WhatsApp, è guerra alla spam. Dopo 25 volte arriva un avviso

Anche WhatsApp dichiara guerra allo spam. L’app di messaggistica più usata al mondo sta studiando un sistema più sofisticato per evitare questa pratica così fastidiosa per gli utenti. Intanto è già possibile bloccare gli utenti ritenuti come spam che possono essere bloccati dopo aver ricevuto una segnalazione.
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WhatsApp e il sistema anti spam
L’app di messaggistica sta studiando un avviso, che apparirà sopra i messaggi, per informare che quel contenuto è già stato inoltrato molte volte. Ci sarà un limite massimo prima che scatti l’avviso. Dopo 25 volte che il messaggio verrà inoltrato e visualizzato scatterà l’allerta.
Lista broadcast su WhatsApp
Sarà possibile creare una lista broadcast con dei contatti che hanno il mittente nella rubrica a cui inviare contemporaneamente uno stesso messaggio. In genera chi spamma invia messaggi a contatti che non sono in rubrica, motivo per cui i messaggi inoltrati in gran numero finiranno nella rete di questo nuovo metodo antispam.
Per il momento l’app di messaggistica sta perfezionando questo sistema che al momento non prevede l’automatismo nei cellulari. Il sistema è ancora i fase di test.
Falla su WhatsApp
Una novità importante che arriva dopo che alcuni tecnici tedeschi hanno scoperto una falla nelle chat di gruppo che rischia di creare un serio danno d’immagine e non solo.
Si è scoperto che chi ha il controllo dei server può aggiungere un utente a un gruppo, proprio come se fosse amministratore di quella chat. E può quindi avere accesso alle conversazioni e potrà accedere anche ai numeri di telefono degli altri partecipanti alla chat.
Si tratta di una falla ma va anche precisato che l’accesso ai server dell’app non è alla portata di tutti quindi i rischi sono limitati.
Questo bug mette in discussione la sicurezza del sistema della crittografia end-to-end. Questo sistema garantisce che in caso di infiltrazioni esterne i contenuti delle chat rimangono visibili solamente a chi fa parte della conversazione. La società minimizza ma il problema per il momento resta anche se i danni potrebbero essere contenuti.
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