23andMe come eliminare definitivamente i tuoi dati personali dai database genetici online

la crisi finanziaria di 23andme
23andMe ha dominato il mercato dei test genetici diretti al consumatore, offrendo una soluzione accessibile per l’analisi del DNA e la scoperta delle origini familiari. Tuttavia, dopo un picco di capitalizzazione che ha sfiorato i 6 miliardi di dollari, l’azienda ha subito un rapido e drammatico declino, attestandosi oggi su valori intorno ai 50 milioni di dollari. Questa caduta è frutto di difficoltà finanziarie legate all’incapacità di generare profitti sostenibili e di onorare debiti importanti derivanti dagli investimenti preliminari. A complicare ulteriormente la situazione si aggiunge un esborso di 30 milioni di dollari nel 2024 per chiudere una class action causata da una grave vulnerabilità che ha compromesso la sicurezza dei dati personali degli utenti. Il risultato è una procedura di riorganizzazione aziendale sotto la protezione del Chapter 11 del Bankruptcy Code statunitense, che prelude alla possibile vendita o dismissione delle attività. Chi ha affidato informazioni genetiche a 23andMe deve pertanto valutare attentamente le implicazioni di questo scenario e considerare la necessità di tutelare i propri dati personali.
come cancellare i dati personali dal sito
Per chi desidera interrompere il rapporto con 23andMe e cancellare i propri dati genetici dal sistema, è fondamentale seguire una procedura precisa e tempestiva. Innanzitutto, l’utente deve accedere al proprio account tramite il sito ufficiale. Da qui, è necessario navigare nella sezione Impostazioni e scorrere fino alla voce dedicata ai Dati 23andMe. Qui è disponibile un’opzione per visualizzare le informazioni personali salvate. Prima di procedere alla cancellazione definitiva, si consiglia di scaricare il pacchetto completo dei dati, così da conservarne una copia privata e garantire la continuità delle informazioni in proprio possesso.
Per completare la cancellazione, nella stessa schermata è presente il comando Elimina dati, che rimuove in modo permanente tutte le informazioni associate al profilo. Dopo aver confermato questa operazione, l’utente riceverà una email di conferma che richiede una seconda approvazione, una misura di sicurezza ulteriore per evitare cancellazioni accidentali. L’intero processo è semplice ma irreversibile, rendendo essenziale agire con decisione e consapevolezza.
Inoltre, nella pagina Preferenze all’interno delle impostazioni, è possibile richiedere la distruzione fisica dei campioni biologici inviati per il test. Questa opzione è cruciale per chi vuole eliminare ogni traccia materiale legata alla propria analisi genetica. Sempre nelle impostazioni, attraverso la sezione Consensi per la ricerca e i prodotti, è possibile revocare il consenso alla condivisione dei dati con terze parti, impedendo così l’uso dei dati a fini di ricerca o sviluppo in modo non autorizzato.
Vista la difficile situazione finanziaria e la riorganizzazione aziendale in atto, è consigliabile procedere con queste operazioni prima che eventuali cambi di gestione o cessioni compromettano ulteriormente la tutela dei dati personali.
diritti degli utenti e protezione della privacy
Gli utenti di 23andMe godono di importanti diritti tutelati dalla legislazione, in particolar modo dalle normative californiane come il California Consumer Privacy Act (CCPA), che offre un robusto quadro di protezione dei dati personali. Queste norme garantiscono agli interessati la possibilità di accedere, modificare, limitare l’uso e richiedere la cancellazione completa delle proprie informazioni genetiche conservate dall’azienda. Il diritto alla privacy nel campo dei dati genetici riveste una rilevanza estrema, dato il carattere altamente sensibile e irripetibile di tali dati.
A seguito della procedura di cancellazione, 23andMe è obbligata per legge a rimuovere non solo i dati digitali, ma anche ad assicurare la distruzione fisica dei campioni biologici – ove espressamente richiesto. Ciò rappresenta un passaggio fondamentale per evitare potenziali usi non autorizzati o futuri impieghi in attività di ricerca a cui l’utente non ha aderito esplicitamente. Parallelamente, è essenziale esercitare il diritto di revoca del consenso alla condivisione con terze parti, spesso necessario per collaborazioni con istituti di ricerca o società farmaceutiche.
Di fronte alla complessità della gestione di dati genetici e alla situazione di incertezza finanziaria dell’azienda, gli utenti devono essere consapevoli del valore intrinseco di queste informazioni e della loro esclusiva disponibilità a controllare l’accesso e la destinazione finale. In questo contesto, il rispetto delle norme sulla privacy deve essere prioritario, così come l’opportunità pratica di intervenire rapidamente per evitare esposizioni indesiderate delle proprie informazioni più sensibili.
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