Warner Bros. Discovery respinge offerta ostile di Paramount e difende la sua strategia aziendale
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Warner Bros. Discovery ha respinto ufficialmente l’offerta ostile di acquisizione da 108 miliardi di dollari avanzata da Paramount Skydance. Il consiglio di amministrazione di WBD ha dichiarato che la proposta non rappresenta un vantaggio superiore rispetto all’accordo già in corso con Netflix, dal valore di 82,7 miliardi di dollari, che dovrebbe concludersi il prossimo anno previo via libera regolatorio. La decisione è stata presa all’unanimità, sottolineando che l’offerta di Paramount Skydance, presentata l’8 dicembre 2025, non soddisfa i criteri di “proposta superiore” previsti dall’accordo di fusione con Netflix, annunciato solo pochi giorni prima, il 5 dicembre 2025.
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Paramount ha strutturato la propria offerta monopolizzando risorse di fondi sovrani provenienti da Arabia Saudita, Qatar e Abu Dhabi, elemento che potrebbe provocare un esame approfondito da parte delle autorità di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Nonostante ciò, Paramount ha precisato che, qualora questi soggetti si ritirassero, i proprietari della società, la famiglia Ellison, garantirebbero integralmente il finanziamento dell’offerta stessa. Tuttavia, il consiglio di WBD ha contestato tale affermazione, denunciando una mancanza di chiarezza e un inganno verso gli azionisti.
Il consiglio ha inoltre evidenziato che la cosiddetta “copertura totale” dell’offerta da parte della famiglia Ellison non esiste e mai è esistita, basandosi invece su un trust revocabile poco trasparente, ritenuto inadatto a sostituire un impegno finanziario solido e vincolante da parte di un azionista di controllo. Secondo Warner Bros. Discovery, le condizioni dell’accordo con Netflix sono nettamente superiori e più affidabili. Paramount, inoltre, prevede di realizzare sinergie per 9 miliardi di dollari dalla fusione, ma WBD ha segnalato che questa strategia potrebbe indebolire l’industria di Hollywood anziché rafforzarla.
impatto potenziale sulla sicurezza nazionale e considerazioni regolatorie
L’offerta di Paramount Skydance, supportata in parte da fondi sovrani di Arabia Saudita, Qatar e Abu Dhabi, ha sollevato significative preoccupazioni in materia di sicurezza nazionale negli Stati Uniti. L’ingresso di capitali esteri, soprattutto da Paesi con rapporti geopolitici complessi, avrebbe inevitabilmente attivato un rigoroso processo di revisione da parte delle autorità governative, come il Comitato per gli Investimenti Esteri negli Stati Uniti (CFIUS). Questa eventualità avrebbe potuto ritardare o compromettere l’intera operazione, creando un ostacolo normativo rilevante per Paramount.
Paramount aveva tentato di rassicurare il mercato affermando che, nel caso di un ritiro dei fondi sovrani, la famiglia Ellison avrebbe comunque garantito il finanziamento integrale dell’offerta. Tuttavia, Warner Bros. Discovery ha negato con fermezza questa tesi, evidenziando che l’appoggio della famiglia Ellison si basa su un trust revocabile, la cui natura incerta non equivale a un impegno sicuro e vincolante. Tale struttura finanziaria è stata ritenuta perciò non sufficiente per superare le criticità regolatorie.
Inoltre, la natura e la provenienza del capitale coinvolto avrebbero inevitabilmente richiesto accertamenti approfonditi, esponendo l’offerta a un rischio elevato di blocco o di imposizione di condizioni restrittive. Questo scenario contrasta nettamente con l’accordo tra WBD e Netflix, caratterizzato da una struttura finanziaria più trasparente e meno vulnerabile a complicazioni regolatorie, elemento che ha pesato nel giudizio negativo espresso dal consiglio di amministrazione di Warner Bros. Discovery.
posizione di netflix e valutazione finale del consiglio di amministrazione
Netflix, attraverso il proprio co-amministratore delegato Ted Sarandos, ha ribadito con fermezza il valore superiore dell’accordo con Warner Bros. Discovery. Sarandos ha evidenziato come la decisione del consiglio di amministrazione di WBD abbia confermato che l’intesa con Netflix rappresenta la miglior soluzione per gli azionisti, offrendo un beneficio complessivo superiore non solo a livello finanziario, ma anche in termini di impatto positivo per i consumatori e per l’industria dell’intrattenimento in generale.
Il consiglio di Warner Bros. Discovery ha sottolineato come l’offerta di Paramount, nonostante il valore nominale più elevato, presenti numerose criticità strutturali, a partire dalla mancanza di una garanzia finanziaria solida e dal rischio regolatorio legato ai capitali esteri impiegati. L’accordo con Netflix, al contrario, offre una maggiore certezza finanziaria con l’84% del pagamento in contanti e gode di un percorso più lineare per l’ottenimento delle approvazioni normative.
Nel valutare la proposta, il consiglio ha preso in considerazione anche gli effetti a lungo termine sull’industria di Hollywood, giudicando che le sinergie automatiche annunciate da Paramount, per un valore stimato di 9 miliardi di dollari, potrebbero tradursi in un indebolimento del settore, anziché in un rafforzamento competitivo. Pertanto, ha confermato che i termini dell’acquisizione da parte di Netflix sono nettamente più vantaggiosi e rispondono meglio agli interessi dei vari stakeholder coinvolti.




