Il 2014 sarà l’anno della fattura elettronica per la Pubblica amministrazione

Nel 2014 la Pubblica amministrazione sarà chiamata a confrontarsi con la fattura elettronica. Si tratta di uno strumento oramai necessario nell’era della digitalizzazione. Il processo che porterà tutti gli enti ad adeguarsi coinvolgerà inizialmente ministeri, agenzie fiscali e istituti di previdenza. L’obbligo, per questi ultimi, scatterà a partire dal 6 giugno 2014.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Dando attuazione alla legge Finanziaria del 2008, difatti, il decreto ministeriale 55/2013 dello scorso aprile, attraverso un regolamento, ha messo finalmente nero su bianco l’obbligo della fatturazione elettronica nei rapporti economici tra Pubblica amministrazione e fornitori. Il percorso operativo, invece, è stato dettato dalla Ragioneria dello Stato con la circolare 37 del 4 novembre.
È un cambio di passo atteso da cinque anni. Una svolta che porterà aziende e amministrazioni ad adeguare i sistemi di gestione delle fatture e che potrebbe condurre ad un risparmio di svariati miliardi. La fatturazione elettronica, d’altronde, è uno degli obiettivi prioritari dell’agenda digitale. Lo ha ribadito più volte anche il commissario Francesco Caio.
Le amministrazioni agiranno attraverso un sistema di interscambio centralizzato (Sdi) gestito dall’Agenzia delle entrate, che avrà il compito di smistare le fatture acquisiste dai fornitori agli enti. Da venerdì 6 dicembre il sistema sarà già disponibile per i soggetti intenzionati ad anticipare i tempi. L’obbligo, difatti, come detto, scatterà a partire dal 6 giugno 2014 per ministeri, agenzie fiscali e istituti di previdenza. Per gli altri enti nazionali a partire dal 6 giugno 2015, mentre si attendono ancora le scadenze relative agli enti locali.
ISCRIVITI ORA USANDO IL CODICE – SWISSBLOCKCHAIN10 – PER AVERE LO SCONTO DEL 10% SUL BIGLIETTO DI INGRESSO! ==> CLICCA QUI!
È un percorso che si inquadra nel più ampio quadro dei pagamenti elettronici. Il Codice dell’amministrazione digitale impone alle amministrazioni di accettare ogni pagamento anche in modalità telematica. Anche in questo senso si stanno facendo passi avanti. Dopo l’approvazione delle linee guida sui pagamenti, tre Regioni – Veneto, Lombardia e Liguria – hanno aderito ad un protocollo per la sperimentazione e l’adesione al Nodo pagamenti Spc, l’infrastruttura componente del Sistema pubblico di connettività che consentirà ai cittadini di effettuare i pagamenti in modo semplice e trasparente.
Sostieni Assodigitale.it nella sua opera di divulgazione
Grazie per avere selezionato e letto questo articolo che ti offriamo per sempre gratuitamente, senza invasivi banner pubblicitari o imbarazzanti paywall e se ritieni che questo articolo per te abbia rappresentato un arricchimento personale e culturale puoi finanziare il nostro lavoro con un piccolo sostegno di 1 chf semplicemente CLICCANDO QUI.