Viv sarà l’intelligenza artificiale a bordo di Galaxy S8
Samsung si prepara ad installare sul Galaxy S8 il nuovo assistente vocale Viv. Sarà il primo smartphone a vedere operativa questa funzionalità. L’azienda che lo ha prodotto è la stessa che ha sviluppato Siri nel 2010.
Acquistata all’inzio del 2016, ora attuerà i lavori per mandare in pensione il vecchio S Voice. Stando alle rivelazioni degli insider, il nuovo nome per la voce dello smartphone sarebbe BixBy. L’integrazione avverrà con tutte le app preinstallate nell’S8.
In una dimostrazione, l’intelligenza artificiale riusciva ad affacciarsi da sola al sito di una pizzeria ed effettuare un ordine a domicilio. Il tutto veniva ordinato tramite comando vocale. Operazioni non certo fattibili per il suo antenato presente sull’attuale generazione di iPhone.
La reazione di Google
L’azienda degli sviluppatori di Siri è stata acquistata da Samsung. La fusione societaria comporta l’ingresso del gigante sudcoreano nei nuovi terreni di sviluppo legati all’intelligenza artificiale. La piattaforma dovrebbe mantenere la sua indipendenza.
Attualmente però lavora quasi ad uso esclusivo suoi nuovi assistenti vocali per Samsung. Stando ad indiscrezioni, l’azienda sudcoreana non potrà implementarli così facilmente sui nuovi top di gamma.
Stando ad un accordo stipulato con Google nel 2014, ci sarebbero delle limitazioni per questa integrazione. I patti vincolerebbero Samsung a favorire molto di più Google Assistant. Sono solo dicerie, che potrebbero essere risolte molto presto al tavolo delle trattative.
Quanto sarà intelligente Viv?
L’assistente vocale Siri sviluppato per Apple potrà sembrare un’anticaglia se confrontato con i nuovi software presto in circolazione. La mente e la voce che guidano il melafonino costò alla casa madre 200 milioni di dollari nel 2010.
Il nuovo assistente vocale surclassa le meccaniche del machine leraning, abilità della macchina di perfezionarsi con l’esperienza. Qui si parla di machine coding. La macchina compilerà da sola il codice per superare determinati ostacoli, creando da se nuove funzionalità.
Gli sviluppatori consentirebbero anche l’utilizzo di librerie di codice implementate dagli utenti. Così come per l’importazione su dispositivi di altri produttori, sarà fondamentale l’opinione di Samsung.