Alitalia, nessun cambio al vertice ma resta il nodo degli esuberi

L’a.d. Cramer Ball e il vice presidente James Hogan restano per ora al loro posto. Alitalia smentisce le indiscrezioni di stampa che davano i vertici della compagnia di bandiera in uscita. Resta però sul tavolo il nodo degli esuberi che potrebbero pesare sullo Stato.

Ed è scontro con i sindacati. L’azienda ha chiesto un congelamento degli scatti di anzianità ma né l’azienda né il sindacato vogliono trattare. Le sigle sindacali vogliono prima avere il piano di ristrutturazione per capire il numero degli esuberi. Ma Alitalia ha annunciato che presenterà il piano solo tra due settimane.

Nell’incontro tra azienda e sindacato Alitalia ha chiesto il congelamento a gennaio e febbraio degli scatti di anzianità. Una misura che riguarda solo una parte del personale di volo, (dei 5 mila piloti e assistenti di volo quelli con più di 24 anni di anzianità non maturano più scatti). Questa misura comporterebbe un risparmio di 3-4 milioni l’anno.

Per ora il sindacato non si pronuncia e infatti la riunione è stata aggiornata. Vogliono prima avere il piano di ristrutturazione e capire quanti saranno gli esuberi per poi poter trattare. Si parla di 1500 esuberi ma il numero non è ancora ufficiale.

In attesa del piano sugli esuberi, Alitalia smentisce i rumors sul cambio al vertice confermando la piena fiducia in Cramer Ball.  “La notizia è destituita di ogni fondamento”, precisano fonti della compagnia, ricordando che il cda e l’Assemblea dei soci hanno recentemente approvato e avviato la seconda fase del piano industriale messa a punto dall’a.d. Cramer Ball rinnovandogli implicitamente la “piena fiducia”.

Insomma per ora la situazione di Alitalia è in stallo. Con la compagnia che smentisce i rumors e i sindacati che aspettano il piano di ristrutturazione. Che Alitalia dovrebbe presentare in vista del nuovo incontro che dovrebbe tenersi il 10 gennaio. Bisognerà quindi aspettare il nuovo anno per sapere le sorti di Alitalia.