Virus su Facebook messaggio da evitare
Un nuovo virus ha iniziato a circolare su Facebook. La diffusione avviene per mezzo di un messaggio ricevuto da un amico già contagiato. Ingannati dalla frase di apertura “Hey, che ci fai in questo video?” saremo spinti a cliccare sul contenuto.
Ma è una trappola. A quel punto coinvolgeremo anche tutti i nostri amici in lista. Chiunque proseguirà nella visione verrà incentivato ad installare la componente aggiuntiva “Ad Facebook Evita”. Ci viene garantito che la pubblicità sarà bloccata.
Il software è in realtà dannoso per la salute del computer. Il consiglio della Polizia di Stato tramite “Una vita da Social” dice di ignorare definitivamente il messaggio.
La sicurezza su Facebook
L’azienda di Menlo Park investe sulla sicurezza della piattaforma puntando molto sul dialogo genitori e figli nell’ottica della sfera online. Il Portale per i genitori è una nuova apposita sezione del Centro per la sicurezza attivo da Ottobre.
La nuova pagina tende a chiarire ai genitori meno esperti quale ruolo rappresenta Facebook nelle vite dei propri figli. E’ anche possibile mettersi in contatto con esperti di sicurezza in caso vi fossero dubbi o domande sul funzionamento del social.
Le bufale sono peggio dei virus
In ottica più recente il vero problema che si incontra sul news feed di Facebook non sono più tanto i virus informatici quanto le notizie bufale. Ormai i primi non sono poi così frequenti dopotutto.
La diffusione delle mobile app del social network ha reso molto meno proficua la distribuzione di software infetto. Per il resto basta accuratamente evitare tutto ciò che viene segnalato dalle pagine ufficiali della Polizia di Stato e altri organi di competenza.
Ben più minacciose si rivelano invece le notizie false. Le recenti precauzioni del social network per ora riescono ad arginare solo in parte la divulgazione di contenuti scadenti.
La loro pericolosità trascende il mondo informatico. Spesso sono notizie false in grado di influenzare il giudizio delle persone con contenuti senza fondamento e inneggianti all’odio.