Adidas e Runtastic: un accordo che sfida i braccialetti Nike
Adidas e Runtastic, il colosso dello sportwear ha acquistato la popolare app dedicata all’attività dei runners per 220 milioni di euro.
Un colpo da biliardo per il magnate Axel Springer, il gigante dei media che ne aveva acquistato il 50.1% della società negli scorsi anni.
Una fortuna per Florian Gschwandtner, René Giretzlehner, Christian Kaar e Alfred Luger, i quattro studenti dell’università di Hagenberg che fondarono la start up nel 2009 a Linz, in Austria, rielaborando su larga scala quel progetto universitario.
Runtastic è diventato in breve tempo una delle app preferite da chi fa jogging, ma anche esercizi in palestra o si muove in mountain bike, fornendo dati precisi e dettagliati su percorso, calorie e tempo del proprio sforzo fisico, arrivando a coinvolgere in questi anni più di 70 milioni di utenti.
Una vera e propria comunità, cresciuta esponenzialmente grazie anche alla passione di condividere sui profili Facebook i risultati raggiunti durante gli allenamenti.
Adidas ne ha percepito le potenzialità ancora non del tutto sviluppate e ha deciso di investire sul prodotto, sborsando una cifra considerevole.
L’accordo tra Adidas e Runtastic, ormai definito, è stato annunciato nelle scorse ore dal Ceo e co-fondatore Gschwandtner:
“E’ un giorno davvero speciale per la nostra comunità; mi viene difficile credere che appena cinque anni fa, quattro giovani fondatori (tutti provenienti dalle campagne austriache) ebbero una visione capace di rendere il mondo un posto più attivo e in salute – ha spiegato il ragazzo austriaco – Abbiamo motivato milioni di persone a far attività fisica. Questo è molto cool”.
Runtastic, almeno per il momento, non avrà uno spazio fisico nel quartiere generale di Adidas a San Francisco ma continuerà a lavorare nei propri uffici di Linz, come un’entità separata dal colosso americano, che crede però molto nel progetto e conta di contrastare l’applicazione-braccialetto FuelBand di Nike che da anni accompagna gli sportivi durante le corse nei parchi cittadini.
Una sfida ad alto contenuto di milioni visto l’esborso di Adidas, pronta già il lancio di una versione rivisitata dell’app entro la fine del 2015, perchè “The best is yet to come”.