma iOS. E’ stata presentata dal Ceo al festival South by Southwest, in Texas. L’immediatezza Meerkat la deve al collegamento con Twitter, ma il social network successivamente ha acquistato Periscope, un’altra app per lo streaming, tagliando la possibilità agli utenti di Meerkat di far arrivare automaticamente ai follower la notifica dell’inizio delle trasmissioni. In pratica, lo streaming rimane, ma viene azzoppata la distribuzione: “Questa mossa non fa che confermare che siamo diventati importanti” ringhia Ben Rubin, che ha alle spalle due anni di lavoro sull’app.

Meerkat è anche semplice: consiste in una schermata principale, una pagina personale e una per scoprire gli account più attivi. Nella prima è possibile selezionare gli streaming delle persone che seguiamo e iniziare uno stream personale. Per farlo, è sufficiente inserire una breve descrizione e premere “Stream”. Da questo momento, siamo in diretta. Si può anche programmare l’inizio del live a un orario ben preciso. Su Twitter comparirà |LIVE NOW| *testo* #meerkat seguito dal link alla diretta. Personaggi famosi stanno dando una mano a Meerkat: dal conduttore americano Jimmy Fallon al rapper Snoop Doog. La Bbc l’ha utilizzato per trasmettere le immagini della protesta di Ferguson. E i finanziamenti non mancano: nell’ultima settimana, sono arrivati 12 milioni di dollari.